domenica, ottobre 27, 2024

L'ANTICO ISOLAMENTO TERMICO DELLE CASE. MATERIALI COME LANA DI PECORA, SUGHERO E TERRA CRUDA, USATI FIN DAL NEOLITICO, RISCOPERTI PER LE COSTRUZIONI DI OGGI.


Oristano 27 ottobre 2024

Cari amici,

L’isolamento termico relativo alle abitazioni ed ai luoghi comunitari, è sempre stato per l’uomo un problema importante da risolvere, sia per difendersi dal freddo che dal troppo caldo. Impedire la dispersione del calore durante l’inverno e mantenere l’ambiente fresco d’estate, è stato sempre risolto dall'uomo con intelligenza, utilizzando i materiali al momento disponibili. In Sardegna, perfino nel periodo nuragico, i nostri antenati cercarono di migliorare il confort delle costruzioni abitative addossate ai Nuraghi, inserendo del sughero tra le pareti.

Un esempio, anche se ha bisogno ancora di alcune conferme, è quello relativo al nuraghe NURADDEO, uno dei nuraghi meglio conservati della Sardegna, che si trova nelle vicinanze di Suni, dove recenti scavi lo hanno messo in luce dei frammenti di sughero disposti lungo le pareti. Se confermato dall’esame del carbonio-14, questo ritrovamento eccezionale, verrebbe a confermare che i nuragici usavano il sughero come isolante termico non solo nelle capanne, ma anche nei nuraghi.

Oggi esiste un ampio campionario di materiali da utilizzare per l’isolamento termico, sia sintetici che naturali, anche se c’è da dire che i materiali naturali si sono dimostrati "quelli da preferire" per le loro proprietà ecologiche e biodegradabili. Dopo aver saggiato, infatti, tutta una serie di materiali sintetici, negli ultimi anni si è assistito a un crescente, rinnovato interesse per le tecniche di isolamento termico ispirate ai metodi tradizionali utilizzati dai nostri antenati. Si, amici, proprio un ritorno alla natura nell’isolamento delle moderne costruzioni!

Con l’obiettivo di soddisfare anche i criteri di sostenibilità fissati per il 2030, l’Unione Europea ha invitato tutti i Paesi membri ad applicare i criteri di sostenibilità, che implicano “un benessere ambientale, sociale, ed economico costante e preferibilmente crescente, nella prospettiva di lasciare alle generazioni future una qualità della vita non inferiore a quella attuale“. Negli ultimi anni, il settore delle costruzioni ha rivolto la propria attenzione proprio verso l’uso di materiali naturali per l’isolamento termico, e, tra questi, vi è la riscoperta di materiali che non vengono utilizzati dai tempi antichi, materiali che, rielaborati in chiave moderna, possono essere egregiamente adattati alle attuali esigenze, offrendo così una valida alternativa ai materiali tradizionali inquinanti.

Un’innovativa proposta è arrivata da uno studio di architettura spagnolo, situato ad Ayerbe, chiamato Edra Arquitectura Kilómetro 0, che ha sviluppato un materiale chiamato Lana Terra, composto da lana di pecora e terra cruda, perfetto per l’uso nelle facciate e nelle pareti di edifici ecologici. Dopo oltre due anni di ricerca e test di efficienza, si può affermare che è stato creato un prodotto che non solo è sostenibile, ma anche altamente performante, privo di qualsiasi impatto ambientale negativo.

Lo studio di architettura prima ricordato ha maturato l’idea mentre si occupava della costruzione di una “Casa ecologica” nei Pirenei; l’idea alla base dell’uso di Lana Terra è nata dalla necessità di utilizzare proprio i materiali isolanti naturali, che in loco erano abbondanti e disponibili. Il team di Edra ha affrontato questa sfida, incorporando le proprie competenze nella tecnologia costruttiva a base di terra; l’aggiunta di fibre di lana ha portato notevoli miglioramenti in termini di resistenza, creando un materiale più leggero e robusto, compatibile con le costruzioni in legno attuali.

Amici, personalmente posso dire che in Sardegna questo antichissimo sistema (seppure al posto della lana di pecora da noi era usata la paglia di grano) è stato a lungo applicato nella costruzione delle case, realizzando sia le pareti esterne che quelle interne in mattoni crudi, con copertura della costruzione (prima della posa in opera delle tegole in terracotta), con un’intelaiatura di canne (Orrios e Cannizzada) spalmata con un impasto di terra cruda miscelata alla paglia. Questo sistema costruttivo offriva (ed offre ancora oggi) eccellenti proprietà di isolamento termico.

Tornando all’uso della  Lana Terra, il prodotto reinventato dallo studio spagnolo di architettura, questo, grazie alla combinazione della  lana di pecora e della terra cruda ha dimostrato eccellenti proprietà di isolamento sia termico che acustico. La sua alta inerzia termica permette di mantenere un ambiente confortevole, assorbendo il calore durante il giorno e rilasciandolo durante la notte. Insomma un’innovazione che, frutto dell’esperienza passata, potrebbe segnare un importante passo avanti nelle costruzioni del futuro, contribuendo a creare edifici più efficienti e con basse emissioni di CO2.

A domani.

Mario

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