Oristano
24 Novembre 2018
Cari amici,
Avevo già avuto occasione
su questo blog di parlare del prof. Graziano Pinna, lo scienziato oristanese
che vive a Chicago oramai da diversi anni, dove è docente presso la University
of Illinois; è un personaggio davvero famoso a livello mondiale, per aver
condotto importanti studi sul cervello umano che hanno dato vita a innovative
scoperte scientifiche. Chi è curioso può andare a leggere quanto scrissi il 27
Gennaio del 2015, cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2015/01/hai-subito-dei-traumi-o-sei.html.
Giovedì 22 Novembre,
presso il Museo Diocesano Arborense il Professor Graziano Pinna ha tenuto un’interessante
conferenza dal titolo “Biomarcatori per
depressione e PTSD. Come migliorare diagnosi e trattamento con le analisi del
sangue”. Ad affiancare il Professor Pinna nell’affrontare il problema in
discussione, il Dottor Piergiorgio Salis, psichiatra SPDC presso l'ospedale San
Martino di Oristano e la Dr.ssa Maria Lucia Mocci, psicologa e psicoterapeuta. L’evento
è stato realizzato in collaborazione con Festival-Scienza, Consorzio Uno
Oristano e il Museo Diocesano Arborense.
Se a tanti di noi risulta
abbastanza chiaro il termine depressione, risulta più oscuro il
termine PTSD, sintesi di Disturbo
da Stress Post Traumatico. L’insorgenza di questo disturbo, è normalmente derivata
dall’esposizione dell’individuo ad eventi eccezionali, quali esperienze
belliche e traumi naturali. Con il trascorrere degli anni è stata ammessa la
possibilità di attribuire diagnosi di PTSD anche in seguito a eventi meno
straordinari, come incidenti automobilistici, rapine, violenza fisica e
sessuale.
Che eventi stressanti e
traumatici possano in qualche modo contribuire all’insorgenza di disagi
psicologici, è un fatto da tempo assodato. Già a fine Ottocento Freud insinuava
la possibile origine traumatica dell’isteria e, dopo di lui, Janet, Kardiner;
le esperienze di deportati scampati ai campi di concentramento e gli studi sui
sopravvissuti a disastri, hanno confermato che il trauma ha un ruolo di rilievo
nel creare nel soggetto una seria sintomatologia psichica.
Un argomento così
interessante ma complesso, è stato affrontato dal Professor Pinna con un
linguaggio lineare, reso semplice ai tanti non addetti ai lavori, e ciò ha
consentito a tanti di venire a conoscenza delle nuove frontiere della medicina
in questo campo e degli studi e delle ricerche da lui condotte, personalmente e
insieme al suo staff, che risulta composto da bravissimi allievi provenienti da
tutto il mondo, tra cui anche dei sardi capaci.
Una volta trasferitosi
a Chicago da ricercatore, come "visiting scholar" (supportato dall’Università
di Berlino e dalla Human Science Frontiers Organization), il Professor Pinna fu
il primo scienziato a scoprire il ruolo fisiologico di un ormone, un neuro-steroide
chiamato allopregnanolone, prodotto
nel cervello umano e importante per regolare il comportamento affettivo e
dell’umore, nonché importante per il
corretto funzionamento del recettore GABA-A che nel cervello media l’azione
farmacologica dei farmaci ansiolitici.
Fu questa scoperta a
fargli pervenire l’invito dal famoso scienziato sardo, Erminio Costa
(trapiantato in America dagli anni ‘40 e considerato uno dei padri delle
moderne neuroscienze e farmacologia), che lo fece diventare a 32 anni
professore associato alla University of Illinois a Chicago dove si trasferì nel
2001. Nei molti anni trascorsi in America, il professore, prima con Costa e poi
come responsabile in prima persona del suo gruppo di ricerca, ha raggiunto
altri ragguardevoli traguardi, tra cui la scoperta di un biomarker neuronale e
target farmacologico in pazienti con sindrome da stress post-traumatico e
depressione.
Con un pubblico attento
e interessato, il Prof. Pinna, aiutandosi con delle efficaci slide e con la
collaborazione del Dr. Piergiorgio Salis e della Dr.ssa Maria Lucia Mocci, a esposto
in modo semplice e lineare i diversi nuovi sistemi usati per intervenire su queste
patologie che, piuttosto difficili da debellare, richiedono farmaci sempre più
mirati e selettivi per combatterli.
In chiusura di serata
il professor Pinna ha annunciato di avere in corso una nuova sfida: l’utilizzo
della Cannabis contro ansia,
depressione e disturbo da stress post-traumatico. Ha parlato di aver accettato,
per conto del Dipartimento della Difesa statunitense, di sviluppare una ricerca
(da loro finanziata con un milione di dollari) per curare in particolare le neuro-patologie
che colpiscono i reduci delle guerre in Iraq e in Afghanistan. La ricerca ha
messo in luce che i fito-cannabinoidi e gli endo-cannabinoidi si legano in recettori
nel cervello, regolando diverse funzioni fisiologiche, tra cui l'umore.
Si, nonostante la
cannabis sia di norma relegata nel “mondo del proibito e dell’illecito”, essa
può giocare un grande ruolo, grazie alle sue enormi potenzialità in campo
medico. Con i suoi composti possono realizzarsi farmaci più selettivi, in grado
di apportare grandi effetti benefici su alcune patologie. Certo, ciò non
significa pensare ad una liberalizzazione della cannabis, ha detto il professor
Pinna, ma utilizzarla in modo razionale.
Cari amici, una
conferenza davvero interessante, che tra l’altro non esaurisce la veloce presenza
del professore oristanese in città. Oggi Sabato 24 sarà presente alla Tavola
Rotonda organizzata presso il Comune di Oristano per dire NO alla volenza
contro le donne. Il Professor Graziano Pinna non si è mai dimenticato della sua
Oristano!
A domani.
Mario
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