giovedì, maggio 22, 2025

LE CURIOSITÀ DELLA NOSTRA MENTE: CHI POCO SA CREDE DI SAPERE MOLTO, CHI SA MOLTO PENSA TUTTO IL CONTRARIO. L'EFFETTO DUNNING – KRUGER.


Oristano 22 maggio 2025

Cari amici,

Per affrontare l’argomento di oggi, ovvero riflettere con Voi su quel male che è noto come “L'EFFETTO DUNNING – KRUGER”, voglio partire con la famosa frase di Socrate, il grande filosofo vissuto ad Atene nel V secolo avanti Cristo, che pronunciò la famosa frase “SO DI NON SAPERE", in quanto riteneva, nonostante la sua grande conoscenza, di essere l'unico a sapere di non sapere. Per lui la conoscenza era un processo di continuo apprendimento, e non una verità definitiva. Questo suo concetto è noto come "paradosso socratico". Socrate, infatti, riteneva che l'uomo potesse raggiungere la verità solo attraverso il dialogo e non con l’imposizione; si rivolgeva in particolare ai politici, che pretendevano di imporre verità assolute, per fini di potere.

Eppure sono in tanti oggi che si illudono di sapere molto senza, invece, sapere niente! Basta dare una sommaria scorsa ai dialoghi sui social, dove tutti risultano esperti nelle materie più svariate! Come scrisse qualche anno fa Francesco Gabbani in una celebre canzone, “Siamo diventati tutti «internettologi», ovvero siamo tutti esperti di qualcosa, in qualsiasi argomento! Insomma, capaci o incapaci, siamo tutti pronti a dire la nostra sia sul computer che sul nostro smartphone, come se conoscessimo perfettamente il tema del momento.

Amici, questo male, che affligge una quantità impressionante di persone, è stato studiato a fondo alla fine del secolo scorso (nel 1999), in particolare dagli psicologi David Dunning e Justin Kruger, che hanno evidenziato come la mancanza di conoscenza sia capace di creare nel soggetto un’eccessiva fiducia nelle proprie capacità. Questo comportamento, definito “EFFETTO DUNNING-KRUGER” in onore dei due studiosi,  è un bias cognitivo che porta gli individui con basse competenze in un determinato ambito a sopravvalutare le proprie capacità, mentre, al contrario, le persone più competenti tendono a sottostimarle.

Ci si domanda: perché succede questa particolare valutazione di se stessi, alquanto superiore in un caso e molto inferiore nell’altro? Questo paradosso deriva dal fatto che, per giudicare correttamente la propria competenza, è necessaria proprio quella conoscenza che le persone inesperte non possiedono! Il risultato? Chi non sa, chi ha competenze limitate, non riesce a riconoscere i propri errori e crede di avere una preparazione più solida di quanto sia in realtà; invece "chi sa", chi è altamente competente, ha una visione più realistica delle proprie capacità, considerandole addirittura ancora insufficienti ad avere piena conoscenza.

L’effetto Dunning-Kruger, amici lettori, è riscontrabile, purtroppo, in diversi ambiti. Succede spesso nel lavoro, dove persone inesperte possono sopravvalutare le proprie competenze, credendo di essere più qualificate di colleghi più esperti. Succede anche nella politica e nei dibattiti pubblici, dove molti rappresentanti con conoscenze limitate su argomenti complessi, come economia o scienza, possono esprimere opinioni con estrema sicurezza, sottovalutando il parere dei veri esperti. Infine, succede alla grande nei social media, considerato il regno dei “finti” sapientoni, luogo dove viene permesso a chiunque di diffondere opinioni con grande sicurezza, anche in assenza di competenze adeguate, che pontificano da soloni senza sapere!

Come si può rimediare a tutto questo? Come si può  contrastare questo pericoloso fenomeno? Indubbiamente non è facile ipotizzare soluzioni, nel senso che chi crede di sapere (pur non sapendo )difficilmente arriverà alla consapevolezza del proprio stato, convinto del proprio sapere! Occorrerebbe arrivare lucidamente all’accettazione della propria ignoranza, convincendosi di essere in errore, ma ciò è possibile solo in presenza di un atteggiamento di grande apertura mentale. Difficile arrivarci, perchè per farlo, bisognerebbe cercare dei feedback da fonti competenti, arrivando, in questo modo, ad avere un quadro più realistico delle proprie capacità.

Cari amici, l’effetto Dunning-Kruger risulta, purtroppo molto diffuso ai nostri giorni. Viviamo un’epoca ipertecnologica che offre un’ampia facilità di accesso all’informazione, per cui il soggetto che ha questa "irrazionale, alta percezione di sé", è portato ad esprimere in modo forte il suo bisogno compulsivo di commentare senza sapere, determinando uno squilibrio ed un impoverimento dell’informazione corretta, in quegli spazi dove la maggior parte degli italiani adulti si aggiorna. Mi viene solo da pensare…QUANTO ERA AVANTI SOCRATE NELLA CONOSCENZA E VALUTAZIONE DELL’UOMO!

A domani.

Mario

 

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