Oristano 14 ottobre 2024
Cari amici,
Come ben sappiamo, le
moderne tecniche di coltivazione in agricoltura utilizzano una serie di prodotti chimici alquanto pericolosi, come
ad esempio certi fitofarmaci (pesticidi), che risultano penalizzanti e deleteri per la salute
di chi, poi, consumerà quei prodotti. Seppure l’attuale sistema agricolo e
alimentare europeo presenti degli standard già piuttosto elevati in termini di
sicurezza e qualità, il problema resta sempre di grande rilevanza. Ebbene, per il
consumatore il pericolo di utilizzare prodotti che presentano delle
pericolosità, continua a creare non pochi timori, spesso eccessivi, tanto da creare non solo diffidenza ma anche una paura diffusa, che ha portato ad un moderno “Disturbo alimentare”, a cui è stato dato il nome di “ORTORESSIA”.
L’ortoressia, nota anche
come ORTHOREXIA NERVOSA, è un disturbo alimentare relativamente recente, che si
manifesta come una fissazione ossessiva verso un’alimentazione non contaminata, ovvero sana e
"pura". A differenza di altre patologie alimentari, l'ortoressia non
riguarda tanto la quantità di cibo ingerito, quanto la sua qualità percepita.
Sebbene sembri un comportamento virtuoso, questa ossessione può avere conseguenze
dannose per la salute fisica e mentale, portando chi ne è affetto a soffrire di malnutrizione, isolamento
sociale, con la conseguenza di vivere una qualità di vita ansiosa e complicata.
Amici, come ben sappiamo
le esagerazioni risultano sempre dannose! Se, scegliere con attenzione i cibi, ovvero ricercare un’alimentazione sana, risulta
in genere alquanto positivo, escludere tutto ciò che si pensa sia poco sano non è la soluzione. Evitare i cibi processati, gli zuccheri raffinati
e i grassi saturi può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, obesità e
altre patologie, tuttavia, cercare il pelo nell'uovo, come nel caso dell'ortoressia, il confine tra un
comportamento salutare e una ricerca ossessiva può fare solo danno. L'esagerazione può risultare controproducente, in quanto chi
soffre di ortoressia tende a eliminare interi gruppi alimentari o a seguire rigide
regole autoimposte, al punto da causare al soggetto ansia e stress.
In sintesi, per le
persone senza problemi di salute, è importante ricordare che una dieta
equilibrata non necessita della eliminazione di tutti i cibi considerati meno
salutari. La flessibilità e la moderazione sono fondamentali per mantenere una
relazione sana con il cibo e uno stile di vita sostenibile. Per le persone,
invece, che soffrono di diverse patologie, eliminare certi prodotti (in quanto
ritenuti poco sani) può essere pericoloso, in quanto l’ortoressia può diventare
un serio rischio se l’alimentazione sana si trasforma in un’ossessione rigida.
Amici, alimentarsi con
attenzione è una cosa giusta, ma essere estremamente pignoli, scartando tutti i
prodotti ritenuti non perfettamente e totalmente sani, può diventare un rischio,
in quanto corriamo il rischio di entrare in un campo minato! Si diventa prede
di quella forte ansia che presto si trasforma in un’ossessione rigida! Stare
attenti alla propria alimentazione è certamente il primo passo per tenersi in
salute, ma quando il traguardo di “mangiare sano” diventa un’ossessione, nel
nostro organismo possono insorgere complicazioni anche gravi.
Cari amici, l’ORTORESSIA
è, purtroppo, un fenomeno in crescita. In Italia soffrono di disturbi
alimentari, secondo dati forniti dal Ministero della Salute, oltre 3 milioni di
persone; di questi, gli ortoressici sono circa 300.000, e, stranamente, in
prevalenza sono uomini; e, purtroppo, il numero è in crescita costante. Pensate che Il 78%
di chi soffre di ortoressia pianifica meticolosamente i propri pasti, il 76%
diserta gli appuntamenti galanti e il 72% rinuncia alle uscite con gli amici! Questa
ossessione porta l’ortoressico a trascorrere il fine settimana cucinando
verdure biologiche per la settimana seguente! Un disastro, insomma. In quanto gli eccessi, come
ben sappiamo, non portano mai bene!
A domani.
Mario
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