Oristano 30 agosto 2024
Cari amici,
Il potente’ “Impero
russo degli zar” sorse praticamente nel XV secolo, quando Ivan il Terribile
riuscì a conquistare quell’immenso territorio, originariamente in gran parte sotto
il dominio mongolo, che deteneva il potere sopra i numerosi principati russi; Ivan
riuscì ad inglobare anche i territori in precedenza dominio bizantino, il cui
influsso spirituale si diffuse e permeò la cultura russa. Il nuovo impero
ricevette dal primo la forte formazione dello Stato e dal secondo il credo del
cristianesimo. Una volta consolidatosi, il potere zarista riuscì ad unificare
russi e non russi, in una totale soggezione ad una potenza di tipo imperiale.
Nel post di oggi non
voglio certo riepilogare la storia della Russia zarista, ma parlare con Voi di
una curiosa storia di quel periodo, che riguardò la costruzione di una immensa
campana; questa fu realizzata nel XVIII secolo, e ancora oggi difende il suo primato
di “campana più grande del mondo”: pesa infatti 202 tonnellate ed è alta più di
sei metri. A ordinarne la costruzione fu, nel 1730, l’imperatrice Anna Ioannovna,
nipote dello Zar Pietro il Grande e moglie dello zar Aleksej, che di campane
era proprio una grande appassionata, soprattutto se di immensa grandezza.
La moda dell’epoca,
infatti, era quella di creare grandi campane da mettere in mostra nel centro di
Mosca. Ebbene, pensate che, prima di questa immensa campana, l’imperatrice ne
aveva ordinato ben altre due! La prima fu ordinata e realizzata all’inizio del
XVII secolo, ma venne danneggiata da un incendio. La seconda venne costruita
mezzo secolo dopo, durante il regno di Aleksej I, ma venne ugualmente distrutta
durante un incendio nel 1701. E proprio con i resti di questa campana, nel
1737, venne fusa la terza campana, anch’essa oggetto mi un misterioso incendio
ma sopravvissuta, tanto che oggi la si può ammirare all’interno del Cremlino.
Amici, alla lavorazione
di questa campana fu chiamato uno specialista fatto venire appositamente
dall’estero: un famoso artigiano francese, il quale, quando conobbe le
dimensioni e il peso della campana, come prima cosa pensò che si stesse
trattando di uno scherzo! Alla fine, ad occuparsi della realizzazione di questo immenso
strumento furono due russi: Ivan Motorin e suo figlio Mikhail. La lavorazione
proseguì con grande fatica, ma, quattro anni dopo, mentre gli operai stavano
dando gli ultimi ritocchi alla mostruosa campana, ormai praticamente
completata, scoppiò un enorme incendio, durante il quale la Campana fu seriamente
danneggiata: un grosso pezzo di 11,5 tonnellate si staccò, mentre la campana
era ancora nella fossa di colata, rendendola praticamente inutile allo scopo.
Anche il terzo tentativo dell’imperatrice
Anna, dunque, sembrava fallito. Per realizzare la campana, pensate, fu
necessario scavare un enorme pozzo, profondo dieci metri, vicino al Cremlino.
Dopo un anno e mezzo di lavori preliminari, nel 1735 iniziò la fusione di
questo “mostro” di metallo. Durante il processo di costruzione però Ivan
Motorin morì e i lavori vennero portati avanti dal figlio Mikhail. Nel 1737,
come accennato, durante l’incendio, la campana cadde dal piedistallo che la
stava sostenendo, perdendo un grosso pezzo. Con grande disappunto la
campana venne così “abbandonata” nel pozzo, dove rimase per quasi cento anni,
poiché gli ingegneri dell’epoca non furono in grado di trovare un modo per
estrarla. Solo all’inizio del XIX secolo lo zar ordinò la costruzione di una
scala che scendesse verso la campana, per dare la possibilità ai curiosi di
ammirarla da vicino. Poco tempo dopo si decise anche di decorarla con diverse
figure, tra cui quelle dell’imperatrice Anna e dello zar Aleksej.
Nel 1830 fu il famoso
architetto francese Auguste de Montferrand (il professionista che costruì la
cattedrale di San Isacco a San Pietroburgo) a realizzare il progetto per
estrarre la campana dalla fossa che la teneva imprigionata. Dopo l’estrazione
fu collocata su un grande piedistallo all’interno del Cremlino. Il pezzo
staccato fu posizionato ai piedi della campana. Oggi questa straordinaria opera
è oggetto di tante visite. La Campana, così come il cannone dello Zar, si trovano
all'interno delle mura del Cremlino. La struttura è chiusa il giovedì e
l'ingresso è a pagamento. La fermata della metro più vicina è quella di
Aleksandrovskij Sad.
Cari amici, sono tanti i
curiosi che, una volta a Mosca, chiedono di poterla vedere. La campana è
collocata accanto alla maestosa torre dedicata a Pietro il Grande. Sono
particolarmente apprezzati i magnifici bassorilievi che ritraggono la zarina
Anna e l'imperatore Alessio Michajlovič. Tra gli altri volti raffigurati
spiccano quelli Gesù Cristo e della Vergine Maria, circondati da angeli. Nonostante
le disavventure, la maestosa campana “che non ha mai suonato” emana un grande
fascino ed è uno dei monumenti più apprezzati e conosciuti di Mosca.
A domani.
Mario
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