Oristano
9 Luglio 2015
Cari amici,
se è pur vero che
ognuno di noi ha un metabolismo unico, diverso da ogni altro, a prescindere da
quello che mangiamo, è anche vero che solo un’alimentazione ben equilibrata consente
un regolare transito intestinale e una evacuazione delle scorie, senza i traumi
della stipsi, ovvero di quel fastidioso problema che riesce a tormentare tanti:
la stitichezza. La nostra alimentazione quotidiana, per essere equilibrata, non
può prescindere da una buona dosa di fibre, oltre che essere accompagnata dalla
giusta quantità d’acqua. A questo si aggiunge un altro fattore negativo: la
fretta, sempre nostra cattiva consigliera, che ci costringe a mangiare in
fretta e male, sempre di corsa, facendoci dimenticare che, spesso, che il
pranzo e la cena richiedono necessariamente una pausa, nel vero senso della
parola.
Nel caso, tuttavia, che
la stitichezza compaia, prima di ricorrere ai numerosi preparati farmaceutici, sarebbe
meglio cercare di rimediare con prodotti naturali, partendo da un’alimentazione
più consona al nostro organismo. In primo luogo, allora, evitiamo i cibi
raffinati e riprendiamo ad usare, invece, quelli contenenti le fibre,
utilissime nell’agevolare proprio il transito intestinale delle scorie
alimentari. Combattere la stitichezza significa davvero ‘volersi bene’, e per
fare questo dobbiamo aiutare il nostro organismo a metabolizzare il nostro
nutrimento dandogli gli ingredienti giusti. Quando assumiamo cibi raffinati,
privi di fibre, infatti, il transito intestinale risulterà più lento e questa
lentezza indurirà le nostre feci, creando difficoltà per la loro espulsione.
Oltre l’introduzione
nella nostra dieta delle fibre, un ulteriore aiuto contro la nostra stitichezza
è dato dall’aumento dei liquidi con la dieta. Una maggiore quantità d’acqua,
infatti, rende le feci più morbide (normalmente sono composte da acqua per il
75%), per cui risultano più facili da espellere. Per poter meglio soddisfare con
costanza il nostro bisogno idrico, è necessario portare sempre con sé una
bottiglietta d'acqua. Nell'anziano, poiché lo stimolo della sete è spesso
ridotto, è necessario sopperire sorseggiando regolarmente almeno un bicchiere
d'acqua all'ora, anche in assenza di tale stimolo.
Circa il necessario
apporto di fibre (ovviamente senza esagerare), mangiare con costanza frutta,
verdura, semi e cereali integrali, che ne sono ricchi, facilita il transito
intestinale dei residui alimentari (le fibre, proprio perché indigeribili, aumentano
il volume delle scorie e rendono le feci più morbide). Fibre e maggiore
quantità d’acqua, dunque, rendono la massa da evacuare della giusta consistenza,
stimolando la peristalsi e facilitando l’evacuazione.
Bene, cari amici, questi
suggerimenti, se messi in atto con un po’ di costanza, risulta più facile applicarli
quando ci misuriamo con la cucina di casa nostra, dove stabiliamo esattamente
cosa mangiare e cosa, invece, dobbiamo evitare. Ma cosa succede quando andiamo
in vacanza, o ci muoviamo per un periodo medio/lungo per lavoro, magari in
un’altra nazione, e mangiamo cibi molto diversi dai soliti? Il problema, se
vogliamo, non è di poco conto!
Qualunque sia il tipo
di viaggio che dobbiamo fare, per lavoro o per diporto, sarà bene prepararlo
sempre per tempo, non lasciando nulla al caso. In viaggio, lo sappiamo, può
succedere di tutto, anzi, alcuni piccoli fastidi vengono a bussare proprio
quando abbandoniamo il tran tran della quotidianità, ci rilassiamo e magari
cambiamo totalmente abitudini alimentari e non solo. Dei disturbi da viaggio
più diffusi due la fanno da padrone: la diarrea e la stipsi. Complici anche il
variare lo stile di vita, lo stress, che accompagna i cambiamenti, dobbiamo per
forza mettere in atto delle strategie di prevenzione e/o di terapia, adeguate a
questi problemi.
Fermo restando che sarà
necessario portarsi dietro una discreta scorta dei medicinali già testati sul
nostro organismo, non dobbiamo mai sottovalutare i rischi che un cambio
repentino di alimentazione ci può causare. In particolare, nel caso ci assalga
la stitichezza, e non sia possibile assumere l’alimentazione che fa al caso
nostro, pensiamo all’utilizzo di integratori. Tra questi si distingue la fibra
di psyllium, che è prebiotica ed è in grado quindi di favorire lo sviluppo di
una flora batterica utile all'organismo e contribuire alla conservazione
dell'integrità della mucosa intestinale. Addirittura, lo psyllium favorisce la
regolarità intestinale e può essere utilizzato in caso di stipsi, ma anche in
caso di diarrea. La fibra di psyllium, infatti, grazie alla sua specifica
proprietà di trattenere i liquidi, conferisce la giusta consistenza e viscosità
alle feci.
Cari amici, a
prescindere da certi rimedi, necessari quando siamo in zone particolarmente
diverse dal nostro habitat usuale, in realtà, ove possibile, le regole base non
cambiano: bere tanta acqua, ritagliarsi momenti per fare movimento e consumare
cibi ricchi di fibra, aiutandosi con qualche integratore naturale. La regola
jolly resta però una, valida in tutti i casi: andare regolarmente in bagno
quando si ha lo stimolo. Che sia un viaggio di lavoro o una vacanza, la fretta
e il rimandare “la seduta” non sono affatto una buona idea, perché, poi, risolvere
il problema, sarà sempre più in salita!
Grazie, amici, a
domani.
Mario
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