Oristano
26 Febbraio 2017
Cari amici,
Oggi è Domenica di
Sartiglia! La città è in fermento già di primo mattino, anche se Oristano vive
da giorni (in particolare dal giorno della Candelora) l’evento con ansia e trepidazione,
perché la Sartiglia è qualcosa che non può certo passare inosservata, senza
creare palpitazioni e patemi d’animo! Ecco allora che, da qualche anno, per completare
degnamente questa antica giostra, durante la Sartiglia viene riproposta una
manifestazione collaterale, che riepiloga la vita che si svolgeva ai tempi della Corte degli Arborea,
rievocandone i fasti, l'abbigliamento, gli armamenti, l'alimentazione e quant'altro.
La bella iniziativa, nata
nel 2015 e che l’anno scorso ebbe un grande successo di pubblico risultando
molto apprezzata dai cittadini e dai turisti, viene dunque riproposta per il 3°
anno, nell’intento di rianimare e rendere maggiormente attrattivo il carnevale
oristanese. La manifestazione, denominata “Vivere
alla corte degli Arborea”, è organizzata da Eventor, e, dopo i primi successi, è entrata con successo a far
parte di diritto degli eventi collaterali alla Sartiglia. Sabato 25 una numerosa
e partecipata sfilata, ricca di apprezzabili costumi, è partita dalla Reggia
giudicale in piazza Manno (ex carcere), dirigendosi verso Piazza Cattedrale,
anch’essa luogo simbolo degli antichi fasti del Giudicato, dove ad attenderla c’era
un pubblico numeroso.
L’idea di far
“rivivere” per qualche giorno la vita della Oristano del passato, nata nel 2015
utilizzando anche se parzialmente la struttura dell’antica reggia giudicale, ha
inteso anche accelerare il progetto di riutilizzo e valorizzazione dell'ex
carcere di Piazza Manno, struttura che fu arbitrariamente sovrapposta alle
antiche mura del castello-reggia degli Arborea. Quest'anno la ricostruzione
storica della vita all’interno della Reggia Giudicale di Oristano si è arricchita,
rispetto allo scorso anno, di nuovi costumi e di nuovi presìdi, capaci di
rendere ancora più fedele la ricostruzione. Sono stati, infatti, messi in
cantiere un accampamento, una taverna e un mercato medievale. Ciò è potuto
avvenire attraverso la partecipazione di rievocatori storici a livello
nazionale e di concerto con le associazioni Memorie Milites, Sagitarii
Vagantes, Sala d'Arme le Quattro Porte, I Castellani di Gioiosa Guardia, I
Cavalieri dell'antica Locanda al Castello; tutto questo grazie alla
lungimiranza di Marinella Foddis, vero “Deus ex machina” di Eventor.
Con questo importante supporto
si è potuto realizzare un credibile spaccato della vita vissuta al tempo dei
Giudici arborensi. Il pubblico ha potuto ammirare ed apprezzare le fedeli
ricostruzioni degli scriptorium,
delle forge per battere moneta ed ha
potuto assistere anche ai combattimenti (simulati) tra arcieri e schermidori;
nella giornata del 25 Febbraio (sabato) è stata riproposta, teatralizzata, la
ricostruzione dell’assedio e della battaglia tra il Signore Mariano IV
D'Arborea e Pietro De Luna, emissario del Re d'Aragona. Vedere sfilare tanti
figuranti, coperti di armature e corazze, con schinieri elmi e scudi, con in
mano lance, pugnali quant’altro per combattere le battaglie come una volta, ha
suscitato molta curiosità ed entusiasmo. La storia è giusto che venga tramandata
e raccontata anche alle generazioni future!
Perché il pubblico
fosse messo in grado di apprezzare e godere della belle ricostruzioni-rievocazioni
che l’evento è stato in grado di riproporre, sono state previste diverse
giornate: da Sabato 25 Febbraio a
Mercoledì 1 Marzo. Il pubblico ha già manifestato grande interesse, essendo
quelle realizzate delle vere e proprie ricostruzioni storiche: storia, quella
sarda, che purtroppo i libri di scuola mai ci hanno tramandato, avendo sempre
ignorato le lotte che la Sardegna ha portato avanti nel tempo. La storia e la
cultura del popolo sardo non esistono sui libri scolastici: a scuola sui libri
possiamo trovare le vicende risorgimentali o l’avanzata dei Mille, ma poco o
niente possiamo trovare sulle lotte combattute per la difesa della nostra
Isola!
Ecco perché l’idea, cari
amici, appare giusta e appropriata: essa risulta capace di colmare un vuoto, contribuendo
a creare allo stesso tempo una memoria storica ai nostri giovani che non
conoscono le loro radici, offrendo loro la possibilità di rendersi conto delle
lotte portate avanti dai loro avi per difendere quella terra, quel suolo che
orgogliosamente si chiama Sardegna.
Si, l’iniziativa ha
colpito nel segno: Oristano apprezza lo sforzo degli organizzatori e un
crescente numero di visitatori, in particolare giovani, continua a riversarsi
all’interno dello storico palazzo degli Arborea in Piazza Manno per visionare,
almeno idealmente, quella nobile dimora dove il casato degli Arborea un tempo dimorava
e amministrava, da Oristano, l’intera Isola. I tempi, la storia ci insegna,
sono in perenne e continua evoluzione, ma Oristano da questo punto di vista non
solo non è cresciuta, ma è tornata indietro non poco! Oggi, infatti, appare
come una piccola nobile decaduta, che non ha più nulla di quello che era
l’orgoglio del passato, se non piccole tracce di mura e torri, e una reggia invisibile
e ricoperta da nuovi materiali, annullata, violentata, adibita per lunghi anni a
luogo di espiazione. È tempo di chiedere senza timore di restituirci almeno
quel che resta del nostro passato!
Un sincero grazie per
la straordinaria riuscita della manifestazione, anche quest’anno, a Marinella
Foddis (supportata con dedizione e competenza da Anna Maria Flore), vero straordinario
motore all’interno di Eventor, per la grande caparbietà e competenza dimostrata;
grazie anche ai competenti collaboratori di cui si è avvalsa, indicati in
premessa. È auspicabile che questa manifestazione collaterale diventi di anno
in anno sempre di più intensamente legata alla Sartiglia: un valido supporto
complementare, capace di divulgare maggiormente la nostra antica e luminosa
storia oristanese.
Grazie, amici, a domani,
con l’augurio a tutti di una splendida Sartiglia
2017!
Mario Virdis
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