Oristano 3
Febbraio 2017
Cari amici,
Invecchiare, vedere il proprio corpo perdere freschezza e lucidità, non è certo piacevole e spesso invita alla riflessione creando anche una certa malinconia. E', però, qualcosa di ineluttabile, a cui volenti o nolenti dobbiamo fare di necessità virtù. Di recente su questo
blog ho fatto una riflessione sulla senilità e come possibilmente cercare di campare più
a lungo e nel modo migliore (i più curiosi possono andare a leggere il post del 12 Gennaio
cliccando sul seguente link http://amicomario.blogspot.it/2017/01/vuoi-campare-piu-lungo-allora-goditi-la.html); il tutto ovviamente portato avanti
attraverso la giusta applicazione di una determinata filosofia di vita, che può
estrinsecarsi in poche parole: affrontare con la giusta serenità ogni nostra giornata.
Filosofia questa certamente
premiante, a cui però è necessario aggiungere corretti comportamenti quotidiani, perché
per invecchiare bene è necessario applicare adeguati stili di vita,
più consoni all’età che avanza; con questi accorgimenti, potremmo sentirci ancora abbastanza giovani e attivi. Facciamo in modo, allora, che alla base della nostra serena
vecchiaia, ci sia un clima sereno, a cui aggiungeremo un grande, necessario ‘volerci bene’! Applichiamo
anche la giusta dose di ironia, cosa che non guasta di certo! Osserviamoci
dunque allo specchio sorridendo all’immagine riflessa, strizzando l’occhio alle
rughe che ogni giorno diventano sempre più appariscenti, e, facendo spallucce,
gettiamoci alle spalle il desiderio di conservarci freschi come ai vent’anni!
Si, cari amici, è
impossibile fermare le lancette del tempo, ma rallentare il loro veloce
avanzare questo sì che lo possiamo fare! Armiamoci allora di coraggio e
utilizziamo tutti i sistemi possibili per rallentare l’avanzata inesorabile del
tempo. “Tempus fugit” (il tempo fugge, vola), è l’antico detto romano
che pare sia derivato da un verso delle Georgiche di Virgilio: «Sed fugit interea fugit irreparabile
tempus» (che tradotto significa “Ma fugge intanto, fugge irreparabilmente
il tempo”. Cosa possiamo fare, allora, oltre che vivere nella massima serenità,
per invecchiare nel modo migliore? Sicuramente preoccupandoci, oltre che di tenere allenata a nostra
mente, della salute del nostro corpo e delle sue esigenze. Seguendo, per esempio, una serie di
consigli forniti dagli esperti, che, grosso modo, possiamo brevemente
riepilogare con 6 cose utili da fare. Eccole.
Il
primo consiglio è certamente quello di dare al nostro corpo il giusto riposo.
Chi dorme poco invecchia più in fretta. I ritmi della vita moderna ci
costringono a modificare i cicli naturali di luce e oscurità: giorno e notte
non hanno più valore. Ci alziamo angosciati dal ripetuto trillo della sveglia,
ci carichiamo con caffè e bevande energetiche, per poi magari andare a letto tardi o
alle ore più impensate e per un periodo inferiore al bisogno. La maggior parte
delle persone ha bisogno di circa 7/8 ore di sonno per notte, mentre molti
riposano per meno di 5/6 ore. In questo modo si invecchia ad un ritmo
accelerato, come sostengono gli esperti.
Il
secondo è quello di non mangiare né troppo né troppo poco.
Una corretta alimentazione è fatta di colazione, pranzo, merenda e cena, senza
esagerazioni né quantitative né qualitative. Saltare la colazione non predispone
serenità alla lunga giornata, in quanto si ha bisogno delle giuste calorie a partire
dalla mattina. Il pranzo sarà leggero e variato, senza appesantirsi, tutt’al
più facendo un breve spuntino pomeridiano; la cena sarà leggera, possibilmente
con un unico piatto, con prevalenza di verdura e frutta.
Terzo:
bere con moderazione e non fumare. Bere abbastanza,
intanto, possibilmente acqua liscia e non gasata. Circa il vino o la birra, un
bicchiere a pasto è ammesso, evitando nel modo più assoluto i super alcolici.
Per il fumo, inutile ripetermi: il fumo ha fatto e fa sempre male, in tutti i
sensi, fin dall’età giovanile. Le sostanze contenute nel tabacco sono tutte
deleterie e non fanno altro che accorciare la vita, rendendola, in età senile,
ben più faticosa, con i polmoni impregnati di catrame. Sconsigliate anche le
nuove sigarette elettroniche.
Quarto:
fare con costanza attività fisica. Nonostante la vita
moderna sia costellata di impegni sempre più stressanti e apparentemente ci
sembri impossibile trovare il tempo per fare del movimento, dobbiamo studiare
il modo per trovarlo. Può essere di primo mattino, nella pausa pranzo, oppure
al termine della giornata, prima della cena. Camminare (magari portando a
spasso il cane) è oltremodo salutare, sia nella bella che nella cattiva
stagione (in questo caso opportunamente coperti), oppure stabilire dei giorni
nei quali dedicare del tempo alla palestra. Tenere il corpo tonico e allenato
aiuta a trascorrere una serena senilità.
Quinto:
coltivare le proprie passioni, mantenere vivi i sogni con una curiosità sempre
elevata. Corpo e spirito devono sempre dialogare, andare di pari passo.
Solo mantenendo sempre vivo “il fanciulletto” che è dentro di noi possiamo
mantenerci giovani nel corpo e nello spirito. L’età avanza, ma i nostri sogni
non debbono mai morire; allora coltiviamo sempre la nostra curiosità,
stupiamoci per un bel tramonto, per un bel fiore sbocciato agli inizi della
primavera, per una rinnovata amicizia, per un abbraccio che riscalda il cuore! Manteniamo
i nostri hobby, i nostri progetti, le nostre amicizie, gli incontri, i viaggi e…ci dimenticheremo della nostra vecchiaia!
Sesto
ed ultimo consiglio: Instaurare sempre con gli altri un rapporto amichevole e
costruttivo. Socializzare: questa la regola
basilare da non abbandonare mai. Rimanere in sintonia con gli altri, i familiari,
gli amici o i colleghi aiuta a sentirci parte integrante di quel complesso
organismo qual è la società; costruire una fitta rete di relazioni sociali
positive serve a non sentirci abbandonati, soprattutto nei momenti più
difficili e stressanti. Significa anche trovare sempre la possibile
riconciliazione dopo un diverbio, non mantenere odi ingiustificati o covare
vendette, possibili cause di stress che ci faranno ammalare. Insomma il segreto
è quello di vivere bene con se stessi e con gli altri.
Cari amici, quello che
ho riportato nella mia riflessione di oggi penso che sia la giusta applicazione di
una filosofia di vita, che cerca di conciliare l’innato egoismo dell’uomo con l’altruismo,
bene oltremodo necessario per rimanere ben integrati nella vita sociale. Un
buon mix di voler bene e volersi bene, può certamente migliorare la nostra vita e quella degli altri!
A domani.
Mario
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