Oristano 27 aprile 2021
Cari amici,
La sua diffusione per ora
non è così ampia e preoccupante, ma nei prossimi anni il “Riconoscimento
Facciale” sarà uno strumento utilizzato da oltre 1 miliardo di persone solo
per i pagamenti. Secondo le conclusioni di una ricercai americana, nel 2025 le
persone che useranno il riconoscimento facciale per autorizzare i pagamenti
saranno oltre 1,4 miliardi nel mondo, contro i 671 milioni attuali. Un
incremento mica i poco conto: di circa il 120%! È stato lo studio di ricerche “Juniper
Research” a stimare in circa 3 mila miliardi di dollari il controvalore
futuro di questo tipo di pagamenti. Secondo questo studio ad accelerare il
fenomeno contribuirà l’implementazione di FaceID, il sistema di
riconoscimento facciale sviluppato da Apple.
L’Intelligenza Artificiale
(IA) continua a fare passi da gigante, affermano gli Istituti di ricerca
americani che prevedono ormai una crescita inarrestabile. Eppure questa nuova
tecnologia crea grande preoccupazione, alimentando il timore di una sempre
maggiore limitazione della libertà personale, che, continuando di questo passo,
potrebbe addirittura scomparire del tutto. Specchio di questo timore è la Cina,
dove il riconoscimento facciale di massa è già una realtà esistente, operata da
oltre 200 milioni di telecamere installate nel Paese (dati riportati dal New
York Times). In questa nazione, sicuramente poco democratica, i cittadini
cinesi sono osservati praticamente ovunque: strade, metropolitane, università,
luoghi di lavoro e perfino bagni pubblici dove la tecnologia, pensate, serve
per evitare i furti di carta igienica!
Le capacità sviluppate
dall’Intelligenza Artificiale sono enormi: quella portata avanti dai cinesi è
in grado di analizzare e riconoscere 100 milioni di volti in meno di un secondo!
In Occidente, però, dove il sistema è democratico e non dittatoriale, la
democrazia ha bisogno di strumenti che garantiscano protezione e sicurezza dei
cittadini, da utilizzare con il giusto consenso, senza imposizioni. Se è pur
vera l’utilità del riconoscimento facciale per rendere sicuri i pagamenti
digitali, cosa che consente di rispettare più facilmente i requisiti della
strong authentication, ovvero le procedure rafforzate di verifica dell’identità
dei clienti, è anche vero che il problema non è il classico dilemma tra “Privacy
e Sicurezza”, ma tra “Libertà e Controllo di massa”!
Le Istituzioni europee si
stanno già muovendo per porre sotto controllo “l’Intelligenza artificiale”, creando
i primi paletti contro la sorveglianza generalizzata e la manipolazione di
massa. La bozza del “Regolamento” che la Commissione sta predisponendo sull’uso
dell’Intelligenza Artificiale prevede la proibizione di alcuni usi pericolosi e
contrari ai democratici "valori europei".
Il Regolamento Europeo intende stabilire
tutta una serie di regole sull’utilizzo dell’IA, che dovranno necessariamente armonizzarsi per favorire uno sviluppo rispettoso dei diritti fondamentali dell’individuo,
regole orientate a favorire gli interessi collettivi. Due saranno i punti
chiave. Il primo: alcune tecnologie portate dall’IA, considerate
pericolosissime, saranno vietate in Europa. Per esempio quelle per la
sorveglianza di massa e quelle usate per manipolare i nostri comportamenti,
decisioni e opinioni a nostro danno. Il secondo: ogni azienda dovrà
valutare se la propria tecnologia di IA sia ad "alto-rischio". In
questo caso prima di adottarla deve sottoporla a una valutazione dell'impatto
che questa tecnologia può avere sulla società e sui diritti delle persone.
L'Europa intende
prevedere anche super-sanzioni per le aziende che violeranno i divieti:
pagheranno fino al 4 per cento del loro fatturato mondiale. Proprio come quelle
previste dalla normativa europea Gdpr sulla privacy (tutela dei dati personali),
normativa che è stata finora un faro mondiale, in Europa e altrove, sulla
tutela dei diritti nell'era digitale. Anche il concetto di "valutazione di
impatto" è tratto dal Gdpr; recepito in Italia nel 2018, il Gdpr contiene
alcune norme per contenere gli effetti lesivi dell'IA, ma comincia già a
mostrare qualche limite di fronte alla rapida evoluzione di queste tecnologie.
Cari amici, per ora la
Commissione Europea ha evitato di proporre un divieto sull'uso del
riconoscimento facciale con IA nei luoghi pubblici, anche se in alcune
nazioni risultano già evidenti i gravi rischi connessi a queste applicazioni di
IA. Videocamere con riconoscimento facciale, usate da alcune polizie nel mondo (ad
esempio a New York), possono attuare il più grande sistema di sorveglianza di
massa nella storia dell'umanità. E che dire, poi se ci fermiamo ad osservare, come accennato prima, quel che succede in Cina? Ecco cosa risulta.
In Cina il riconoscimento
facciale di massa è già realtà, come detto in premessa. Il controllo sulla
popolazione appare totale. Fra i tanti casi di utilizzo, uno in particolare evidenzia
chiaramente fin dove ci si può spingere. A Shanghai le telecamere sono posizionate
anche sui passaggi pedonali dei semafori. I pedoni che attraversano con il
rosso o camminano fuori dalle strisce vengono immediatamente riconosciuti e il
loro volto appare in dimensioni giganti su videoschermi adiacenti, come forma
pubblica di censura, a cui ovviamente si aggiunge anche il pagamento di una
multa. L’infrazione viene infatti inviata in tempo reale alle autorità. Come è
possibile tutto questo? La risposta è molto semplice: l’intelligenza
artificiale sviluppata dai cinesi è in grado di analizzare e riconoscere oltre 100
milioni di volti in meno di un secondo! E la Libertà, direte Voi? Che dire, amici, è semplicemente
scomparsa!
Credo, a questo punto,
che ogni ulteriore commento sia superfluo…
A domani.
Mario
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