Oristano
17 Ottobre 2015
Cari amici,
I nostri “Giganti di
Mont’e Prama”, riemersi dalla polvere millenaria dopo un lunghissimo sonno,
dopo l’abbandono si stanno prendendo la rivincita: ormai abituati ai riflettori
di un grande palcoscenico, come attori consumati, stanno conquistando il mondo.
La notizia del loro ritrovamento, della loro ricomposizione e della loro storia,
sta raggiungendo gli angoli più remoti del mondo e, giorno dopo giorno, aumenta
la notorietà di Cabras, luogo del ritrovamento, della nostra Provincia e
dell’intera Sardegna. Giovedì scorso a Cabras, presso Museo “Giovanni Marongiu”
è stato presentato al pubblico, dopo il restauro, l’ultimo dei giganti ritrovato
negli scavi più recenti.
Grande
la presenza di pubblico alla manifestazione, svoltasi nel piazzale antistante
il museo, dove anche l’ultimo dei “giganti guerrieri” scoperti ha trovato casa.
Questi grandi rappresentanti della nostra civiltà nuragica finalmente hanno
ripreso nuova vita, dopo il lungo
sonno millenario! La manifestazione di Giovedì scorso, fortemente voluta dal
Comune di Cabras, non si limitava a “presentare” al pubblico l’ultima statua
restaurata che, perfettamente ripulita dalle incrostazioni del tempo ora poteva
essere di nuovo ammirata in tutta la sua bellezza, ma aveva uno scopo ben più
importante: esibire, mostrare in pubblico, l’ambito premio vinto ad Oslo
dai nostri Giganti.
Le
sculture nuragiche di Mont’e Prama, infatti, sono risultate vincitrici del Premio Europeo per il patrimonio culturale/
Europa Nostra Awards 2015 (Public Choice Award – Premio della giuria e del
pubblico). Una vittoria davvero meritata e straordinaria, per un trofeo così
importante: la splendida vittoria è stata ottenuta sbaragliando alla grande concorrenti
molto famosi nel mondo; le
statue dei nostri Giganti di Mont’e Prama, pensate, hanno battuto con ampio margine tutti gli
altri partecipanti: ben 263 progetti presentati da 29 Paesi!
Alla
manifestazione era presente nel parterre del Museo il pubblico delle grandi occasioni: In
prima fila i rappresentanti delle istituzioni: il V. Prefetto Paola Dessì, il
Commissario della Provincia di Oristano Massimo Torrente, i Comandanti delle
Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia, etc., oltre al Delegato Arcivescovile, Mons.
Paolo Ghiani, che rappresentava il nostro Arcivescovo, S.E. Mons. Ignazio Sanna
(la Curia è la proprietaria dei terreni di Mont’e Prama).
Al
tavolo della presidenza si sono alternate le personalità che a diverso titolo si
occupano della protezione dei nostri Beni Culturali: oltre il Sindaco di
Cabras, Cristiano Carrus, l’Assessore alla Cultura del Comune di
Cabras, Fenisia Erdas, il Direttore del Centro di Conservazione
Archeologica di Roma, Roberto Nardi,
il Soprintendente archeologico per la Sardegna, Marco Edoardo Minoja,
il Direttore del Museo di Cabras, Carla del Vais, la Dr.ssa Damiani,
Direttore del Polo Museale Sardegna, il Presidente della giuria del premio
Europa Nostra, Fani Mallochou Tufano e Rossana Bettinelli, Membro del
consiglio d’Amministrazione di Europa Nostra.
Dopo i saluti di rito del
Sindaco Carrus, che ha ricordato l’importanza della scoperta, capace di dare
lustro non solo a Cabras ma anche a tutta la Sardegna, ha preso la parola
l’Assessore alla cultura di Cabras, Fenisia Erdas, che si è dichiarata
orgogliosa del fatto che Cabras abbia potuto ospitare anche il restauro delle
statue rinvenute più di recente. Ha poi passato la parola al Soprintendente
Minoja che ha parlato dell’importanza, ormai internazionale, che Mont’e Prama riveste
nella cultura a livello mondiale. Questo riconoscimento è reso ancora più
evidente dal premio recentemente assegnato: ad Oslo, la Giuria ha concordemente
assegnato il premio ai Giganti sardi non solo per il voto da loro espresso
favorevolmente, ma anche, essendo la votazione mista, per la massiccia
espressione popolare in loro favore, che ha consentito così di surclassare tutti gli altri
pretendenti. Minoja ha poi ripercorso le difficoltà di “ricostruzione” delle
statue, rimesse insieme ricollocando al loro posto oltre 5.200 frammenti, cosa
che ha comportato un lavoro difficilissimo ma ripagato dal successo finale che
ha ridato al mondo 10 magnifiche statue.
Ha poi preso la parola
la Dr.ssa Damiani, che ha messo in luce l’importanza che ormai Cabras riveste
nel contesto museale sardo, centro che è diventato “ambasciatore” per eccellenza
della cultura sarda, ormai assurta al rango di cultura di respiro europeo.
Carla Del Vais, direttrice del museo cabrarese “Giovanni Marongiu”, si è
dichiarata orgogliosa di tutto questo, ringraziando tutti per la splendida
opportunità che Cabras ha avuto con il rinvenimento delle statue, precisando
che certamente molte altre pagine, ancora, dovranno essere scritte in quanto
l’esplorazione del sito è ancora in pieno svolgimento.
La Dr.ssa Bettinelli
ha invece voluto parlare degli scopi di “Europa Nostra”, l’associazione che ha
attribuito il premio, figlia di quell’Italia Nostra che si occupa della
promozione del nostro grande patrimonio culturale. Ha poi preso la parola il
Presidente della giuria del premio Europa Nostra, Fani Mallochou Tufano, che ha
voluto riepilogare i criteri alla base dell’assegnazione degli Awards
messi in palio.
Per ultimo, ma
sicuramente primo per importanza dell’impegno, ha preso la parola il Dr.
Roberto Nardi, Direttore del centro Restauri di Roma. Ricollegandosi ai quanto
detto dai precedenti relatori, ha affermato che Mont’e Prama ha già raggiunto
nel mondo una conoscenza ampia, di grandissimo spessore; per evidenziarlo
ha detto che il premio vinto di recente ad Oslo dai Giganti ed a Lui
consegnato, è solo un primo segnale, perché molti altri Paesi sono interessati
a conoscerne la storia, e Lui, si è dichiarato pronto a soddisfare le loro
richieste: lo attendono in molti sia in Oriente che in Occidente. La fama dei giganti è destinata ad allargarsi a 360 gradi!
Una bella proiezione
ha concluso la sua riflessione e, dopo, tutti quanti si sono recati all’interno
del museo per ammirare l’ultimo gigante, che dall’alto della sua possanza, con
lo scudo ripiegato sul petto, sembrava osservare incuriosito quella folla che
lo guardava con ammirazione, forse cercando di comprenderne il perché.
Grazie amici, a
domani.
Mario
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