venerdì, dicembre 22, 2023

LA BIRRA? È LA BEVANDA ALCOLICA PIÙ ANTICA E DIFFUSA AL MONDO. ECCONE UNA MOLTO PARTICOLARE, LA "NOTHING": ALQUANTO STRANA E “TECNICAMENTE RINFRESCANTE”.


Oristano 22 dicembre 2023

Cari amici,

La birra è ritenuta la bevanda alcolica più antica e diffusa al mondo. Vanta, infatti, una storia millenaria, tanto che le sue origini risalgono ad oltre 3000 anni fa, prodotta nell’antico Egitto. Successivamente la produzione fu perfezionata nei monasteri durante il Medioevo. Ma vediamo come si produce questa antichissima bevanda alcolica, il cui processo di produzione è del tutto naturale ed è chiamato fermentazione. Gli ingredienti utilizzati sono i seguenti: orzo, acqua, luppolo e lievito, che, insieme rendono questa bevanda unica e inconfondibile.

L’acqua è l'ingrediente principale, seguito dall’orzo, un cereale che, una volta germogliato in acqua, prende il nome di malto d’orzo e da cui parte tutto il processo di lavorazione. C'è anche un altro ingrediente importante, che dona aroma e l’inconfondibile amarezza: è il luppolo. Di questo vengono utilizzate soltanto le infiorescenze femminili non fecondate, il cui profumo è notevolmente superiore. Infine c’è il processo di fermentazione che porta il mosto a diventare birra. Processo che avviene solamente grazie all’aggiunta dei lieviti e al tipo di fermentazione scelta.

Vi sono, infatti, birre ad alta fermentazione, per un gusto intenso e corposo (qui viene utilizzato il Saccharomyces Cerevisiae), mentre in quelle a bassa fermentazione, il cui gusto sarà più leggero e fragrante, viene utilizzato il Saccharomyces Carlsbergensis. Ovviamente per produrre la birra è necessario avere una adeguata attrezzatura e uno stabilimento, che sarà composto da: mulino per la macinazione del malto, una sala cotta, dei serbatoi di fermentazione, dei serbatoi di maturazione o unitank, dei macchinari per l’imbottigliamento.

Ebbene, amici, oltre ai grandi produttori di birra ci sono sul mercato anche dei piccoli produttori locali, che, ormai da tempo, producono birre artigianali in piccoli stabilimenti meglio definiti “microbirrifici” o brewupub, ovviamente molto più semplificati dei grandi stabilimenti. Le differenze sostanziale sono: in primis le quantità prodotte e poi il tipo di fermentazione e gli ingredienti aromatizzanti aggiunti, insieme chiaramente all’esperienza del mastro birraio.

Di recente ho letto che è stata lanciata sul mercato una birra molto particolare, prodotta, cosa davvero strana, da un’azienda di telefonia, la NOTHING. È questa un’azienda che fabbrica prodotti di ricezione particolari, estremamente minimali, che il mercato gradisce non poco, come ad esempio l'Android Nothing Phone 2. È questo un prodotto che sorprende alquanto, tanto che questo apparecchio sembra uscito da un film cyberpunk o da una sfilata di Balenciaga.

Amici, questa particolarissima birra, recentemente prodotta dalla Nothing, segue praticamente gli stessi canoni minimali dei prodotto telefonici, tanto che è stata chiamata la “Birra-niente”, tra l’altro definita “tecnicamente rinfrescante”. La domanda che in tanti si sono posti è: questa birra è una birra reale? Si beve? Ha un sapore? Oppure è soltanto una bevanda di pura estetica? La risposta è positiva: sì, è una birra vera, dal gusto pieno, maltato e molto beverino; è stata prodotta in collaborazione con il birrificio britannico Freetime, ed è una birra chiara di riso che può essere bevuta ad ogni ora del giorno e della notte.

È una birra che, tra l’altro, non rispetta gli stilemi classici delle birre più diffuse: non ci sono antichi stemmi nordici, oppure animali, o colori confortevoli e caldi. Questa birra sembra uscita da una fabbrica di cloni e sembra una bevanda che potrebbe essere prodotta o elaborata da un'intelligenza artificiale! Per gustarla al momento ci sono delle difficoltà, in quanto è difficile trovarla fuori dal Regno Unito, ma con la diffusione del commercio online, tutto è possibile.

Cari amici, la birra, quest’antichissima bevanda che attraversa i secoli, continua a scrivere altre pagine di storia, catturando sempre, di anno in anno, secolo dopo secolo, il palato e il gusto di intere generazioni.

A domani.

Mario

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