sabato, aprile 01, 2023

PERCHE' IN AFRICA SI CONTINUA A MORIRE DI FAME E SI CERCA DI FUGGIRE VERSO L’EUROPA? PERCHÉ, NONOSTANTE LE RICCHEZZE, IL CONTINENTE AFRICANO CONTINUA AD ESSERE TERRA DI CONQUISTA!


Oristano 1° APRILE 2023

Cari amici,

oggi è primo aprile, giorno delle bufale, ma purtroppo la riflessione che voglio fare con Voi oggi non è una bufala ma una triste realtà! In Africa, seppure siamo nel Terzo Millennio, si continua morire di fame! Nell’Africa sub-sahariana, una persona su quattro è denutrita, ogni anno, circa tre milioni di bambini non superano il quinto anno di età e un terzo di tali decessi è dovuto alla mancanza di cibo. Queste cifre impressionanti sono i dati attuali: ripeto, in pieno Terzo Millennio, nonostante il Continente africano sia ricco di tutto! Il vero problema è che la colonizzazione dell’Africa dei secoli scorsi è scomparsa solo formalmente: non è solo un ricordo! Seppure, oggi, in apparenza l’Africa risulti strutturata in Stati indipendenti, seppure le ricchezze che questo continente possiede dovrebbero garantire un alto tenore di vita ai suoi abitanti, il risultato è ben diverso: si continua a morire di fame!

Per questo ci si chiede per quale ragione si muoia di fame in un luogo che cibo, invece, ne dovrebbe fornire! Vediamo i dai dati reali. Il continente africano è esteso 30,37 milioni di km2, tanto che è più grande di tutta Europa, Cina e Stati Uniti d'America messi insieme. L'Africa ha il 60% della terra coltivabile, il 90% delle riserve di materie prime, il 40% delle riserve d'oro mondiali e il 33% delle riserve di diamanti. Non sembra poco!

L'Africa è un Continente ricco di tutto: non mancano petrolio e gas naturali, manganese, ferro e legno, oltre ad avere la costa più ricca di pesci del mondo. Se poi pensiamo che l'Africa ha 1,3 miliardi di abitanti (al confronto la Cina ha 1,4 miliardi di abitanti in soli 9,6 milioni di km2), sparsi in un territorio vastissimo, appare per lo meno assurdo che non sia autosufficiente! Solo la terra coltivabile della Repubblica Democratica del Congo sarebbe in grado, opportunamente preparata, di nutrire tutta l'Africa e, per assurdo, tutta la terra coltivabile esistente in Africa in teoria potrebbe nutrire il mondo intero!

Amici, allora, cos’è che non va? Ovvero, che cosa non consente all’Africa di decollare e raggiungere almeno l’autosufficienza alimentare? Il problema principale è che l’Africa continua a restare “una terra di conquista”, preda oggi come ieri dei vecchi colonizzatori, nonostante le fittizie indipendenze ottenute. Certo, quello di oggi, pur non essendo il “Colonialismo” di una volta, in quanto diverso nell’apparenza, lo è di fatto! Quello di oggi è un “Neo-Colonialismo” fatto di influenze e finti sostegni, ma che crea ricchezza al colonizzatore e non certo al colonizzato, che resta non autosufficiente.  Gli Stati colonialisti di una volta in realtà si sono riciclati, garantendo influenze, protezioni e quant’altro, ma solo per avere in esclusiva le materie prime che l’Africa ha in abbondanza nei vari Stati fantoccio.

Questo è, in realtà, il motivo che impedisce la vera crescita dei diversi Paesi dell’Africa, che sulla falsariga della “protezione” rimangono ostaggio e iper-dipendenti dai neo colonialisti, continuando a sguazzare nella miseria. Ecco, amici, da cosa deriva in realtà il fenomeno migratorio sempre più massiccio che non sarà possibile arginare se verranno modificate determinate situazioni che, a quanto pare, nessuno vuole rimuovere. La triste conseguenza è che oggi nel continente africano si muovono, tra Stato e Stato, colonne migranti di milioni di persone, affamate o vittime della guerra o delle carestie causate dai cambiamenti climatici; senza prospettive per il futuro sono oltre 50 milioni le persone in fuga. Quelle che riescono a partire verso l’Europa, spesso per un viaggio di morte, sono solo la punta di un iceberg!

Il futuro per l’Europa, cari amici, appare sempre più denso di incognite, se non si rimuovono certe situazioni ormai incancrenite. Situazioni consolidate, sedimentate, che a me appaiono impossibili da risolvere pacificamente, perché la forte presenza nel Continente africano delle potenze che in passato lo avevano occupato e poi spartito, non è scomparsa! La realtà è che le finte indipendenze formali, effettuate con la creazione di diversi Stati, iniziate negli anni ’60 del secolo scorso, sono solo marionette che si muovono nella logica delle influenze dei due grandi blocchi che governano il mondo.

La Cina, gli USA, la Russia, l’Arabia Saudita, la Francia, gli altri Paesi dell’UE, solo per citare i Paesi più importanti presenti in Africa, muovono e sfruttano i diversi Paesi a piacimento, prelevando, come da un pozzo senza fondo, tante materie prime acquistate a basso costo, con la conseguenza che l’economia locale non cresce e non diventerà mai indipendente. Il problema, amici, credo sia più serio di quello che appare, e la prima conseguenza, per i popoli affamati è la fuga. Lo vediamo tutti i giorni, con l’arrivo sempre crescente di sbarchi (l’Italia, purtroppo, è il punto d’approdo europeo più facile cda raggiungere). A chiacchiere si propongono soluzioni anche fantasiose, ma la realtà è che nessuno vuole rimuovere il vero problema: il “colonialismo” che tiene l’Africa in catene.

Cari amici, credo che quello che sta succedendo, a partire dagli sbarchi, non possa cambiare da oggi a domani. Le fughe dall’Africa continueranno, e aumenteranno notevolmente sia gli sbarchi che le tragedie. Credo che far decollare l’Africa, farle raggiungere un’autonomia vera, economica e sociale, sia per ora, e forse per molto tempo, solo un sogno!

A domani.

Mario 

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