Oristano 7 luglio 2022
Cari amici,
Non si può certo dire che
il sindaco di Sorradile Pietro Arca non sia un attivo sostenitore dello
sviluppo del territorio che circonda il lago Omodeo. Da sindaco di questo
piccolo comune ha sempre mosso, da solo o insieme agli altri amministratori viciniori, mari e monti per sollecitare autorità locali,
regionali e nazionali per cercare di dare sviluppo e ossigeno ad un territorio
meraviglioso, ma da sempre trascurato e abbandonato. Alcuni successi sono
venuto e altri certamente ne verranno, come una delle ultime iniziative,
portate avanti congiuntamente agli altri amministratori e con la Chiesa, che oggi voglio
far conoscere anche a Voi.
Una delle possibili “VIE DA PERCORRERE” che si
stanno costruendo per una maggiore diffusione della conoscenza della nostra
Sardegna, in particolare di quella interna, è quella dell’individuazione e
successiva realizzazione di “Cammini turistici”, che si snodano nella nostra isola in
luoghi davvero belli e incontaminati. Con i sindaci anche la Chiesa spinge per queste iniziative. Don Ignazio Serra, incaricato regionale e
diocesano per la Pastorale del Turismo, ha avuto modo di dichiarare: “Dopo
Lodi alle Torri”, iniziativa che comprende 9 cammini lungo le coste del Sinis,
che riprenderanno il prossimo 4 luglio ogni lunedì sino ad agosto, dopo la Via
Martyrum, che tocca i comuni di Norbello, Ghilarza, Fordongianus, Santa Giusta
e Oristano e, in una visione più ampia, l’intera Sardegna con i suoi luoghi
martiriali, la Diocesi Arborense e l’Ufficio regionale della pastorale del
Turismo intendono proporre un terzo cammino: quello attorno al lago Omodeo”.
Già da ora il gradimento
per i cammini essere (finora sono stati tracciati una quarantina di percorsi,
per un totale di circa 400 chilometri), è apparso grande, ma certamente quello attorno
al lago Omodeo si rivelerà di ottimo livello. Il progetto è stato di recente presentato
a Sorradile, a Monte e Cresia, dove sorge la chiesa campestre di San Giovanni
del Bosco, presente Mons. Carboni, Arcivescovo di Oristano in rappresentanza
della Diocesi, accompagnato da don Ignazio Serra, e dagli amministratori
comunali dei Paesi che si affacciano sul lago: in primis il padrone di casa,
Pietro Arca, sindaco di Sorradile, Danilo Cossu, sindaco di Ula Tirso, e Stefano
Licheri, sindaco di Ghilarza.
Si, amici, sono ben 11 i Paesi
coinvolti che fanno da corona al lago Omodeo: Aidomaggiore, Ardauli, Bidonì,
Busachi, Ghilarza, Nughedu Santa Vittoria, Sedilo, Soddì, Sorradile, Tadasuni e
Ula Tirso. A questi si aggiungono poi Boroneddu, Nughedu Santa Vittoria e Zuri
e presto anche Abbasanta (Sant’Agostino) e Paulilatino (Santa Cristina). Questi
ultimi due cammini non sono però ancora stati inseriti.
Questi interessantissimi
percorsi turistici sono apparsi di grande interesse, in quanto bellezze
naturali, luoghi incontaminati e vegetazione tipica mediterranea, riescono a
creare serenità e benessere in chi li percorre. Alcuni sono brevi, altri un po’ meno, sino
a un massimo di distanza tra i 10 e i 19 chilometri, anche se alcuni arrivano a
una distanza da percorrere superiore ai 20 chilometri. Sono adatti a tutti,
alle famiglie e ai gruppi, ma anche a coloro che amano cammini più lunghi e
impegnativi, come quello di Santiago di Compostela. “Di ogni cammino - ha
spiegato don Ignazio Serra - si indica la lunghezza, il tempo con le
eventuali soste, cosa vedere, il grado di difficoltà e il dislivello”.
Le informazioni utili (come ben scrive Link Oristano) sono disponibili online, sulla diffusa app Komoot. È
inoltre possibile consultare la pagina web ufficiale dei cammini attorno al
lago Omodeo. “Abbiamo cammini che iniziano e terminano entro il territorio del
paese”, ha detto ancora l’incaricato regionale e diocesano per la Pastorale del
Turismo, “altri che toccano più centri, altri che vanno da novenario a
novenario. Ad oggi non possiamo dire di avere percorso e tracciato tutti i
cammini possibili. Ma siamo a buon punto. E pertanto da ottobre cominceremo a
proporli. Ho detto da ottobre perché questi cammini (non stiamo parlando di
quelli dei novenanti ma degli altri) sono consigliati dall’autunno sino ad
aprile. Il nostro consiglio è quello di camminare al termine della stagione
estiva, durante l’inverno e sino a Pasqua. In queste tre stagioni è possibile
gustare al meglio e respirare bellezza e i profumi della primavera”.
L’interessante progetto
sarà accompagnato anche da un logo costituito da due “C”, posizionate in modo
speculare, che vanno a formare una “O” aperta, a significare il lago.
All’interno, una barca a vela e, nella parte alta, la croce. Su due angoli, le
orme del pellegrino. Le due lettere “C” indicano le iniziali delle parole “Cammini
e Chiese Campestri”. “Il colore verde”, ha precisato don Ignazio Serra,
“evidenzia che i cammini si svolgono immersi nella natura, di cui siamo
chiamati a prenderci cura e che dobbiamo custodire, secondo quanto insegna papa
Francesco nella Laudato Sì. Inoltre, le due ‘C’, formando la lettera ‘O”,
rimandano all’ingegnere Angelo Omodeo, che diede il nome al lago”.
Cari amici, la Sardegna è
in grado di offrire molto più di quello che appare! Cercare di valorizzare il
nostro patrimonio credo che sia un dovere, perché quello che possediamo
potrebbe farci vivere economicamente meglio di oggi, e i nostri giovani
potrebbero avere una speranza in più per il loro futuro!
A domani.
Mario
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