Oristano 24 aprile 2021
Cari amici,
La bicicletta nacque in
Francia nel 1791, inventata da un certo Mède de Sivrac che costruì un veicolo
chiamato "celerifero", perché sicuramente consentiva di
muoversi con maggiore ‘celerità’ che a piedi. Dallo studio di questo primo
esemplare altri negli anni successivi apportarono continui miglioramenti, dotando
il mezzo (che nel frattempo aveva assunto il nome di "draisina") dei
pedali che furono fissati al perno della ruota anteriore. In tutto il
Milleottocento i miglioramenti continuarono e in Francia, verso la fine del secolo
(siamo nel 1860), comincia a circolare il termine “bicicletta”, che sostituì
quello precedente di “velocipede”.
Il sistema della
trasmissione del moto generato dai pedali fu oggetto di grandi studi, tanto che,
prima della fine del secolo, il problema della trasmissione fu risolto
collegando i pedali a una ruota dentata connessa a una catena; questa soluzione
tecnica consentì di ridurre la dimensione della ruota anteriore. Col passare
degli anni la bicicletta diventò sempre più simile a quelle attuali: ruote
uguali, trasmissione a catena sulle ruote posteriori, e, grazie a Dunlop, nel 1888 furono montati sulle
ruote i primi pneumatici a camera d'aria. Nei primi anni del Novecento l’uso
della bicicletta si diffuse rapidamente, tanto che nacquero le prime
competizioni sportive come il Tour de France nel 1903 e, nel 1909, il primo
Giro d'Italia.
Questo mezzo col passare degli anni fu costantemente aggiornato tecnologicamente con interessanti miglioramenti, applicando
anche, per diminuire lo sforzo della pedalata, un motorino elettrico ausiliare. Nessuno, però, fino ad oggi aveva ipotizzato di modificare, in modo sostanziale, la
trasmissione a catena da lungo tempo presente. Questa idea rivoluzionaria di eliminare la trasmissione a catena è finalmente arrivata: l'innovativa bicicletta si
chiama “OYO”, ed è concepita in modo totalmente nuovo, senza catena e senza cambio! Insomma, qualcosa che sorprende e affascina, in quanto nessuno aveva mai pensato
prima a concepire una simile rivoluzionaria bicicletta, che si sarebbe mossa, per la prima
volta in assoluto, utilizzando la trasmissione idraulica. Vediamo allora insieme questa
rivoluzionaria scoperta!
La bici “OYO” la cui
realizzazione è ancora in fase sperimentale, adotta al posto di cambio e catena
la trasmissione idraulica. In sostanza, il nuovo sistema di trasmissione, è
costituito da una pompa idraulica (inserita in blocco sigillato a circuito
chiuso), che viene azionata dalla pedalata del ciclista, che pompa con i pedali il fluido
idraulico. La forza della pedalata del ciclista spinge il liquido pressurizzato,
che passa nei tubi all’interno del telaio e raggiunge il mozzo posteriore dove
si trova il motore elettrico (idraulico), che ne sfrutta l’energia cinetica che
fa andare la bicicletta in modo lineare e uniforme.
In realtà i vantaggi
della trasmissione idraulica sono notevoli. In primo luogo il sistema richiede
poca manutenzione, il ciclista non si ricopre di olio di cui è impregnata la
catena, che unge abiti e mani; ci sono poi meno parti in movimento, rispetto a
quelle della trasmissione a catena; anche passare agilmente e con facilità da
un rapporto di trasmissione ad un altro avviene in modo automatico, senza fare
clic su ogni singolo ingranaggio. I primi modelli sperimentali di OYO sono già in
commercializzazione da BC Bikes (3.599 dollari, in campagna su Indiegogo);
queste bici montano un motore ausiliario elettrico da 250 watt, che aumenta la
potenza della pedalata del ciclista. Sul manubrio è sistemato un display, da
cui si accede ai cinque livelli di assistenza elettrica.
Credo, amici, che la
curiosità di provarla sia tanta, nonostante il prezzo per ora abbastanza alto; la
tentazione è forte, considerato anche che questa e-bike può arrivare a
spingersi fino alla velocità di 25 km/h. I sensori integrati, inoltre, tengono
sotto controllo la velocità e la cadenza a coppia, informando così il ciclista
sulla necessità di cambio di rapporto. Circa la durata della batteria, il
costruttore non ha ancora fornito dati specifici; si sa che è al litio e che si
trova alloggiata sul tubo obliquo della bicicletta OYO, in modo da poter essere
rimossa facilmente per essere ricaricata. Il telaio della OYO è costruito in
alluminio ed è anche dotata di un sistema antifurto, gestito direttamente
dall’app dedicata su smartphone. I freni sono a disco idraulici Tektro e le
luci sono uno tra gli optional possibili da scegliere.
Cari amici, l’interesse
per questa bici super moderna appare davvero di grande rilievo. Sarà per il
fatto che si prevede un futuro dove le due ruote conteranno molto più di
adesso, in un mondo sempre più ‘green’, ma questa bici innovativa supererà
certamente le aspettative di vendita. OYO è comparsa per la prima volta su
Indiegogo a dicembre del 2020, e il lancio del crowdfunding ha chiuso il
finanziamento richiesto in pochissimo tempo: il finanziamento aperto sul sito
ufficiale OYO si è chiuso superando i 5 milioni di shekel israeliani, che
corrispondono a 1,3 milioni di euro circa. Ora si attendono gli sviluppi commerciali,
che certo non mancheranno!
A domani, amici.
Mario
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