Oristano 22 aprile 2022
Cari amici,
La notizia è di quelle
che creano preoccupazione: uno stuolo di “Calamari giganti” ha invaso di
recente le coste della California, mandando in panico non solo i bagnanti, data
la loro pericolosa aggressività. Sono questi degli enormi molluschi, detti ‘calamari
di Humboldt’, lunghi fino a due metri e che possono arrivare a 50 kg di peso. I
picchi di invasione segnalati in California, dicono gli esperti, sarebbero
dovuti alle numerose migrazioni marine, causate sempre più spesso dalle mutate
condizioni del mare che ha aumentato la sua temperatura.
Questi totani giganti (Dosidicus
gigas, D'orbigny, 1835) più noti come calamari di Humboldt in
quanto vivono nelle acque della corrente di Humboldt, nell'Oceano Pacifico al
largo delle coste sudamericane, appartengono alla famiglia Ommastrephidae; sono
di notevoli dimensioni e di indole fortemente aggressiva, tanto che, per la
colorazione rosso cupo del corpo, sono chiamati anche Diabli Rojos, ovvero
Diavoli Rossi. Vivono di solito ad una profondità di 200-700 metri, sebbene non
sia raro incontrarli fino alla superficie, dalla Terra del Fuoco fino alla
California.
Il Dosidicus gigas
è indubbiamente un calamaro che crea spavento in chi lo incontra mentre è in
mare, considerate le sue grandi dimensioni; vive e si sposta unito a gruppi
numerosi (fino a 1200 individui), che nuotano ad una velocità di circa 24 km/h,
grazie al naturale sistema di propulsione costituito da un sifone. L’animale è
dotato di occhi molto grandi, per poter vedere nell'oscurità, ha lunghi
tentacoli muniti di ventose uncinate, capaci di afferrare saldamente la preda
per portarla alla bocca, al cui interno si trova un becco molto duro capace
anche di frantumare le ossa; è un acerrimo nemico dei Capodogli, in quanto predati
da questi ultimi per nutrirsene.
La rivoluzione climatica
in atto ha fatto scattare l’allarme nelle coste di San Diego in California, che
essi hanno invaso, terrorizzando oltre i sub i numerosi turisti che affollano
le spiagge. Gli esperti stanno mettendo tutti in guardia, perché costituiscono
un pericolo reale. «Si tratta di una specie molto aggressiva anche contro gli
esseri umani», avvertono. «Hanno attaccato alcuni sub e afferrato coi tentacoli
maschere e macchine fotografiche», mette in guardia anche il Los Angeles Times.
La paura serpeggia ed è già in corso un fuggi-fuggi tra i veterani delle
immersioni, oltre che tra i bagnanti, combattuti tra il pericolo e l’occasione
unica di nuotare con i giganti degli abissi.
Il caso segnalato in
California in realtà non è certo l’unico a destare pericolo. Anche nei nostri mari
certe sorprese non mancano! Calamari giganti sono stati osservati di recente pure
in Sicilia; qualcuno addirittura è stato anche pescato nei pressi di Augusta, dove
due cugini catanesi sono riusciti a pescare due esemplari di calamari a dir
poco fuori dal comune. Massimo Cavallaro e Francesco Strano, di mestiere
pescatori, sono riusciti ad incontrare da vicino e a conquistarsi, due calamari
da circa 25 chili l’uno. La “pesca miracolosa” è avvenuta nei pressi di
Augusta, a bordo del peschereccio M.P. Sant’Agata. Insomma, in tutto il mondo le
pericolose variazioni climatiche stanno rivoluzionando il precedente equilibrio!
Gli scienziati del clima sono
particolarmente allarmati. Negli ultimi anni questi calamari ‘diavoli rossi’ sono
stati avvistati fino all’Alaska: un trend attribuibile all’effetto serra e al
surriscaldamento della crosta terrestre, oltreché alla mancanza di cibo e al
declino dei predatori naturali dei calamari. Secondo gli esperti gli esemplari che
migrano potrebbero essere centinaia, se non migliaia. «In genere quando si
avvista un calamaro, ce ne sono moltissimi altri» avverte John Hyde, un
biologo al National Marine Fisheries Service di San Diego. «Si avvicinano alla
costa quando le loro prede si spostano nelle acque basse e poi restano
intrappolati o confusi», lo incalza Nigella Hillgarth, direttore del Birch
Aquarium di San Diego.
Cari amici, che l’uomo
stia continuando con le sue assurde scorribande in terra, in mare e in cielo,
per soddisfare le sue insane voglie, anche a costo di violare le severe regole alla
base della vita sulla terra, è una realtà ormai inconfutabile. Senza un severo
controllo delle emissioni, senza dismettere certe assurde operazioni di
disboscamento, di incendi, di produzioni (come la plastica) inquinanti, la
temperatura continuerà a salire l’effetto serra porterà ulteriori terribili
cambiamenti che potrebbero anche distruggere la vita sulla terra.
Saremo capaci di
rinsavire prima che si arrivi al punto di non ritorno?
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento