Oristano 6 novembre 2024
Cari amici,
La Westinghouse è un’azienda
statunitense, specializzata nella costruzione di apparecchiature elettriche. Nota da anni anche in Europa, l'azienda si è da tempo concentrata e specializzata sul nucleare, costruendo anche
diverse centrali. Di recente ha comunicato di avere pronto, "da
lanciare sul mercato", un mini reattore nucleare ricaricabile, sicuro e
compatto, con un uso alquanto semplice, in poche parole "da gestire e usare" praticamente come cambiare una bombola
di gas per il barbecue. Insomma, la Westinghouse, come dichiara la stessa azienda,
ha sviluppato una nuova tecnologia che - secondo quanto annunciato - semplificherà l’uso dell'energia atomica.
Indubbiamente, il lancio sul mercato di questo produttore di energia ricavata dal nucleare chiamato eVINCI, data la grande fame di nuova energia da ricavare da fonti alternative a quella fornite dal fossile, crea una grande curiosità. Ovviamente ci si chiede come
potrebbe funzionare questa macchina produttrice di energia da nucleare, e cosa
potrebbe significare per il futuro della aumentata necessità di produzione di energia, che continua ad aumentare considerevolmente ogni giorno che passa. Proviamo a vedere insieme questo
nuovo capitolo del nucleare, annunciato dalla Westinghouse.
Il mini reattore nucleare
annunciato dall’azienda statunitense, chiamato “eVINCI” sta facendo parlare di
sé in tutto il mondo dell’energia, e non solo per le sue dimensioni ridotte.
L’approccio, che potremmo definire “PLUG AND PLAY” (collega e usa. ndr),
potrebbe essere una chiave molto interessante. In primo luogo, le sue
dimensioni: con un diametro inferiore a 3 metri, questo micro-reattore è
decisamente più piccolo dei suoi fratelli maggiori. Nonostante le dimensioni
contenute, tuttavia, è capace di generare fino a 5 megawatt di elettricità,
sufficienti per alimentare migliaia di abitazioni.
Ma, a sentire i
costruttori, oltre la dimensione ridotta, la filosofia costruttiva riserva ben
altre sorprese: il mini reattore eVinci è stato progettato per funzionare per
oltre otto anni con un singolo carico di combustibile! Al termine, quando il
carico risulta esaurito, l’intero mini reattore nucleare può essere spento,
caricato su un camion e riportato in fabbrica per essere ricaricato o
sostituito con un nuovo reattore. Insomma, amici, sarebbe come quando ci
accorgiamo che la bombola del gas è terminata e provvediamo a cambiarla, anche
se le dimensioni del reattore sono ben più grandi della bombola!
La Westinghouse, per
realizzare eVinci ha tratto ispirazione dai reattori nucleari utilizzati nello
spazio. Una delle caratteristiche più sorprendenti è l’assenza di parti mobili
durante il normale funzionamento. Niente pompe, niente valvole, niente turbine
in continuo movimento. Il segreto sta nel combustibile TRISO (TRi-structural
ISOtropic), prodotto con una tecnologia avanzata che racchiude l’uranio in
minuscole sfere delle dimensioni di semi di papavero. Queste sfere sono a loro
volta racchiuse in pellet di carbonio e ceramica, creando un combustibile
estremamente resistente al calore e alla corrosione.
E non è tutto. Anche il
sistema di raffreddamento ha delle peculiarità. Invece di utilizzare acqua o
altri liquidi circolanti, il mini reattore nucleare eVinci utilizza un monolite
d’acciaio solido per assorbire il calore del nucleo. Questo calore viene poi
trasportato passivamente attraverso tubi di calore alcalini, sfruttando i
cambiamenti di fase del metallo alcalino per raffreddare il reattore e
convertire il calore in elettricità. Westinghouse sostiene che il combustibile
TRISO è progettato per produrre su eVinci una reazione nucleare auto-limitante
che non può sfuggire al controllo, per cui risulta intrinsecamente sicuro.
Inoltre, in caso di emergenza, un tamburo rotante si riposiziona passivamente
per spegnere tutto.
Amici, a dar credito a
quanto asserito dalla Westinghouse, la sicurezza non è l’unico punto di forza
di eVinci. La sua compattezza e portabilità lo rendono adatto a una varietà di
applicazioni. Oltre alla generazione di energia civile, Westinghouse vede
potenziali utilizzi in luoghi remoti, operazioni minerarie, impianti industriali,
basi militari e centri dati. Per gli appassionati del mix energetico, eVinci potrebbe integrarsi con le energie
rinnovabili, fornendo una fonte di energia stabile quando il sole non splende o
il vento non soffia.
Cari amici, il processo
di lancio sul mercato di questo mini reattore, continua senza sosta. È stato
già presentato un Rapporto Preliminare
di Progettazione della Sicurezza (PSDR) al Centro Nazionale per l’Innovazione
dei Reattori (NRIC) del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, cosa che segna
una tappa importante per il lancio del dispositivo. Jon Ball, il Presidente di
eVinci Technologies presso la Westinghouse, ha dichiarato: “Puntiamo al
dispiegamento di molti microreattori eVinci in tutto il mondo entro la fine del
decennio”. Sarà la via giusta da
seguire? Chissà!
A domani.
Mario
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