domenica, ottobre 13, 2024

QUANDO L'EUROPA CERCÒ DI COLONIZZARE IL MONDO: LA NUOVA ZELANDA E I MAORI. ANCORA OGGI QUESTA POPOLAZIONE, NONOSTANTE SIA SOTTO SOVRANITÀ BRITANNICA, HA LA SUA REGINA.


Oristano 13 ottobre 2024

Cari amici,

Che le nazioni europee, fin dalla fine del Millequattrocento, siano andate alla conquista di altre terre, anche oltre oceano. è cosa ben risaputa. Il Nuovo Mondo, dopo Cristoforo Colombo, diventò un’attrattiva alquanto forte e, verso la fine del XVIII secolo, grazie all’utilizzo delle armi da fuoco da parte degli Europei, la conquista di nuove terre proseguì. Nel 1769 fu il capitano James Cook ad avvistare l’isola a nord, che fu chiamata Nuova Zelanda: fu proprio in questo primo viaggio che il capitano ne rivendicò immediatamente il possesso, in nome e per conto della Corona britannica.

La vera colonizzazione dell’isola, però, iniziò a partire dal 1830, quando gli inglesi si dichiarano realmente intenzionati al loro possesso per evitare che l’isola venisse occupata dalle flotte francesi; sette anni dopo, William Hobson vi giunse con l’intento di sottomettere i Maori alla legge inglese e vi riuscì, contribuendo alla stipula del Trattato di Waitangi. Il 6 febbraio 1840 il Trattato di Waitangi, come prima accennato, segnò la fine della sovranità dei Maori e la loro resa alla Regina d’Inghilterra. Tale documento, in effetti, aprì la strada alla totale colonizzazione etno-giuridica e culturale della popolazione autoctona.

Tanta acqua è passata sotto i ponti da quel trattato firmato nel 1840, in quanto gli inglesi si guardarono bene dal rispettarlo integralmente, arrivando a spogliare i Maori della gran parte delle loro terre. Solo oltre un secolo dopo, nel 1985, la protesta silenziosa dei Maori, sempre sviluppatasi con dignità e fermezza, portò ad ottenere una consistente “riparazione” finanziaria per le terre ingiustamente sottratte. Oggi le terre di proprietà dei Maori sono molto povere; essi vivono in uno spazio, il Maoridom, che non è più del 4% del territorio neozelandese. Attraverso politiche di dichiarato, quanto disatteso, Legal Pluralism, i governi succedutisi hanno voluto trasmettere un’idea di rispetto culturale e politico verso gli autoctoni, ma in realtà hanno semplicemente tentato di nascondere spoliazioni e soprusi d’ogni genere.

Amici, nonostante la prevaricazione inglese, la società maori ha lottato per mantenere la loro antichissima tradizione culturale; la loro economia è costituita di pesca-caccia-raccolta, e, oggi come ieri, segue uno schema sociale rigidamente gerarchico. Una società suddivisa in ampie famiglie, le whanau, facenti capo ad unità sociali chiamate hapu (clan), guidate dal kaumatua, capo anziano appartenente alle famiglie nobili, le rangatira. Seppure ufficialmente venga riconosciuto, come Capo dello Stato il Re inglese, loro hanno continuato a mantenere in vita il “Loro Re o la loro Regina”.

A differenza di molti altri regni, il trono Maori non è ereditario. Il Re o la Regina vengono scelti dal Consiglio consultivo di Kiingitanga, il movimento nato nel 1858 con l'obiettivo di preservare la cultura e le tradizioni indigene e combattere la perdita di territori a favore dei colonizzatori britannici. Una scelta, quella del Consiglio, per nulla scontata. Infatti, anche di recente, i dodici anziani capi tribù nell’ultima elezione hanno preferito la 27enne NGA WAI HONO I TE PO PAKI ai suoi due fratelli maggiori maschi.

La nuova regina, NGA WAI HONO I TE PO PAKI ho solo 27 anni, ed è la sovrana più giovane a sedere sul trono. Ha ereditato la corona del padre giovedì 5 settembre, durante una cerimonia solenne svoltasi poco prima dei funerali del re Tuheitia Pootatau Te Wherowhero VII, morto venerdì 30 agosto, a 69 anni, dopo 18 anni di regno. Era stato recentemente operato al cuore e si trovava in ospedale per la convalescenza, soffriva di cancro e diabete.

Seduta su un trono di legno intagliato e circondata da un trionfo di danze e lance, la nuova regina dei Maori è stata annunciata durante un raduno al Tûrangawaewae Marae, la sede del movimento Kiingitanga, cioè il Movimento reale Maori. Durante il rituale, Nga Wai vestita da cerimonia è stata unta con oli sacri e benedetta con la stessa Bibbia utilizzata per proclamare il primo dei re Maori nel 1858. La sovrana si è poi seduta davanti alla bara del padre per assistere a preghiere e canti prima che venisse trasportata dai guerrieri su una piroga (piccola imbarcazione simile ad una canoa), lungo il fiume Waikato fino alla sacra montagna Taupiri per la sepoltura.

Amici, Nga Wai è l'ottava monarca del popolo Maori e la seconda regina donna. A precederla sua nonna, Te Arikinui Dame Te Atairangikaahu, in carica per quarant’anni, fino alla sua morte nel 2006, all'età di 75 anni. Possiede una laurea magistrale in studi culturali Maori, conseguita presso l'Università di Waikato; ha insegnato il kapa haka, ovvero le arti performative Maori ed è considerata una grande fautrice della causa del Kiingitanga. Già nel 2022, durante un incontro con l'allora principe Carlo a Londra, aveva dichiarato pubblicamente di aver intrapreso quel viaggio per onorare i suoi antenati e portare a una riflessione sulle brutalità della colonizzazione britannica in Nuova Zelanda.

Cari amici, credo di non dover aggiungere nulla sugli immensi danni, sociali e culturali, creati dalla colonizzazione, spesso brutale, portata avanti nei secoli dalle nazioni europee.

A domani.

Mario

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