Oristano 22 agosto 2023
Cari amici,
L’uomo è un essere
sociale, ovvero ha costante bisogno di relazionarsi, di confrontarsi con gli
altri. Ciò lo porta ad un costante scambio relazionale, ad un confronto anche
serrato con gli Altri. L’uomo, insomma, rispetto agli altri animali, è dotato
di un apparato di cognizione sociale, ovvero della capacità di capire gli stati
mentali dell’altro, di avere la percezione dei segnali sociali, cioè, è in
possesso di tutte quelle abilità che contribuiscono a formare il comportamento
nell’interazione sociale.
Questo bisogno di stare
con gli altri fa dell’Uomo un essere “gregario”, nel senso che per svolgere al
meglio la sua vita ha sempre avuto bisogno dell’Altro. Man mano che la Società
diventava più evoluta, si è fatto di tutto per ridurre questo gregarismo,
trasformandolo da necessità fondamentale in fattore umano accessorio. Con quale risultato?
Indubbiamente non positivo. Negli Stati Uniti, poco tempo fa, il “Surgeon
General” Vivek Murthy, in una corposa relazione ha evidenziato che quasi il 50%
degli adulti americani soffre di un grave problema: la solitudine. Un fatto che
certamente fa riflettere, in quanto nonostante le società siano diventate
sempre più avanzate tecnologicamente, gli esseri umani hanno conservato la
necessità di aggregarsi proprio come quando migliaia di anni fa si stringevano
insieme per paura delle bestie feroci.
Insomma, il tempo è
passato, ma per l’uomo è rimasto fondamentale relazionarsi con gli altri,
continuare a fare il gregario. Questo bisogno risulta ancora forte, e non pochi
individui soffrono, in realtà, di un male particolare, di un disturbo mentale
che viene definito “Sociotropia”, ossia la tendenza che porta alcune persone a
concentrare tutte le loro energie per ricevere apprezzamento e approvazione
dagli Altri. Soggetti che risultano troppo preoccupati di quello che gli Altri
potrebbero dire o pensare di loro.
La Sociotropia, amici, è
un tratto della personalità caratterizzato dal costante bisogno di approvazione
e della ossessione di piacere agli altri. Le persone con questo tipo di personalità
danno una grandissima importanza alle relazioni interpersonali, investendoci
tempo e fatica e cercando costantemente di ottenere considerazione dagli altri.
La Sociotropia non è un semplice interesse verso gli altri, ma un’abitudine a
dedicarci attenzione in modo eccessivo e ossessivo. Queste persone inoltre
fanno spesso un’errata valutazione dei rapporti interpersonali, sovrastimando
il livello di vicinanza con gli altri in modo da aumentare la propria
autostima.
Aaron Beck, uno
psichiatra e psicoterapeuta statunitense, si è occupato di studiare questo
tratto patologico e di comprendere la correlazione tra Sociotropia e altri
disturbi, in particolare i disturbi depressivi. Egli, inoltre, ha ipotizzato
l’esistenza di un tratto opposto alla Sociotropia, ovvero l’autonomia
personale. Vari studi hanno approfondito le caratteristiche di questi due
tratti e confermato le differenze tra i due: le persone autonome, infatti,
hanno come priorità la propria indipendenza e si preoccupano relativamente poco
dell’approvazione altrui: inoltre, hanno la necessità di non sentirsi sotto il
controllo di nessuno e preferiscono la solitudine. Due reazioni opposte, ma legate allo stesso fenomeno.
Le persone affette da Sociotropia
basano tutto il loro valore sull’amore e l’approvazione che ricevono dagli
altri: di conseguenza, quando queste gratificazioni vengono a mancare, le persone percepiscono
una diminuzione del loro valore come individui, cosa che li porta spesso alla
depressione. A questa si arriva quando il soggetto ha di se scarsa autostima, una bassa gestione emotiva e una certa assertività: le persone
sociotropiche, ponendo tutta la propria attenzione verso l’esterno e
ossessionandosi per l’approvazione altrui, non esprimono i propri bisogni e le
proprie opinioni per la paura di essere giudicate. Questo meccanismo porta a un
distacco dalle proprie necessità e dai reali desideri della persona.
Cari amici, la
Sociotropia è un male insidioso, che va diagnosticato e curato da psicologi e
psicoterapeuti specializzati nell'ansia sociale. Loro sono in grado di lavorare
sul pensiero del paziente, convincendolo che è impossibile avere l’approvazione
di tutti, facendogli comprendere che il valore dell’uomo, seppure essere
sociale, non è certamente definito dal giudizio altrui. Facile a dirsi...aggiungo io!
A domani.
Mario
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