domenica, maggio 05, 2024

ECCO IL PRINCIPALE MOTIVO CHE SPINGE A CANDIDARSI PER DIVENTARE “EUROPARLAMENTARE”: È LA RETRIBUZIONE! È UN IMPEGNO, INFATTI, ALQUANTO BEN REMUNERATO!


Oristano 5 maggio 2024

Cari amici,

Credo che, ritenere che le persone abbiano come primo obiettivo lavorativo quello di trovare un incarico ben retribuito e possibilmente piacevole, sia una realtà incontestabile. A mio avviso, è questa la molla principale che spinge un po’ tutti a cercare di svolgere un’attività lavorativa, alquanto ben retribuita. Con ciò non voglio dire che non contino le altre doti e aspirazioni, dall’amor patrio all’altruistico benessere sociale, ma in primis, ciò che riesce a rendere la vita più serena e con minori problemi è certamente quella di poter soddisfare la maggior parte delle nostre esigenze materiali.

Ho fatto questa premessa in quanto, essendo in procinto di Elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, ho notato con quanta interesse un folto numero di cittadini è apparso interessato a cercare una possibile candidatura nei vari partiti, nella speranza di riuscire a diventare un  “EUROPARLAMENTARE”, incarico che, seppure prevede un costante via vai tra l’Italia e Bruxelles, quanto a retribuzione, questa appare di altissimo livello! Ma vediamo insieme cosa comporta, dal punto di vista economico, trascorrere da Europarlamentare una legislatura nell’UE.

Nelle imminenti elezioni per scegliere la nuova composizione dell’Europarlamento (in calendario l’8 e il 9 giugno), l’Italia  avrà a disposizione 76 seggi. I fortunati che siederanno nell’Europarlamento avranno diritto, oltre ad un lauto stipendio, a rimborsi spese e diverse indennità. L’importo degli emolumenti ammonta a circa18mila euro al mese, da dividere però in alcune voci. Solo di stipendio, un parlamentare europeo prende 10.075,18 euro lordi, pari a 7.853,89 euro netti, dopo le detrazioni delle imposte UE e dei contributi assicurativi.

Quelli erogati ai parlamentari UE sono euro che arrivano dal bilancio del Parlamento Europeo. Oltre a questo, però, ci sono altri introiti che ingrossano la busta paga di un europarlamentare. A partire dall’indennità per spese generali, pari a 4.950 euro al mese, che copre gli acquisiti di hardware e software informatici, forniture per ufficio, telefoni cellulari, abbonamenti di telefonia mobile e a internet, ma anche gli affitti di uffici. Oltre a ciò, si deve aggiungere la diaria o indennità giornaliera, cioè 350 euro al giorno. Una cifra che rappresenta la copertura dei costi quotidiani: i pasti, l’alloggio, le spese più piccole.

Considerando che un europarlamentare al massimo può lavorare cinque giorni per tre settimane al mese, in teoria un politico sempre presente può prendere altri 5.250 euro ogni mese. A segnare le presenze dei parlamentari è un registro specifico in cui ogni eurodeputato deve firmare, anche se i Presidenti e i leader dei gruppi parlamentari hanno delle deroghe. Oltre alla firma quotidiana, però, i parlamentari europei devono anche partecipare alle votazioni in aula: se infatti non sono presenti almeno alla metà delle votazioni per appello nominale durante i giorni di voto, la diaria viene decurtata.

Ma non è ancora tutto. Ci sono altri vantaggi economici, come per esempio i viaggi da e per il Paese in cui si è stati eletti, che vengono rimborsati; oltre a questi viaggi ufficiali, per i viaggi individuali gli eurodeputati hanno diritto a 4.886 euro ogni anno, quindi ulteriori 407 euro al mese. Inoltre, possono anche chiedere il rimborso di due terzi delle spese mediche sostenute. A tutto questo, poi, andranno aggiunte altre erogazioni, come quelle di “fine mandato e pensione”.

Alla fine del mandato da europarlamentare, i deputati hanno diritto a un’indennità pari a una mensilità per ogni anno d’incarico. Mentre per gli ex deputati, quando compiono 63 anni, scatta una pensione pari al 3,5% dell’indennità per ogni anno compiuto nell’esercizio del proprio mandato. Se gli europarlamentari mantengono il proprio ruolo per un mandato completo, quindi cinque anni, la pensione che si matura è di 1.750 euro lordi.

Amici, pensate che oltre quelle laute prebende prima riportate, ad ogni parlamentare europeo spettano anche degli “aiuti” per poter svolgere al meglio il proprio mandato! Questi aiuti sono noti come “Assistenti parlamentari UE”, e ogni eurodeputato ha la possibilità di prenderne diversi.  Questi possono essere o APA (Accredited Parliamentary Assistants), in numero massimo di 4 e ulteriori altri 3 come Assistenti locali. Gli Assistenti locali sono assunti direttamente dall’europarlamentare, con un budget apposito, mentre gli APA sono dipendenti diretti del Parlamento. Ogni eletto ha una dotazione di 28.696 euro al mese, per pagare gli assistenti, che però non devono essere parenti stretti dei deputati. Lo stipendio più basso per un assistente parlamentare è pari a 1.900 euro lordi al mese, mentre quello più alto circa 9.000 euro lordi.

Cari amici, che ne dite? Anche a Voi non sembra ampiamente giustificata la famelica corsa a cercare di diventare EUROPARLAMENTARE?

A domani.

Mario

 

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