domenica, aprile 14, 2024

CRESCONO I DUBBI SUL FUTURO DELL'AUTO, ORAMAI CONCENTRATO SULL'ELETTRICO! ECCO IL PARERE DI UN ESPERTO: L’EX NUMERO UNO DI TOYOTA, AKIO TOYODA.


Oristano 14 aprile 2024

Cari amici,

Dopo i grandi entusiasmi iniziali, che sognavano un futuro dell’auto totalmente trasformato dai motori elettrici (che avrebbero dovuto sostituire in tempi relativamente brevi gli attuali motori a combustione), iniziano a crescere i “venti del dubbio”, che si ingrossano ogni giorno che passa. Per confermare questi dubbi bastano pochi dati, partendo dal materiale necessario per la produzione di un’auto elettrica. Produrre un’elettrica, infatti, è molto diverso che produrne una con il motore a combustione interna, con differenze anche straordinariamente notevoli.

Insomma, a conti fatti, per produrre un’auto elettrica si inquina circa il 57% in più, rispetto al produrre un’auto con motore a combustione interna, in quanto non conta solo il fatto che le emissioni iniziali dell’auto elettrica siano molto inferiori, ma conta l’inquinamento complessivo, calcolato dalla produzione fino alla sua estinzione. Senza dimenticare, poi, il fatto che l'energia elettrica necessaria oggi viene ancora prodotta in gran parte dalle fonti fossili (carbone e petrolio), consumando le risorse minerarie e lasciando in giro rifiuti alquanto difficili da smaltire.

Alcuni studi hanno dimostrato che la produzione di un tipico veicolo elettrico può creare più inquinamento da CO2, rispetto alla produzione di un'auto a benzina; ciò sarebbe dovuto all'energia aggiuntiva necessaria per produrre la batteria. Amici, a contestare con forza l’imposto passaggio, in tempi brevi, dall’auto a combustione a quella elettrica, è il Ceo della TOYOTA e Presidente della Associazione costruttori di automobili giapponese Akio Toyoda.

Il grande manager ha affermato che la transizione totale dai veicoli a combustione a quelli elettrici andrebbe a costare centinaia di miliardi di euro, cosa che renderebbe le auto inaccessibili per la gente media, oltre a lasciare interi Paesi senza elettricità, e, soprattutto, senza ottenere dei reali benefici per l’ambiente. Il CEO di Toyota Akio Toyoda ha voluto lanciare con forza un “attacco a tutto tondo” contro le auto elettriche in una recente riunione annuale delle case automobilistiche. Nella riunione ha criticato aspramente l’eccessiva spinta verso i veicoli elettrici, affermando che chi sostiene l’elettrificazione di massa del traffico stradale non ha considerato il carbonio emesso dalla maggiore produzione di elettricità, oltre ai costi stratosferici di una transizione totale ai mezzi cosiddetti “green”.

Il boss della Toyota, facendo l’esempio del Giappone, ha evidenziato come il Paese del Sol Levante rimarrebbe senza elettricità (in particolare in estate) se tutte le auto funzionassero con energia elettrica. Creare, poi, le infrastrutture necessarie per supportare una mobilità composta solo da veicoli elettrici costerebbe al Giappone tra i 14 e i 37 trilioni di Yen, vale a dire tra i 110 miliardi e i 290 miliardi di euro. Inoltre, l’incremento della produzione di batterie per i mezzi elettrici aumenterebbe di molto le emissioni di CO². “Più veicoli elettrici produciamo, più salgono le emissioni di anidride carbonica” - ha detto Akio Toyoda – in quanto, considerando la produzione delle batterie, le emissioni totali di CO2 di un’auto elettrica sono quasi il doppio rispetto a quelle generate per la fabbricazione di un’auto termica o ibrida”.

Amici, il messaggio del Ceo Toyota è stato ancora più chiaro nel momento in cui si è rivolto direttamente al Governo nipponico (che a breve dovrebbe vietare la vendita di auto a benzina e diesel a partire dal 2035): “Quando i politici sono là fuori a dire: ‘Liberiamoci di tutte le auto che usano benzina’, capiscono tutto ciò?, ha esordito Akio Toyoda. Il manager, in effetti, ha voluto mettere in guardia l’attuale Governo anche sul fatto che, se il Giappone sarà troppo frettoloso nel vietare le auto a benzina, “l’attuale modello di business dell’industria automobilistica crollerà”, causando di conseguenza la perdita di milioni di posti di lavoro.

Cari amici, il Ceo di Toyota, dialogando con i dipendenti, ha voluto ribadire il suo pensiero già abbondantemente espresso in precedenza, anche se gli aveva già attirato molte critiche: “Non importa quanti progressi faranno le elettriche, perché penso che avranno comunque solo una quota di mercato del 30%, e pertanto non arriveranno a dominare il mercato come si vuole far credere“. Cari lettori, credo che ci sia davvero da meditare, sul pensiero di questo sperimentato manager.

A domani.

Mario

 

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