Oristano 10 maggio 2024
Cari amici,
Sul fatto che nel mondo
nascono, oltre i destrimani, i mancini ho già avuto modo di scriverlo su questo
blog il 12 agosto del 2015 (chi vuole può andare a leggere quanto scrissi cliccando
sul seguente link http://amicomario.blogspot.com/2015/08/nascere-mancini-un-fastidioso-difetto-o.html).
Oggi voglio riprendere l’argomento, a me alquanto caro, in quanto pure io sono
nato mancino! Si, oggi voglio aggiungere qualche altra notizia, fornita dagli
esperti che continuano a studiare i motivi per cui ci siano questi soggetti che
si differenziano non poco dai destrimani.
Innanzitutto la prima
domanda che ci poniamo è: Perché si nasce mancini? Gli studi più recenti
confermano che la "colpa" è della genetica, anche se l’essere mancini
non è legato all’ereditarietà. L’analisi del cervello ha rivelato che nei
mancini l'emisfero cerebrale dominante è quello destro (nei destrorsi invece è
il contrario). Poiché queste differenze si manifestano fin dalla più tenera età,
ciò sta a significare che vi sia un probabile un coinvolgimento genetico Tuttavia,
il modo in cui questi geni e le loro varianti sono associati all'essere mancini
o meno, rimane ancora poco chiaro.
La percentuale dei
mancini nel mondo è valutata intorno al 10% circa. Per approfondire le
motivazioni del mancinismo, alcuni ricercatori olandesi hanno passato in rassegna
l'intero genoma di oltre 350.000 persone (delle quali più di 38.000 mancine),
custodito all'interno della vasta Biobank britannica. Relativamente al fattore
ereditario, le probabilità di dipendenza risultano molto basse, inferiori
all'1%, mentre i risultati hanno evidenziato l'importanza di un gene, chiamato
Tubb4b, che contiene le istruzioni per una delle proteine che costituiscono i
microtubuli, cioè quelle strutture rigide che mantengono la forma delle cellule
e sono anche coinvolte nella divisione cellulare: nei mancini, questo gene ha
una probabilità 2,7 volte più elevata di presentare varianti rare.
Il fatto, dunque, di
essere mancini ha una forte relazione con la genetica. Rare varianti dei geni,
che alterano le proteine alla base dell'impalcatura che garantisce la forma
delle cellule, tracciano la "firma" di chi utilizza la mano sinistra
come dominante. A sostenerlo è uno studio pubblicato sulla rivista "Nature
Communications". Guidato dall'Istituto Max Planck per la Psicolinguistica
di Nijmegen, nei Paesi Bassi; lo studio migliora la comprensione delle basi
genetiche per mancini e destrorsi, i cui meccanismi restano ancora in buona
parte oscuri.
Amici, in passato essere
mancini era considerato un dramma, una maledizione. Lo stesso termine
"mancino" deriva da "mancus", che è sinonimo di
"storpio" o "mutilato", per cui i mancini erano visti come
soggetti negativi, addirittura preda del diavolo (la mano sinistra, infatti era
chiamata la "mano del diavolo"). Come ho avuto modo di evidenziare
nel post precedente prima richiamato, i bambini a scuola venivano costretti,
anche con punizioni corporali, a usare la mano destra. Nel corso del tempo, però,
grazie anche al successo di persone mancine, come Albert Einstein o Pablo
Picasso, per esempio, il mancinismo è stato rivalutato.
Oggi, invece, essere
mancini non solo non è più un difetto ma addirittura è considerato un pregio, una
risorsa in più. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che le persone
mancine sono maggiormente dotate dal punto di vista intellettivo e creativo.
L’utilizzo maggiore dell’emisfero destro del cervello, infatti, consente alla
persona di sviluppare al massimo le sue capacità intellettive. Per questo motivo
troviamo un altissimo tasso di mancini fra gli sportivi, gli artisti e gli
oratori.
Ecco alcuni esempi di mancini famosi. Erano
mancini Albert Einstein e Napoleone Bonaparte, ma anche Marylin Monroe,
Giovanna D’Arco, Alessandro Magno, Carlo Magno e Giulio Cesare. Nella lista
troviamo inoltre Barack Obama, Lady Gaga, Kurt Kobain, Jimi Hendrix, Bill
Gates, Steve Jobs, Vincent Van Gogh, Paul McCartney, Charlie Chaplin, Mark
Zuckerberg, Diego Armando Maradona, Valentino Rossi e Neil Amstrong. Fra i
mancini spiccano inoltre molti reali, in particolari i membri della Royal
Family: la Regina Elisabetta, il principe Carlo e il principe William, figlio
di Carlo e Lady Diana e futuro re.
Cari amici, sapete quanto adoro essere ironico, in particolare con me stesso, per cui adesso avete certamente capito perché ho voluto rifare il post sui mancini: per ribadire a tutti Voi, cari
lettori, che AMICOMARIO è felicemente mancino, e pure tanto pavone, da dichiararlo
apertamente con orgoglio!
A domani.
Mario
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