Oristano 21 agosto 2024
Cari amici,
Il concetto di “SIMBOLO”,
nella psicologia, occupa un ruolo centrale, in particolare grazie al contributo
di eminenti, illustri studiosi come Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Il
termine “simbolo” ha antiche radici semantiche, particolarmente profonde. La
parola, infatti, deriva in maniera diretta dal latino symbolum, che a sua volta
è un prestito dal greco antico sýmbolon (“segno”). Questo stesso termine è a
sua volta derivato da un’altra parola greca symballo, formata dai termini
“insieme” e “gettare”; traducibile in italiano con la formula “mettere
insieme”.
Ebbene, per comprendere
appieno il senso di questa parola, è essenziale esplorare le diverse
prospettive attraverso cui gli psicoanalisti hanno interpretato il simbolo nel
contesto della mente umana. Nell’ambito della psicoanalisi si parla di
simbolismo per indicare quei «segni» che sono una diretta sintesi
dell’inconscio. Il simbolismo psicoanalitico venne inteso originariamente da Sigmund
Freud come la rappresentazione manifesta di contenuti celati
nell’inconscio.
Nell’era attuale, dove
spopolano tanti social, il web pullula di test, e, in particolare “PSICOADVISOR”,
è stato il primo format a proporre test psicologici per immagini ed è l’unico
che nel realizzarli sfrutta il simbolismo inconscio. Tuttavia, si tratta pur
sempre di test psicologici a scopo ludico: un modo alternativo per provare a
guardare dentro se stessi, confrontarsi con il profilo delineato e riflettere
sulle proprie risorse. I test, di norma, si basano su risposte istintive,
immagini di luoghi magari popolati da animali, in grado di sollecitare una
scelta.
Questa volta il test
psicologico che voglio fornire a Voi lettori, che ho trovato nella mia
quotidiana passeggiata nel Web, è curioso e divertente, e prevede una scelta
fatta su una bella foto di una foresta ricca di tanti animali. La domanda a chi
legge è: qual è l’animale che vedi per primo? La risposta che verrà data a
questa domanda è in grado di svelare le inconsce preoccupazioni. Indubbiamente
il test risulta abbastanza simpatico, e di certo sarete curiosi di farlo ai
vostri amici! Intanto provate a farlo!
Amici, sono tanti i
problemi che si debbono affrontare che un po’ tutti siamo carichi di
preoccupazioni. La gran parte di queste preoccupazioni e paure si nascondono
nei meandri della nostra mente alquanto in profondità, per cui spesso non
riusciamo ad avere la piena consapevolezza di cosa ci preoccupa in quel
momento. Ecco il test che può aiutarci a capire cosa ci sta preoccupando
veramente, proviamo almeno per curiosità a farlo: guardiamo velocemente questa
foto, si tratta di una foresta con tanti animali; ebbene il primo di questi che
ci colpisce, che ci attira, ci rivelerà qual è la nostra più grande
preoccupazione che ci tormenta.
Se la persona che fa il
test viene attratta in primis dalla Pantera, significa che la preoccupazione
più grande riguarda il rapporto col partner. Sicuramente inizia a sentirsi "un vuoto",
come se il rapporto con lui/lei si stesse sfilacciando. Per riuscire a
recuperare il rapporto conviene parlare di più con la persona che si ama,
cercando di aprirsi e di spiegare al partner tutto ciò che fa star male. A
volte basta solo comunicare col partner nel modo corretto, in modo da ripristinare una
relazione che si sta raffreddando.
Se, invece, il primo
animale individuato è il Leone, la preoccupazione più grande è lo stress,
ovvero si è a rischio di burnout. Si è stanchi, soverchiati dalle responsabilità,
e questo spinge verso un perenne stato di caos o confusione che impedisce la
gestione corrente. L’istinto spinge sempre ad addossarsi tutti i problemi e le
responsabilità, ma mai dimenticare che trascurando se stessi non si aiuta
nessuno. Meglio fermarsi, anche se gli altri pensano che siete forte, quindi. Ogni
tanto, meglio essere egoisti e mettersi al centro del mondo.
Chi, invece, individua
per primo il Pappagallo, significa che la preoccupazione più grande è la
paura di rimanere soli. Spesso in questi casi si utilizzano troppo e male i
social network: si ho così l’illusione di avere tanti amici, ma di fatto, in
realtà, si è perso il contatto umano con le altre persone. Significa che la
persona si sta isolando troppo, ed è necessario evitarlo. Il consiglio: mettere
da parte il cellulare e riprendere a parlare fisicamente con le persone per davvero!
Se chi fa il test individua per primi gli Uccelli,
la sua preoccupazione più grande è che la persona si è creata un muro che la
separa dalle altre persone. È necessario, pertanto, rompere quel muro e
ricominciare a parlare senza indugio dei propri sentimenti alle persone,
imparando a fidarsi di più. Va bene essere indipendenti, ma avere qualcuno con
cui confidarsi non vuol dire essere deboli. Non siamo fatti per stare da soli.
La persona che individua
per prima le Giraffe, è un soggetto la cui preoccupazione più grande è costituita
dal lavoro. È una persona insicura, soprattutto economicamente parlando. Certo,
è un periodo critico, di crisi, ma bisogna pensare che è normale sentirsi così,
e che non si è mai soli. Certo, il mondo del lavoro è competitivo, ma, mantenendo
la calma e il sangue freddo, si può superare anche questo difficile periodo. Un
aiuto può arrivare dalla tecnologia: meglio aggiornarsi il più possibile e fare
ciò che fa sentire realizzati. L'alternativa? Cercare di trovare un lavoro che renda
felici e che appassioni.
Infine, chi individua per prima le Zebre,
ha, come preoccupazione più grande, la salute. La persona è letteralmente
ossessionata dalla salute sua e della famiglia. Queste continue preoccupazioni spingono
a vivere in maniera sana, ma portano anche a vivere continuamente con l’ansia o
a diventare ossessivi. È necessario pensare che non si può avere sempre tutto
sotto controllo, soprattutto le malattie, per cui è inutile preoccuparsi troppo
per qualcosa su cui non si può avere il totale controllo.
Cari amici, questo test
psicologico è un giochino simpatico e carino, che a me è piaciuto molto e che
potete anche utilizzare con i vostri amici, condividendolo in chat. Sarà
indubbiamente motivo di divertimento, ma anche di sana riflessione.
A domani.
Mario
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