Oristano 23 aprile 2021
Cari amici,
Sprecare il cibo è
certamente un comportamento assolutamente da evitare, in quanto irresponsabile, specie in particolare
in momenti in cui, come in quello che stiamo attraversando, la povertà continua
a colpire in maniera sempre più forte. Tutto questo ci dovrebbe portare a
praticare un’economia delle risorse, partendo dal fatto che quando avanza del
cibo, lo si deve conservare, non certo gettare via. Certo, siamo in tanti a non
sprecarlo, e una volta che abbiamo accertato “la rimanenza”, la riponiamo in
appositi contenitori per conservarla in frigorifero, e poterla così consumare l’indomani.
Il problema si pone però successivamente, quando il giorno dopo ci accingiamo a
toglierlo dal frigo per metterlo a tavola.
Si, amici, è saggio
conservare il cibo in frigorifero, ma il vero problema non sta tanto nella giusta
conservazione del prodotto in frigo, quanto nel suo riutilizzo, perché per
essere consumato il giorno dopo (anche qualche giorno dopo) dovrà essere
riportato a temperatura ambiente e poi riscaldato. Conservare il cibo è un
processo che prevede delle regole ben precise, che è giusto che tutti conosciamo
per bene e rispettiamo, in modo da evitare sorprese poco piacevoli per la
nostra salute. Vediamo alcune regole che ci aiuteranno a gestire meglio la
nostra cucina.
Secondo Michael Mosley,
il famoso divulgatore scientifico della BBC, scaldare il cibo avanzato comporta
grandi rischi per la salute, per tutta una serie di problemi che è giusto che
siano noti. Al contrario di quanto si crede, riscaldare gli alimenti cotti in
precedenza e poi conservati in frigo, non aiuta ad eliminare i batteri presenti,
capaci di causarci intossicazioni alimentari come la pericolosa salmonella.
Facciamo alcuni esempi.
Sulla carne di pollo è
spesso presente il batterio Campylobacter; quando lo cuciniamo, il calore della
cottura permette di eliminare il batterio, evitandoci un’eventuale, pericolosa
intossicazione. Dopo la cottura però sul cibo si formano nuovi batteri. Se non
consumiamo tutto il pollo cucinato, è bene farlo raffreddare a temperatura
ambiente prima di metterlo in frigorifero; in questo modo si ritarda la
formazione di ulteriori batteri. Mosley raccomanda anche di non tenere gli
alimenti cucinati conservati oltre quattro ore fuori dal frigorifero.
Quando poi l’alimento
conservato viene tolto dal frigo per riscaldarlo, è essenziale portarlo “tutto”
alla temperatura giusta, evitando che non ci siano ancora delle parti fredde, perché
questo causerebbe una mancata eliminazione dei batteri. I rischi sono maggiori
quando si scaldano gli avanzi nel microonde. L’esperto suggerisce di mescolare
il cibo durante la cottura in maniera tale che tutto si scaldi correttamente.
In questo modo gli avanzi di cibo si scalderanno in maniera omogenea eliminando
tutti i batteri.
Altro particolare
importante è che non tutti i cibi avanzati possono essere successivamente
riscaldati. Alcuni cibi, infatti, possono diventare potenzialmente cancerogeni
per il nostro corpo, e per questo risultano essere altamente tossici. Da essi
possono derivare una serie di patologie avverse che, con il tempo, colpiscono
il nostro organismo facendolo ammalare. Per capire meglio, prendiamo nota di
questi cinque (5) alimenti che non devono assolutamente essere riscaldati
per nessuna ragione al mondo.
Se abbiamo preparato una
golosa frittata di uova e una parte avanza, sia che sia stata preparata
con le patate o con le zucchine, facciamo molta attenzione nel mangiarla riscaldata!
Le uova se non vengono consumate in poco tempo tendono a modificare il loro
sapore e soprattutto l’odore. Una volta riscaldate possono sprigionare delle
sostanza tossiche per l’organismo e possono provocare indigestioni, crampi
addominali, gonfiore e diarrea. Se proprio non volete perdere la frittata, è
meglio consumarla a temperatura ambiente, evitando di riscaldarla. La stessa
cosa vale anche per il pollo, se lo mangiate il giorno dopo meglio mangiarlo a
temperatura ambiente.
Parliamo ora di patate.
Essendo un alimento abbastanza gustoso, le patate possono essere cucinate in
tanti modi: c’è il purè di patate, le patate al forno, trasformate in supplì!
Insomma tante ricette golose. Ovviamente, se cucinate in grandi quantità, anche
loro possono avanzare. Anche con questo alimento, a parte le modificazioni di
sapore e delle proprietà nutritive, sappiate che le patate diventando
addirittura tossiche, se riscaldate ad alta temperatura. Se sono avanzate e le
avete conservate in frigo, l’indomani potete mangiarle gustose anche fredde.
Quanto alle verdure,
vale lo stesso discorso: le verdure possono risultare davvero molto dannose
soprattutto se riscaldate! Questo perché, quando vengono coltivate, vengono
trattate con una particolare sostanza, che, se presente in grandi quantità, risulta
davvero molto nociva! Stiamo parlando dello ione nitrato. I nitrati non sono di
per sé nocivi, lo diventano se vengono riscaldati perché tali nitriti possono
sprigionare altri composti organici chiamati nitrosamine, le quali risultano
essere cancerogene. Dunque, fate attenzione a scaldare spinaci, broccoli,
bieta, scarola ecc.
Se invece parliamo di funghi,
questi sono una pietanza davvero versatile: possono essere mangiati come
accompagnamento per un secondo piatto o magari come condimento per un primo! In
entrambe i casi però è sconsigliato vivamente mangiarli riscaldati. Oltre a
perdere le proprietà nutritive, possono provocare gonfiore addominale,
indigestione, crampi allo stomaco e flatulenza. Anche il riso, è un
alimento che, conservato, può creare qualche problema. Se avanza va riposto
immediatamente in frigorifero, in quanto lasciarlo a temperatura ambiente
favorisce la proliferazione di alcuni batteri, con conseguente produzione di
sostanze tossiche. Per consumarlo, quindi, evitate di usare il microonde, che
non sempre garantisce l’eliminazione di queste pericolose sostanze.
A domani, amici.
Mario
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