sabato, settembre 13, 2025

“ARBOREA! ARBOREA”! LA STORIA DELLO STEMMA GIUDICALE, NELL’INTERESSANTE CONVEGNO DELL'ISTAR AL MUSEO DIOCESANO ARBORENSE.


Oristano 13 settembre 2025

Cari amici,

L’Istituto Storico Arborense (ISTAR), con il patrocinio del Comune di Oristano e della Regione Sardegna, in collaborazione con il Museo diocesano Arborense, ha organizzato  venerdì 12 settembre alle ore 18, presso la Sala S. Pio X, l’interessante convegno “Arborea! Arborea! Lo stemma giudicale, tra suoni, luoghi e segni nella guerra sardo-aragonese”. La conferenza, tenuta dal professor Giampaolo Mele, Direttore scientifico dell’ISTAR, oltre che docente dell’Università di Sassari, era incentrata sul significato storico e simbolico dell’“Albero diradicato”, emblema del Giudicato di Arborea e icona delle aspirazioni di libertà dei Sardi durante la guerra contro la Corona d’Aragona combattuta nel Trecento.

Numeroso il pubblico presente nella sala S: Pio X, visibilmente interessato al glorioso passato storico della nostra città. I lavori, coordinati dal professor Maurizio Casu, hanno preso il via dopo i saluti del Vicario Generale dell’Arcidiocesi Arborense, Mons. Roberto Caria, dell’Assessore alla cultura del Comune di Oristano Simone Prevete, in rappresentanza del Sindaco Massimiliano Sanna. Dopo l’introduzione fatta dal Prof. Casu, prima di dare la parola al Professor Mele, hanno reso onore al Convegno i Tamburini e i Trombettieri con il corteo della Corte di Eleonora, accolti con numerosi applausi. Presenti anche due bravi suonatori di Launeddas: Giancarlo Seu e Andrea Pisu.

Il Professor Mele ha, poi, dato il via al suo interessante monologo- riflessione. “L’Albero diradicato – ha iniziato con enfasi - non è solo l’emblema storico del Giudicato d’Arborea: è un logo icona delle aspirazioni di libertà e di sovranità dei Sardi, sorte nella guerra arborense del Trecento. Il conflitto epocale fu intrapreso dal giudice Mariano IV, proseguito da Ugone III ed Eleonora, con la “nació sardesca” contro la potente Corona d’Aragona. Le bandiere erano un simbolo identitario, sia del Giudicato, sia della dinastia dei Bas-Serra Arborea.

“Sull’Albero diradicato circolano tuttora fantasie che hanno dato vita a leggende metropolitane, di arduo sradicamento. Si è affermato che durante la guerra del Trecento i Pali catalani, che figuravano nello stemma dei Bas-Serra Arborea, vassalli del re d’Aragona, furono espunti dallo scudo, cosicché restò esclusivamente l’Albero diradicato. Ciò non trova riscontro nelle fonti. La documentazione del tempo, sottoposta ad analisi critica, dimostra che durante la guerra di Mariano IV coesistevano contemporaneamente due bandiere arborensi: 1) il vessillo solo con l’Albero verde diradicato «in campo albo», scudo istituzionale “antico” («ab antiquo») del Giudicato Arborea, 2) il vessillo sia con l’Albero verde diradicato, sia con i Pali catalani, scudo dinastico dei Bas-Serra («arma propria iudicis»). L’incontro – ha concluso il Professor Mele - intende anche evocare i drammatici giorni in cui ad Aristanis, nelle torri, nella reggia giudicale e nella piazza de sa Majoria, a Bosa, a Quartu, ad Alghero, a Ozieri, e sotto le mura di Castel di Cagliari, i vessilli del Giudicato e della famiglia Bas-Serra sventolavano al grido di “Arborea! Arborea!”.

Dopo un lungo applauso nei confronti del grande relatore, la serata si è conclusa con le meravigliose note delle LAUNEDDAS,  l’antichissimo strumento musicale dei sardi, eseguite da Giancarlo Seu e Andrea Pisu. Amici, un convegno davvero di grande interesse! Un sincero grazie al Professor Mele, grande esperto di cultura medioevale, in particolare su codici liturgici, innografia, giullari, e molto altro.

A domani cari amici lettori!

Mario

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