martedì, settembre 23, 2025

LA “SINDROME DI HUBRIS”: QUANDO IL POTERE RIESCE AD OFFUSCARE LA MENTE DELL’UOMO, CAMBIANDONE LA PERSONALITÀ.


Oristano 23 settembre 2025

Cari amici,

Che il potere riesca ad offuscare la mente dell’uomo è, ormai, una certezza incontestabile. Lo stesso Bertrand Russell ebbe occasione di affermare che “Il potere è dolce, è una droga; e, come per quest'ultima, il desiderio cresce con l'abitudine”. Si, alti livelli di potere causano la così detta SINDROME DI HUBRIS, ovvero quella “Distorsione psicologica” che colpisce le persone che detengono un grande potere; questa sindrome è universale: può, infatti, riguardare gli affari, la politica o qualunque altro campo. È, in realtà, “un sintomo di cui non si parla spesso”, ma è presente più di quanto immaginiamo! Si insinua lentamente “come un contagio”, nel soggetto che ha ottenuto una certa autorità, e, man mano che questo si immedesima nel ruolo, la sua precedente personalità inizia a cambiare. Giorno dopo giorno, infatti, inizia a credersi superiore, infallibile e intoccabile. Questa lenta trasformazione, nota come “SINDROME DI HUBRIS”, ha preso nome da un vocabolo antico: Hubris è, infatti, una parola della lingua Greca e significa “senza misura”. In passato il termine era usato per descrivere quei leader che, presi dall’arroganza, dall’onnipotenza, perdevano il senso dei propri limiti.

Questa sindrome, come accennato detta di Hubris, è stata descritta di recente da Lord David Owen sulla rivista “Brain”. Il quadro è simile a quello di altri tre disturbi della personalità: quello narcisistico, l'istrionico e l'antisociale. Lord David, medico e politico inglese, descrive la sindrome come caratterizzata da comportamenti arroganti e ispirati a presunzione, che si accompagnano ad una preoccupazione maniacale per la propria immagine. Secondo gli psicologi questo quadro mentale si presenta alquanto spesso nelle persone che gestiscono il potere, specie se protratto nel tempo e se al potere detenuto si aggiunge il successo.

Il neurologo Peter Garrard su questo pericoloso male ha pubblicato un interessante libro: THE LEADERSHIP HUBRIS EPIDEMIC, dove, dopo si ricollega agli studi precedenti relativi alla Hubris Syndrome (il libro più importante fu quello pubblicato dal politico Lord David Owen e dallo psichiatra Jonathan Davidson nel 2009), e ad altri successivi elaborati da diversi studiosi (uno successivo è dallo stesso Owen che porta il titolo The Hubris Syndrome: Bush, Blair and the Intoxication of Power - Methuen, York, 2012. II edition). Nel libro Garrard ha evidenziato in dettaglio in che modo questa pericolosa malattia sta diventando una vera e propria epidemia.

Ecco come la Hubris Syndrome si manifesta nelle persone che gestiscono il potere. Il leader (o il manager) affetto da questa sindrome, diviene iper-fiducioso nelle proprie capacità, iniziando a mostrare disprezzo, insolenza o indifferenza verso gli altri, sentendosi onnipotentemente orgoglioso di gestire il proprio potere: una miscela esplosiva, che rende facilmente ciechi di fronte ai possibili rischi. Si tratta di una sindrome pericolosa, che si affianca a molte altre ormai note e studiate, ma, soprattutto, incarnate con fin troppa evidenza da persone che hanno in mano le sorti del mondo o, almeno, di parti di esso.

La triste realtà, amici, è che Politici e Capi di stato non ne sono immuni! E Nick Bouras, nella prefazione al suo libro “Mental Health Services for Adults with Intellectual Disability”, cita giustamente i recenti casi dei crack finanziari in cui la Hubris Syndrome ha rivelato il suo potenziale distruttivo; come nei manager di Lehman Brothers, di Enron e della Royal Bank of Scotland. Questa sindrome opera in tutti i campi: da quello economico a quello militare, da quello della medicina a quello politico. Nessun settore, in realtà ne è immune. Amici, l’uomo di per se nasce ambizioso e desideroso di potere.  Il potere, però, una volta acquisito è una droga che ubriaca, e non tutti i leader hanno un carattere abbastanza forte per dominarla. La sindrome, inoltre, cresce e si rafforza nella permanenza del potere: più è lungo più aumenta il rischio. Il grande Bertrand Russel aveva già intuito un’alterazione dell’equilibrio mentale di una persona al potere. Ciò lo ha portato a descrivere il legame causa-effetto tra il potere e il comportamento aberrante, attribuendogli il nome di “intossicazione del potere”.

Cari amici, considerata la mia età e il lavoro che per 40 anni ho svolto, posso confermare che la “SINDROME DI HUBRIS” era (ed è), anche oggi, una triste realtà, in tutti i campi. Ho avuto modo di osservare persone dall’indole onesta che, una volta acquisito il potere, soprattutto se durato a lungo, si sono trasformate in soggetti dispotici, arroganti e presuntuosi. Alla luce di ciò, sono convinto che il potere dovrebbe sempre essere sempre limitato: “ne troppo ne troppo a lungo”! Il sistema sociale e politico dovrebbe sempre porre dei limiti ai poteri posti nelle mani di una sola persona, in particolare per troppo tempo!

A domani.

Mario

 

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