Oristano 9 agosto 2023
Cari amici,
Che il vento sia un
importante strumento per generare energia rinnovabile è da tempo una certezza, anche
se alcune utilizzazioni, come l’immensa selva di “Pale Eoliche”,
sistemate sia in mare che in terra, sono da considerare poco adatte per il
pessimo impatto ambientale che creano. Utilizzare energie rinnovabili, al posto
di quelle generate dai combustibili fossili, è certamente necessario e
inderogabile, ma c’è modo e modo per farlo, rispettando però sia il mare che
la terra, il cui utilizzo deve essere consono e non invasivo.
Sul modo di fruttare le
energie rinnovabili ci hanno provato in tanti, dai creativi ai fantasiosi in tutto il pianeta,
con proposte di soluzioni anche curiose, alcune delle quali sono delle vere opere d’arte, rispettose dell’ambiente; altre, quelle dei furbi, studiate solo per ricavare dei soldi, a
prescindere dai danni creati in modo deturpante e invasivo. I creativi in
particolare stanno mettendo sul tappeto nuove, serie sperimentazioni, utilizzando
sia i moduli fotovoltaici che la forza del vento. A questo proposito oggi voglio parlarvi di una
bella idea, rispettosa dell’ambiente, che può essere facilmente realizzata in
città, utilizzando proprio la forza del vento.
Si, amici, per le città
sarebbe davvero una bella rivoluzione, mettere a dimora diversi “Alberi a vento”, che, essendo non invasivi, sarebbero un
chiaro segnale di rivoluzione energetica dopo i “mulini a vento”! Potremo vederli miscelati
ai tanti alberi verdi, che ombreggiano e adornano le nostre città. Il primo
esordio di questi Arbre à vent è
avvenuto in Francia, dove la società francese New-Wind, ha sperimentato un
nuovo dispositivo in grado di sfruttare i flussi d'aria cittadini per generare
energia eolica. Il brevetto è stato depositato a marzo del 2012 e la società
New-Wind ha già condotto una serie di test sui primi moduli semplici, per arrivare
poi ad una particolare struttura di albero a vento, costituito da foglie
girevoli, con movimento a 360°.
L’altezza complessiva
dell’Arbre à vent è di 8 metri; realizzato in acciaio (per resistere alle
violenti raffiche di vento), ha la forma di un albero stilizzato,
comprendente un tronco, i rami e le foglie. L'energia viene generata dalla
rotazione dell'insieme di foglie che agiscono come mini turbine. Dai
generatori, l'energia prodotta viene trasferita in rete tramite un inverter. Le
prime foglie sono collocate a tre metri di altezza rispetto al suolo e tutta la
chioma è costituita da circa 100 foglie di plastica montate su piccoli
generatori. La struttura così composta è in grado di generare fino a 3,5 kwh di
energia elettrica e dovrebbe funzionare per circa 200 giorni l'anno. (Fonte
valori.it). Vediamo meglio come funziona questo particolare albero del vento.
I mini-generatori,
dotati di cuscinetti autolubrificanti e struttura interamente in acciaio,
garantiscono una resa massima con un rumore bassissimo, se non nullo. L'energia
prodotta può essere consumata direttamente dalle strutture limitrofe e quella
che non viene esaurita, viene immagazzinata all'interno di batterie apposite. Questo
innovativo sistema di produzione di energia eolica è stato considerato
eccellente: per l'affidabilità, la semplicità, l'efficacia e la modularità. Il
ricorso alla manutenzione è molto facilitato, grazie al sistema Plug & Play
che consente di intervenire in caso di guasto; inoltre, il malfunzionamento di
una foglia, non pregiudica quello delle altre, senza, dunque, incorrere in
ulteriori perdite di produzione.
Amici, anche in Italia ha
esordito il primo “Albero a vento”, che ha fatto la sua comparsa a
Trieste, dove garantisce energia a un parcheggio, dove si possono ricaricare
auto e altri mezzi ad alimentazione elettrica. È stato realizzato nello spazio
dell'impianto della BAT (British American Tobacco) di Bagnoli della Rosandra
(Trieste), inaugurato poco tempo fa. Per l'esattezza l'albero si trova
davanti al "A Better Tomorrow Innovation Hub," nuovo centro globale
di produzione e innovazione di Bat Italia, dedicato alle nuove categorie di
prodotti a potenziale rischio ridotto.
L'albero è un sistema di produzione elettrica ispirato alla natura,
dotato di 36 turbine eoliche indipendenti, che intercettano tutte le raffiche
di vento convertendole in elettricità utile. Costruito per essere utilizzato nella ventosa Trieste, l'albero è in grado di resistere a velocità del vento superiori a 180
km/h ed è stato progettato dalla tedesca Cendid Energy Solutions.
Gli Alberi a vento
costituiscono, dunque, in città, un'alternativa valida alle turbine installate
su pale eoliche, molto ingombranti e poco adatte e sgradevoli quando collocate
nei centri urbani. La particolare struttura ad albero consente il funzionamento
con tutti i tipi di vento, indipendentemente dalla loro direzione ed ha una
soglia di partenza molto bassa, cioè di 2m/s sulla velocità del vento, invece
di 3 o 4 o 5m / s, per le macchine di dimensioni più grandi. Pertanto essi sono
degli ottimi alleati per le città che vogliono dotare il proprio territorio con
delle mini centrali eoliche alternative. La robustezza del sistema, tra l’altro,
garantisce il loro funzionamento per dieci anni.
Cari amici, l’idea di
questi alberi a vento mi ha intrigato non poco, e mi piacerebbe vederli presto
realizzati anche nelle città della nostra Sardegna, che di vento (in
particolare di maestrale) è abbastanza ricca!
A domani.
Mario
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