Oristano 4 Gennaio 2017
Cari amici,
È proprio curiosa la
storia di un accessorio da bagno che noi italiani riteniamo di grande utilità (mi riferisco al bidet), tanto che oggi ho deciso di raccontarvela! Il comodo e
pratico accessorio, che nei nostri bagni difficilmente manca, nel resto del
mondo (compresa la vicina Europa) risulta praticamente assente. Eppure questo
strumento di pulizia è nato in Francia! Proviamo a ripercorrere la sua curiosa storia.
A fare onore al primo
bidet della storia fu la Reggia di Versailles, quando Christophe de Rosiers lo
installò convinto di ottenere da quella classe nobiliare un vasto consenso. Così
non fu, e l'accessorio praticamente non cambiò le abitudini, non ebbe il successo sperato, nonostante si fossero
installati oltre 100 esemplari. In poco tempo, considerato il loro scarso utilizzo, finirono
nel bordelli, dove invece svolsero una funzione essenziale: quella di ripulire i
genitali. A negare il consenso a corte a questo accessorio furono soprattutto i medici del tempo,
che, dopo averlo osservato con sufficienza, sentenziarono che i bidet erano in
grado di favorire il propagarsi di malattie. In effetti, per quei tempi,
l’igiene e la pulizia personale erano ancora troppo rudimentali per poter
apprezzare appieno l’utilità di un simile strumento.
Da noi in Italia il
bidet arrivò pochi anni dopo, installato in un’altra Reggia: quella di Caserta. Qui,
invece, seppur lentamente prese piede, ottenendo un certo consenso. Al contrario, invece, nei Paesi
anglosassoni sia inglesi che americani, si continuò ad ignorare
questo utile strumento di pulizia, sia nelle case di prestigio che in quelle
più modeste. Neppure l’esperienza che i tanti militari americani fecero in
Europa durante l'ultima guerra servì a convincere gli americani dell'utilità del bidet (i
soldati lo conobbero e usarono nei bordelli riservati ai militari) e
questo “lavabo per parti intime”, continuò a restare ignorato.
A giustificare in
parte la diversa visione e accoglimento di questo accessorio da bagno,
pare possa giocare un certo ruolo anche la dimensione delle case dove si vive. Nel Nord
Europa le abitazioni sono quasi sempre molto più piccole, e inserire nel bagno
lo spazio per questo accessorio diventerebbe abbastanza complicato, anche se
certamente questo non è il reale motivo. La mentalità dei Paesi nordici e
anglosassoni è molto diversa da quella dei Paesi di origine latina, dove invece
è stato ben accolto fin dalla sua invenzione. Per questo motivo lo si può
trovare facilmente in Spagna, Portogallo e in America Latina; basti pensare che
in Argentina, Paese dove l’Italia è di casa, la diffusione del bidet è pari al
99% delle abitazioni.
Lo stesso amore per
questo accessorio lo troviamo nei Paesi orientali come il Giappone, dove il bidet è diffusissimo, tanto da
risultare presente perfino nei bagni pubblici. Per noi italiani, il sempre caro
e insostituibile bidet, resta invece qualcosa di irrinunciabile, e ci
accorgiamo della sua insostituibile funzione quando per qualsiasi
ragione ci muoviamo per il mondo.
Nei nostri
viaggi, anche se soggiorniamo in buoni alberghi dignitosi, ci viene il terrore quando
apriamo la porta del bagno e scopriamo che il nostro caro bidet non c’è!
Allora, con un certo allarmismo, pensiamo che è inconcepibile questa negligenza
da parte di popolazioni notoriamente di mentalità avanzata. La nostra rabbia credo sia
abbastanza motivata: non riusciamo ad comprendere come una persona dopo aver
espletato i suoi bisogni, per esempio in pieno inverno e magari di fretta in quanto oberata da
impegni di lavoro urgenti, possa spogliarsi completamente
e farsi una doccia per completare la propria igiene personale, anzichè farlo in tempi brevi usando il bidet!
In Italia il bidet è presente nei bagni di tutte le abitazioni.
L'Italia, incredibile ma vero, è l'unica nazione al mondo dove l'installazione
di almeno un bidet nei bagni di casa è obbligatoria. Alla meraviglia espressa dagli
anglosassoni sulla costante presenza di questo accessorio nei nostri bagni, e che scuotendo il capo affermano che noi italiani abbiamo la "fissa" del bidet, accessorio che considerano assolutamente non
solo necessario ma nemmeno utile, facciamo spallucce e preferiamo non rispondere. La mentalità anglossassone è radicata e difficile da cambiare: nella loro cultura la pulizia completa significa una doccia
oppure un bagno rilassante, mentre per una pulizia veloce, oppure nei bagni pubblici, bastano le salviettine umidificate, in attesa del ritorno a casa che
permetta loro un’igiene più completa.
Cari amici, entrambe le culture sono ferme nelle loro posizioni! Cosa possiamo fare allora quando viaggiamo nei Paesi che non
hanno il bidet e non si vogliamo cambiare abitudini? Scegliamo un hotel che abbia almeno 4
stelle, nei quali solitamente il bidet è garantito…
A domani.
Mario
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