Oristano 13 aprile 2021
Cari amici,
“Essere come la gramigna”
è un antico proverbio popolare, usato con significato negativo, che
evidenzia comportamenti poco graditi messi in atto dalle persone, di norma fastidiosi e invasivi. La gramigna è un’erba molto diffusa e davvero poco gradita, tanto che nel tempo ha dato
origine a diversi modi di dire alquanto piccanti, come ad esempio, la battuta
rivolta a certe persone che "si attaccano come la gramigna", evidenziando quel tipo di persone dalle quali non riusciamo a liberarci. Eppure, come spesso
succede sia nel mondo animale che in quello vegetale, la gramigna, seppure definita pianta infestante, non merita
tanta cattiveria nei suoi confronti, in quanto al suo interno possiede sostanze con proprietà terapeutiche molto importanti, da molti anni utilizzate
dall’uomo. Vediamo allora un po' meglio questa pianta così contestata e vilipesa.
La Gramigna è una pianta
appartenente alla famiglia delle graminacee, molto comune e diffusa, tanto che
è considerata dagli agricoltori molto “infestante” nei campi, in quanto risulta molto
tenace da estirpare, nuoce alle coltivazioni e si propaga con una velocità
incredibile, emettendo radici lunghe che residuano nel terreno anche quando si
crede di averla estirpata. Insomma, una vera disgrazia per chi vive del lavoro
dei campi, che deve lottare ogni giorno con essa. Eppure, ciò nonostante, essa
possiede anche degli aspetti alquanto positivi, considerato che al suo interno possiede particolari componenti,
capaci di curare diversi nostri mali.
Dato il suo aspetto esteriore,
la gramigna è nota anche con l’appellativo di grano selvatico, perché si confonde
bene con il grano vero, e per questo si cerca di estirparla da giovane, ignorando
spesso le sue molteplici proprietà benefiche, sconosciute ai più. I benefici
apportati dalla gramigna derivano dai principi attivi contenuti nella pianta.
Essa infatti contiene l’agro-pirene, che ha azione antisettica e
antinfiammatoria soprattutto sui reni e sull’apparato urinario, la tricitina che
ha un buon potere diuretico, e mucillagini, lenitive e antinfiammatorie,
soprattutto a livello delle mucose. La gramigna inoltre, se combinata con altre
piante dalle proprietà simili, risulta utile anche per prevenire i calcoli
renali.
Le sue proprietà erano già
note nell’antichità; durante il periodo classico dell’antica Roma, Dioscoride
(40AD-90AD) e Plinio (23AD-79AD) consigliavano l’uso delle radici di gramigna
per aumentare il flusso di urina, oltre a curare i calcoli renali. Molto più
tardi, nel 1597, l’erborista John Gerard documentò che sebbene la gramigna
fosse considerata dai contadini una rovina, in quanto essa invadeva i loro
campi e i giardini distruggendo le loro coltivazioni, le radici di questa
pianta erbacea possedevano delle proprietà lassative di cui ricavavano
beneficio coloro che soffrivano di costipazione e liberava anche i blocchi nel
fegato e nell’utero. Durante la carestia, le persone arrostivano le radici di
gramigna e la usavano come un’alternativa per ricavare sia farina che caffè.
Amici, la gramigna, dunque,
non certo una mala pianta, in quanto in grado di favorire la disintossicazione del corpo agendo dall’interno, non solo a livello renale ma anche a livello epatico,
fornendo all’uomo ottimi rimedi. Proprio per questo motivo, i componenti di questa
pianta vengono consigliati ancora oggi come rimedio naturale in caso di
alimentazione detox, e anche come coadiuvante nelle diete dimagranti. La pianta
infatti risulta in grado anche di abbassare la pressione e, grazie alla presenza
di mucillagini, si presta bene come rimedio naturale in caso di stitichezza o
altri problemi a livello gastro intestinale. L’uso della gramigna è indicato
anche in caso di cellulite, edemi ed ipertensione, perché determina una
diminuzione della pressione sia minima che massima; i benefici apportati da
questa pianta si estendono anche al trattamento di reumatismi, artrosi, artrite
e iperuricemia.
Come possiamo utilizzare noi anche oggi i benefici di questa pianta? La gramigna può essere assunta sia come decotto
che attraverso un’infusione di parti della radice. Presa come decotto per un
certo periodo di tempo, risulta efficace nella cura della ghiandola prostatica
ingrossata, oltre a dare sollievo alla prostatite (infiammazione della ghiandola prostatica). Alcuni
erboristi consigliano anche la gramigna anche per curare la gotta e i reumatismi. Per preparare l’infusione,
invece, basta lasciare per 10 minuti in una tazza d’acqua bollente un cucchiaio
di radice di gramigna. Prima di berlo l’infuso va filtrato bene, ed è consigliato
di assumerlo lontano dai pasti, per potenziare meglio gli effetti drenanti e
diuretici. L’infuso è un ottimo supporto nelle diete drenanti o detox, così
come in caso di ritenzione idrica o cellulite. L’effetto diuretico,
antinfiammatorio e antisettico è utile anche in caso di problemi e
infiammazioni al tratto urinario come la cistite.
Cari amici, ovviamente,
come per tutti i rimedi naturali, in particolare quelli preparati con l’uso delle
erbe, mai fare da soli, ma rivolgersi al proprio medico, al farmacista a all'erborista! Il fai da te è sempre pericoloso, quindi da evitare. Inoltre c’è da stare attenti alle controindicazioni. La gramigna è sconsigliata a
coloro che sono allergici o sensibili alle Graminacee, ma anche alle donne in
gravidanza e allattamento, a chi soffre di insufficienza renale o cardiaca e a
chi assume farmaci per la pressione o diuretici. Ma per il resto evitiamo di
pensare che sia un’erba cattiva, ma un’erba dalle grandi proprietà
terapeutiche!
A domani.
Mario
Dieta detox gramigna |
Nessun commento:
Posta un commento