lunedì, novembre 04, 2024

USIAMO GRANDE ATTENZIONE NEL CONSUMO DI ALIMENTI CRUDI O POCO COTTI. IL RECENTE SEQUESTRO DELL'INSALATA IN BUSTA, CONTAMINATA DAL BATTERIO LISTERIA.


Oristano 4 novembre 2024

Cari amici,

Nella tumultuosa vita moderna, anche il pasto, "vero momento di riposo e ristoro",  è diventato solo un veloce modo di nutrirsi, possibilmente senza interrompere la folle, angosciante, corsa quotidiana che travolge, con poche possibilità di interruzione. Ebbene, per far fronte a questi impossibili ritmi, si mangia in fretta e male, non a casa ma in mensa, ingerendo i diversi cibi preparati industrialmente, tra cui l’INSALATA IN BUSTA, praticamente pronta all’uso, da consumare aggiungendo solo olio, sale e aceto.

In realtà i prodotti confezionati industrialmente dovrebbero essere perfettamente preparati, indenni da qualsiasi contaminazione batterica, anche se può capitare che, per qualche ragione, qualcosa possa sfuggire. Di recente, agli inizi dello scorso settembre, il Ministero della Salute ha emesso un provvedimento che prevedeva un maxi ritiro di “insalata in busta” dai supermercati di tutta Italia. I marchi erano diversi, ma il motivo sempre lo stesso: il rischio microbiologico dovuto alla presenza del batterio Listeria Monocytogenes.

Il batterio Listeria Monocytogenes è un agente patogeno molto diffuso nel terreno e nell'acqua, che può quindi facilmente contaminare gli alimenti con cui vengono a contatto, come verdure e ortaggi. Rappresenta, infatti, un rischio per la salute, in caso di ingestione di alimenti crudi contaminati, La presenza nelle verdure di questo batterio può causare un'infezione nota come listeriosi o infezione da Listeria, un’infezione alimentare dai sintomi simili a quelli di un’influenza intestinale, ma che, a volte, può portare la persona colpita in condizioni anche gravi.

Può manifestarsi – come spiega la Fondazione Humanitas – principalmente in due forme: una prima come una normale gastroenterite, oppure anche in modo molto più serio e invasivo. I soggetti più a rischio sono coloro il cui sistema immunitario è già carente per la presenza di situazioni patologiche, come tumori, diabete, Hiv, oppure gli anziani e i neonati. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) definisce la listeriosi come “una delle più gravi malattie di origine alimentare". La listeriosi viene ritenuta una malattia pericolosa anche dall'Unione Europea, in particolare per "l'elevata percentuale di ospedalizzazioni che crea e per dell’elevato numero di decessi".

Amici, vediamo ora insieme “in che modo possiamo venire a contatto con questo batterio”. Il modo più facile per infettarsi con il batterio Listeria Monocytogenes è quello di ingerire alimenti che lo contengono. Senza una accurata pulizia, infatti, il rischio c’è. Dato che il batterio responsabile sopravvive a diverse temperature – dai 3 ai 45° C – per essere sicuri di averlo eliminato è necessario cuocere gli alimenti a temperature elevate (superiori a 65° C).

Il sito dell'Istituto Superiore di Sanità riporta la lista degli alimenti più a rischio. Tra questi, oltre ai vegetali (in particolare quelli preconfezionati), ci sono:  il pesce affumicato, i vari prodotti a base di carne (paté di carne, hot dog, carni fredde tipiche delle gastronomie), i formaggi a pasta molle, i formaggi erborinati, i formaggi poco stagionati e il latte non pastorizzato". Essendo il batterio sensibile al calore, non sopravvive, infatti, ai processi di cottura né a quelli di pastorizzazione.

Come accennato prima, nella forma più comune, lo scatenarsi dell'infezione si manifesta con sintomi simili a quelli dell'influenza intestinale o di un'intossicazione alimentare. Il soggetto avrà effetti diarroici, nausea, mal di testa, febbre, vomito e dolori muscolari. Se l'infezione raggiunge il sistema nervoso – come spiega la Fondazione Humanitas – si possono avere altri sintomi, quali confusione, cefalea e collo rigido. Nei casi di infezione sistemica, la listeriosi può causare anche meningite, meningoencefalite e sepsi, fino a rivelarsi letale nei casi più gravi.

Una particolare categoria di persone che deve prestare molta attenzione al rischio di listeriosi è quella delle donne incinte. L'infezione da Listeria in gravidanza può infatti causare gravi complicazioni, come infezioni del feto, parto prematuro e anche aborto spontaneo. Se disgraziatamente una donna incinta prende l’infezione, la somministrazione di antibiotici deve avvenire quanto prima; in base a quanto riporta dall'ISS, la somministrazione di antibiotici per contrastare l'infezione deve essere immediata, in modo da prevenire la trasmissione dell'infezione al feto.

Cari amici, per ridurre al minimo il rischio di infezione da Listeria è raccomandato di rispettare in modo scrupoloso tutte le norme igieniche indicate per la manipolazione degli alimenti crudi. Per prima cosa lavare molto bene le verdure prima di mangiarle, disinfettando in modo scrupoloso le mani, gli utensili di cucina e i piatti utilizzati per preparare gli alimenti crudi  (soprattutto se si tratta di carne cruda, pollame e uova), così da ridurre al minimo il rischio di contaminazione. Prevenire, come ben sappiamo, è certamente meglio che curare…dopo!

A domani.

Mario

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