domenica, novembre 03, 2024

LO SPETTRO DELLA DEMENZA SENILE. ALCUNI CONSIGLI DEGLI STUDIOSI SU COME PREVENIRLA E COMBATTERLA.

 


Oristano 3 novembre 2024

Cari amici,

Se è pur vero che la vita si sta allungando, è anche vero che con l’avanzare dell’età il corpo invecchia e diventa sempre più soggetto alle malattie. Una di queste è LA DEMENZA, una malattia che, purtroppo, è sempre più diffusa in tutto il mondo. Ma vediamo meglio in cosa consiste questa malattia che opera nel nostro cervello cancellando i ricordi. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), “Per demenza si intende una condizione di disfunzione cronica e progressiva delle funzioni cerebrali che porta a un declino delle facoltà cognitive della persona. Si manifesta generalmente in persone di età superiore ai 65 anni: quando insorge prima dei 65 anni di età viene definita "demenza ad esordio giovanile".

La diffusione di questa invalidante malattia, come prima accennato, è in costante crescita e tra le nazioni l’Italia risulta essere uno dei Paesi con un’alta percentuale di persone che ne sono affette. Secondo l’OCSE (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) entro il 2040 l’Italia sarà il quarto Paese al mondo per numero di persone affette da questa condizione. Gli studi e le ricerche per arrivare a scoprire e poi curare questo terribile male continuano in tutto il mondo.

Un recente studio, condotto dalla Xi’an Jiaotong University in Cina, e dall’Università di Melbourne in Australia, ha consentito di identificare delle semplici ma importanti abitudini che le persone di una certa età dovrebbero portare avanti, in quanto capaci di ridurre e ritardare lo sviluppo della demenza. Di queste sane abitudini, due in particolare sono ritenute eccellenti: la prima è mangiare frutta e verdura con costanza, mentre la seconda è quella di svolgere attività fisica regolarmente.

Lo studio è arrivato a questa conclusione dopo un’attenta analisi che ha ancora una volta confermato lo stretto legame che c’è tra salute cerebrale e intestinale. Consumare le giuste dosi di frutta e vegetali, fare poi esercizio fisico regolarmente, in quanto contribuiscono a migliorare la salute, diventa basilare. Insomma, il microbiota intestinale e il sistema nervoso possono essere reciprocamente influenzati: “Questo studio congiunto tra Australia e Cina ha riscontrato come le persone con problemi al microbiota intestinale abbiano maggiori probabilità di avere problemi cognitivi. Quando i pazienti hanno aumentato l’assunzione di frutta e incrementato l’esercizio fisico c’è stata una crescita nel numero e nella diversità di batteri nel loro intestino. Ciò rappresenta la prima prova di una strategia di intervento semplice per prevenire e ritardare il declino cognitivo”, si legge nella nota pubblicata dai ricercatori.

Amici, la stretta relazione tra cervello e intestino è ormai un dato consolidato. Restare attivi fisicamente, mangiare prodotti sani (in particolare frutta e verdura) mantenere un peso corporeo corretto, non fumare, controllare il colesterolo e la pressione sanguigna e mantenere basso il livello di glucosio nel sangue durante la mezza età sono un decalogo che consente di vivere l’età senile in maniera attiva, senza perdere i ricordi di una vita. Questo stile di vita, secondo uno studio dell'American Academy of Neurology, consente di abbassare i rischi di sviluppare malattie come l'Alzheimer quando si diventa anziani.

Come accennato prima. l’Italia su questa preoccupante malattia ha un primato mica di poco conto! I dati statistici sono impietosi: oltre un milione di italiani convivono con la demenza (per circa 600.000 si tratta di Alzheimer) e, secondo le previsioni, il numero di persone nel mondo che verranno colpite da questa malattia raggiungerà i 153 milioni nel 2050, triplicando rispetto alle cifre attuali. Risulta dunque fondamentale continuare a studiare per arrivare a capire in che modo, oltre allo svolgimento di una vita sana, si può riuscire a prevenire l'insorgere della demenza.

Cari amici, gli studi su questo terribile male continuano in tutto il mondo. I risultati piano piano iniziano ad arrivare. Una ricerca cinese durata oltre 10 anni, pubblicata su the BMJ, ha evidenziato che esiste una associazione tra alcune sane abitudini; oltre a mangiare sano, fare esercizio fisico regolarmente, socializzare, stare insieme agli altri, come uscire a passeggio in gruppo, giocare a carte, fare ginnastica, danza, ascoltare musica e avere hobby, significa creare le migliori condizioni per allontanare il rischio di demenza. Ovviamente, fare tutto questo non in modo sporadico ma costante, svariate volte nella settimana. Il risultato? Una sicura diminuzione della perdita di memoria e del rischio di demenza.

A domani cari lettori.

Mario

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