Oristano
24 Ottobre 2018
Cari amici,
È stato l’arcivescovo di Leopoli, Mons. Mieczysław
Mokrzycki, che fu il secondo segretario di San Giovanni Paolo II e che lo
accudì fino alla morte, a portare ad Oristano un preziosa reliquia del Papa
Santo, che sarà custodita e venerata nella nostra Cattedrale di Santa Maria. Una
folla numerosa ha partecipato alla bella cerimonia, che, dopo la Santa Messa
da Lui celebrata con il nostro Arcivescovo Monsignor Sanna, ha seguito la
processione con la statua del Santo che, dalla Cattedrale, ha raggiunto la
chiesa di San Sebastiano in Piazza Roma, sostando per un attimo di fronte alla
Torre di Mariano II, nel punto in cui il 18 ottobre del 1985 Papa Wojtyla
celebrò la S. Messa durante la sua visita ad Oristano.
Sono passati 33 anni da
quella visita e il suo passaggio in città è ricordato dal tondo in marmo bianco
posizionato proprio nel punto in cui era stato allestito l’altare. È stato Papa
Francesco ha elevare agli onori degli altari il suo predecessore, la cui
canonizzazione era stata richiesta dai fedeli quasi a furor di popolo, in
quanto la sua alta figura carismatica, la sua già evidente santità, aveva raggiunto e contagiato tutto il
mondo, non solo cattolico. In una cerimonia, condivisa col pontefice emerito
Benedetto XVI, Papa Francesco lo ha proclamato santo il 27 aprile del 2014.
Oristano ricorda bene
quel 18 ottobre del 1985, quando Giovanni Paolo visitò a Oristano; l’arcidiocesi
era retta allora dall’arcivescovo Francesco Spanedda, che concelebrò col Papa
unitamente a tutti i rappresentanti dell’episcopato sardo. Le due foto che
potete osservare e che ricordano l’evento furono scattate da Giuseppe Tamponi, (condivise
dal consigliere comunale Francesco Federico), e ci riportano emotivamente a quei
momenti, suscitando, anche dopo 33 anni, felici ricordi e non poca commozione.
Adesso la città ha
voluto rendere onore ad un uomo di chiesa che gli è stato particolarmente vicino:
il suo secondo segretario, arcivescovo Mieczysław Mokrzycki che, come ha ben spiegato
don Ignazio Serra, incaricato regionale per il Turismo, prima che il Prelato arrivasse in
città: “Alle 17,00 presiederà la S. Messa
in cattedrale e donerà una reliquia del papa. Dopo la messa ci sarà la
processione col simulacro del papa polacco sino alla chiesa di San Sebastiano”.
L’ex segretario di Papa Wojtyla è attualmente Arcivescovo di Leopoli in
Ucraina. Il suo impegno di segretario di Papa Karol è durato ben 9 anni, sino al 2
aprile 2005, giorno della morte del Pontefice. Dopo, per altri 2 anni, ha
ricoperto la carica di segretario di Papa Benedetto XVI.
Karol Wojtyla è stato
uno dei Papi più amati di sempre, un personaggio che con la sua personalità ha
lasciato un’impronta indelebile sia sulla storia moderna che sulla cristianità;
personaggio di altissimo carisma, Karol nacque nel 1920 a
Wadowice, piccolo paesino nei dintorni di Cracovia, in Polonia. Studente
brillante al liceo, il giovane Karol frequentò poi la facoltà di filosofia presso l'ateneo
di Cracovia. Nel 1941, dopo l’improvvisa morte del padre, si ritrovò solo al
mondo: perché sia la madre che il fratello li aveva già persi in precedenza.
Un anno dopo, nel 1942,
la sua vocazione latente si manifestò irrefrenabile e lo condusse al sacerdozio; siamo a Settembre del 1946. Quasi 20 anni dopo, nel 1964, Karol Wojtyla
diventa arcivescovo metropolita di Cracovia; successivamente fu nominato cardinale
da Papa Paolo VI. Il 6 agosto del 1978 Papa Paolo VI muore, e Lui fa parte del collegio
cardinalizio preposto all’elezione del nuovo pontefice. In questo conclave i cardinali
scelsero come successore al soglio di Pietro Giovanni Paolo I.
Il ministero di Papa
Luciani come sappiamo durò solo 33 giorni, e nel conclave successivo i
cardinali, con grande sorpresa del mondo, scelsero come nuovo Papa proprio il
cardinale Karol Wojtyla, che diventò così il 263° pontefice della storia,
rompendo una lunga tradizione che vedeva al papato soltanto cardinali italiani.
Il suo ministero, al contrario di quello del predecessore, durò a lungo. Innumerevoli
i viaggi che toccarono gran parte dei Paesi del mondo, dall’Est all’Ovest, spesso rivelatisi di
importanza cruciale per la ricerca della pace nel mondo. Un Papa che diventò un vero idolo
per i giovani di tutte le Nazioni.
Il 13 maggio del 1981 rischiò
di morire, nell’attentato eseguito dal turco Ali Agca, che gli sparò due colpi
di pistola che lo ferirono gravemente all'altezza dell'addome. Una volta
ristabilitosi, però, Giovanni Paolo II perdonò Agca, andando a trovarlo in
carcere. Il resto della sua vita è ormai storia, che in gran parte tutti
conosciamo. Karol Wojtyla, dopo una malattia durata a lungo, rese l’anima a Dio il 2 aprile del 2005.
Nove anni dopo sarà Papa Francesco a proclamarlo Santo: era il 27 aprile del 2014.
Cari amici, dopo la
bella cerimonia di domenica in cattedrale (alla quale ha partecipato anche la Delegazione oristanese dell'O.E.S.S.G. alla quale appartengo), ora una sua preziosa reliquia (una
ciocca dei suoi capelli) è custodita presso la Chiesa di S. Maria Assunta, la
nostra cattedrale. Credo che saremo in tanti ad andare a renderle omaggio,
pregando con sincera devozione quel Papa Santo che il primo giorno della sua
elezione a successore di Pietro, salutando la folla dal balcone, pronunciò con grande modestia la frase: “Se mi sbaglio mi corrigerete”. Ci auguriamo vivamente che sia
Lui, dal cielo, ad aiutare tutti noi a correggerci per le nostre costanti debolezze.
A domani.
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