Oristano 16 Novembre 2018
Cari amici,
Il sorridere, il riso, come dice
un noto proverbio, non fa solo “buon sangue”; affrontare le cose
anche difficili, complesse, con una risata, con humor, non solo ci rende più
allegri e disponibili nei confronti degli altri, ma ci permette anche di migliorare
la nostra giornata, stando bene con noi stessi e con gli altri e, soprattutto,
ci consente di ottenere maggiori risultati sul lavoro e nelle relazioni
interpersonali. Non è una semplice mia presunzione quello che dico, ma il frutto di
studi scientifici seri, di portata internazionale, che dimostrano che il
sorriso rappresenta l’elisir per vivere più a lungo e lavorare felici, anziché stressati
e depressi.
Un Team di studiosi,
guidato dallo scienziato Lee Berk, per esempio, ha dimostrato che basta affrontare
i problemi col sorriso per migliorare la qualità della vita. Star bene con se
stessi, infatti, consente di aumentare la produttività sul lavoro e di iniziare
o migliorare le relazioni sociali. Gli studi condotti da questi ricercatori
hanno appurato che ridere sviluppa le frequenze
gamma nel cervello, che attivano la produzione di onde in grado di sincronizzare
l'attività neuronale e di conseguenza sostenere la memoria. Insomma, ridere
consente a tutti noi di vivere una vita migliore e più produttiva.
Un altro studio, questo
effettuato presso l'Università di Oxford, ha rilevato che ridere per almeno 15
minuti in compagnia, aumenta del 10 per cento la soglia del dolore. Un’altra
rilevazione effettuata dalla Western Kentucky University ha appurato, invece,
che un sorriso aumenta il numero di cellule killer, che difendono il sistema
immunitario! Insomma, ridere crea davvero tanto benessere, e i vantaggi non finiscono qui. Secondo lo studio condotto invece da Maciej Buchowski, professore
alla Vanderbilt University di Nashville, ridere per 10-15 minuti permette addirittura
di bruciare circa 50 calorie! I ricercatori dell'Università del Maryland hanno invece
scoperto che i vasi sanguigni di chi guarda uno show comico sono più elastici
ed efficienti rispetto a quelli di chi non l'ha visto.
Cari amici, come ha spiegato
Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia, «Il sorriso rappresenta una porta aperta alla relazione e al benessere.
Se nasce spontaneo, facilita la disponibilità interiore di chi sorride e quella
dell'interlocutore che lo riceve; Il corpo e il cervello ricevono l'energia
trasmessa attraverso un sorriso. Passare poi dal sorriso alla risata permette
un rilassamento fisico che dissipa le nuvole e permette di ricominciare a
utilizzare la neo corteccia per ponderare soluzioni e uscire dalla reazione
emotiva determinata dallo stress della situazione. Il sorriso spontaneo nasce
più facilmente se si potenzia la propria capacità di organizzare la vita
professionale e privata, arrivando a sentirsi bene, vivendo situazioni in cui
si possa operare un controllo sostenibile sulle cose, ottenendo un risultato di
successo. Più s'accresce la consapevolezza delle proprie capacità con il
raggiungimento di risultati positivi, più si tende a sorridere».
Una tesi questa dimostrata
anche dagli studiosi della St. Edwards University di Austin, in Texas, che
conducendo uno studio su 2.500 impiegati, hanno scoperto che l'81 per cento di essi si
dichiara più produttivo, se inserito in un contesto lavorativo dove regna il
buonumore. Uno studio della Mayo Foundation for Medical Education and Research
ha rivelato che ridere riduce gli ormoni dello stress: il cortisolo del 39 per
cento, l'epinefrina del 70 per cento e la dopamina del 38 per cento. Allo stesso
modo un'indagine della Loma Linda University, in California, ha evidenziato
come, alla vista di un video comico, le beta-endorfine, che alleviano la
depressione, aumentino del 27per cento.
Infine sorridere ha
anche una rilevanza sociale. Da uno studio del professor Robert R. Provine,
neuro-scienziato e docente di psicologia all’University del Maryland, è emerso
che i benefici del sorriso contagiano anche chi sta attorno: sul luogo di
lavoro come a casa; è 30 volte più probabile iniziare a ridere in compagnia di
altre persone, rispetto a quando si è soli. Esiste infatti una forte
connessione tra il sorriso e la capacità di socializzazione delle persone, in
grado di influenzare concretamente l'umore generale.
Cari amici, come ho
scritto nell’introduzione di questa riflessione, la risultante è che il sorriso
accresce l’autostima, solleva l’umore e migliora la produttività. Non sono
certo cose da poco! In realtà questi studiosi moderni hanno trovato prove
scientifiche a quello che in realtà si era sempre presunto. Tornando indietro
nel tempo, per esempio, Ippocrate, il padre della medicina, nei suoi
trattati affermò che “Da un sorriso nasce sempre un altro
sorriso” e che, in tempi più recenti Susumo Tonegawa, Premio Nobel per
la Medicina nel 1987, affermò “Chi è triste e depresso non riesce a tener
lontane le malattie”.
Allora cosa aspettiamo?
Viviamo le nostre giornate in pace con noi stessi, con la nostra famiglia e con
i colleghi in ufficio; sorridiamo delle nostre debolezze e di quelle degli
altri, perché un sorriso non sarà certo la Lampada di Aladino, ma ci
consentirà, come detto prima, di avere sempre attive tutte le risorse della
nostra mente e del nostro corpo.
Grazie, amici, a
domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento