Oristano 22 dicembre 2020
Cari amici,
In questi giorni vengono
scambiati milioni di messaggi, in particolare nel Web, contenenti gli AUGURI
per l’imminente NATALE e il successivo NUOVO ANNO, il 2021. È una prassi che
risulta ormai consolidata da tempo, tanto che è difficile pensare di restare senza
fare gli auguri a chi conosciamo, e ovviamente senza riceverli. Ma ci siamo mai domandati quando è nata
questa usanza e dove è iniziato questo curioso gesto augurale che si è poi diffuso
in tutto il mondo? Proviamo a tornare indietro nel tempo insieme, partendo
dalla data della prima “celebrazione del Natale” da parte della Chiesa di Roma.
La prima celebrazione del
Natale da parte della Chiesa di Roma avvenne nel 336. Fino al 354, quando Papa
Liberio decise di fissare la data del 25 dicembre come Natalis Invicti come
quella della nascita di Cristo, tale celebrazione era considerata come una
celebrazione pagana dedicata al Sole. Quanto all'usanza di effettuare tra conoscenti lo ‘scambio
di auguri’ in questa circostanza, si è rilevato che l’uso dell'espressione augurale di “Buon
Natale” (usanza che poi si è rivelata essere la più usata al mondo), questa ebbe origine molto tempo dopo.
Le ricerche effettuate hanno
appurato che l’espressione “Buon Natale” comparve per la prima volta nel
1543, per mano del cardinale John Fisher, in una lettera scritta a Thomas
Cromwell conte di Essex in occasione della festività natalizia. L'usanza di inviare gli auguri per il nuovo anno risultò poi pratica corrente, a partire dai primi anni del XV
secolo. In Germania, per esempio, comparvero le cosiddette Andachtsbilder
(letteralmente: "figure votive"), una sorta di cartoline di auguri
"votive", dov'era solitamente disegnato Gesù bambino con la croce e
che recavano la scritta "Ein gut selig jar", ovvero "Un anno
buono e radioso". Nei Paesi Bassi, si diffusero, invece, tra il XV secolo e
il XVI°, i cosiddetti sanctjes (letteralmente: "santini"), una
sorta di cartoline raffiguranti San Nicola.
Di vere e proprie
cartoline d'auguri natalizie, però, si può parlare soltanto a partire
dall'inizio del XVIII secolo, quando si diffuse l'usanza dei cosiddetti
"pezzi natalizi", dei lunghi pezzi di carta dove gli studenti
scrivevano messaggi d'auguri natalizi e di fine anno indirizzati ai propri
genitori allo scopo di dimostrare loro i progressi fatti nella calligrafia. Quella
che può essere considerata la prima cartolina natalizia "ufficiale"
della storia, ad essere realizzata e stampata per usi commerciali, fece la sua
comparsa solo nel 1843, quando l'uomo d'affari inglese Henry Cole (1802-1882),
che lavorava alle poste britanniche, commissionò al disegnatore e amico John
Callcott Horsley la realizzazione di 1.000 cartoline natalizie da inviare ai
propri amici.
Horsley in queste
cartoline disegnò una famiglia, composta da elementi di varie generazioni, intenta a festeggiare il Natale con un brindisi a base di punch (Il punch
all'arancia è una bevanda alcolica tipica dei paesi anglosassoni, servita calda), cartolina che che recava la scritta a lettere maiuscole "A Merry Christmas and a
Happy New Year to You" (ovvero "Un Buon Natale e un Felice Anno
Nuovo a te/voi"). Queste cartoline, ognuna delle quali misurava 8,5 x 14,5 cm.,
furono stampate a litografia presso la Jobbins of Warwick Court di Holborn
(Londra) e colorate da un pittore professionista, un certo Mason.
Secondo alcuni, tuttavia,
la prima vera cartolina natalizia della storia potrebbe essere una cartolina
conservata nel British Museum, realizzata dal sedicenne William Egley Jr. e
databile tra il 1842 e il 1849. Nella seconda metà del XIX secolo, con
l'avvento dell'industrializzazione, si iniziarono a produrre cartoline
natalizie sempre più economiche, fatto che contribuì rapidamente alla
diffusione dell'usanza. Un'abitudine, quella di fare gli auguri a Natale spedendo
cartoline ad amici e conoscenti, che si diffuse al punto tale che si
registrarono persino delle lamentele riguardo alla mancata consegna delle cartoline.
Cari amici, come ben
sappiamo i tempi cambiano! Si calcola che alla fine del secolo scorso siano
state spedite, solo negli Stati Uniti, circa 2,6 miliardi di cartoline
natalizie, per una spesa ammontante a circa 571 milioni di dollari. Ma anche
per le cartoline natalizie, purtroppo, è arrivata poi l’ora del tramonto. L’avvento di
internet ha rivoluzionato il mondo dell’informazione e oggi, tra sms, e-mail,
cartoline elettroniche e messaggi sui social, il cartaceo è diventato obsoleto. Quello che
conta davvero, però (anche se spesso non è così), è che gli AUGURI, qualsiasi
sia il modo usato, continuiamo a farceli sempre col cuore, cercando di rafforzare la fratellanza
e il reciproco volersi bene! Solo allora sarà per tutti un vero BUON NATALE!
A domani, amici.
Mario
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