giovedì, marzo 06, 2025

L'UOMO E I RAPPORTI CON GLI ALTRI. LA PAROLA, FONTE DEL DIALOGO, È IMPORTANTE, MA L'UOMO OLTRE AD AVERE LA NECESSITÀ DI PARLARE, SPESSO, HA UN PROFONDO BISOGNO DI SILENZIO.


Oristano 6 marzo 2025

Cari amici,

Dio ha creato l’uomo dandogli un dono meraviglioso e straordinario: LA PAROLA! La parola è il fondamento della relazione umana, uno strumento che gli consente di entrare in relazione con gli altri. La parola inizia ad uscire dalla bocca del bambino già in tenerissima età, ed è la gioia immensa dei genitori sentire per la prima volta uscire dalla bocca del proprio bambino la parola papà o mamma! !Questa prima parola altro non è che l’inizio di un nuovo dialogo tra genitori e figli. Durante la nostra vita le parole le usiamo in ogni momento, e il loro insieme costituisce il linguaggio, con il quale possiamo esprimerci: possiamo insegnare, lodare o rimproverare, ordinare, accettare o negare, costruire o distruggere, perché il peso delle parole è davvero grande, è immenso!

Eppure le parole e il dialogo, non sono tutto per l'uomo. Ci sono momenti in cui ciascuno di noi sente un profondo bisogno di tacere, di restare in silenzio, senza parlare e anche senza ascoltare, ovvero si ha necessita del SILENZIO. Alla stessa stregua della parola, il silenzio è un aspetto essenziale della vita dell’uomo. Nel momento in cui scatta questo bisogno, il nostro corpo e la nostra mente hanno bisogno di una “pausa”, di una ricarica, necessaria per rigenerare completamente il nostro corpo e la nostra mente. È come se la nostra potente macchina pensante necessitasse, per riprendersi, per ricaricarsi, di questo particolare carburante chiamato Silenzio.

A chi non è mai capitato, durante le ore di lavoro, nelle riunioni importanti, nelle discussioni animate, magari per decidere “cosa fare”, di trovarsi nella necessità di fermarsi, di allontanarsi dagli altri, quasi mancasse l’ossigeno per respirare, in particolare prima di arrivare a prendere una decisione importante? Spesso, arrivando a casa la sera, non si ha voglia di dialogare, di stare in gioiosa compagnia con moglie e figli, preferendo stare in poltrona, in silenzio a meditare, con gli occhi socchiusi, alla ricerca del pacifico silenzio rigenerante.

Diversi studiosi si sono interrogati su questo straordinario bisogno dell’uomo, come il professor Francesco Zanella, ricercatore presso l’Università di Bonn, che ha raccolto le sue ricerche in un libro “SILENZIO DELL’UOMO E SILENZIO DI DIO”. Nel libro l’autore ha evidenziato gli aspetti generali, sociali e teologici del silenzio. I primi riguardano “chi” ha bisogno di tacere, ovvero l’identità di chi tace, la scelta del momento opportuno per evitare di parlare, l’esistenza del silenzio interiore. Amici, ma perché è così importante il silenzio, perché l’uomo manifesta quel profondo bisogno di silenzio? Cosa c’è veramente dietro al bisogno e all’attrazione verso il silenzio? Forse semplicemente è il desiderio di ascoltare il miracolo dell’esistenza, ovvero il modo per ricordare che non dovremmo mai dare per scontato questo dono. Un silenzio, quello che cerchiamo, dove, finalmente, possiamo ritrovarci pienamente. Nella vita sociale, il silenzio viene utilizzato spesso come norma comportamentale, relativamente a quei rapporti con gli altri mediati dalla parola, arrivando, quando necessario, all’assenza di essa.

Secondo il professor Zanella, che nel libro mette in relazione il silenzio dell’uomo con il silenzio di Dio, il silenzio cognitivo umano è quello che testimonia l’incapacità del nostro intelletto a comprendere la natura ineffabile del Principio Supremo, mentre il nostro silenzio interiore rappresenta la quiete dell’anima che adora Dio. Quanto al SILENZIO DIVINO, questo si presenta come attributo proprio della natura di Dio. Amici, il valore del silenzio fu ampiamente riconosciuto fin dall’antichità. Ecco cosa scrisse il grande poeta greco  Pindaro: “Spesso serbare il silenzio è per l’uomo saggissimo avviso”, mentre nel libro biblico dei PROVERBI si legge: “Nella moltitudine delle parole non manca la colpa, chi frena le sue labbra è saggio”.

Cari amici lettori, ancora oggi nel Terzo Millennio che stiamo percorrendo, c’è ancora tanto bisogno di silenzio! In un mondo in cui la relazione sociale ha perso gran parte della sua umanità, essendo diventata arida ed egoistica, il bisogno di silenzio appare ancora maggiore! È il forte bisogno di guardare dentro di noi con rinnovato coraggio, per ritrovare quel necessario, grande valore (in parte perso per strada…) qual è lo straordinario miracolo della nostra esistenza! Dio, quando ci ha creato, ci voleva davvero diversi, seppure ci ha dato il libero arbitrio! Ritroviamo, quanto prima, la corretta relazione sociale amichevole e altruistica!

A domani.

Mario

 

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