mercoledì, maggio 31, 2023

IL FUTURO DEI BORGHI SPOPOLATI E IN ABBANDONO? POSSONO RINASCERE COME VILLAGGI TELEMATICI. L’ESEMPIO DI COLLETTA DI CASTELBIANCO, DIVENTATO IL “PRIMO VILLAGGIO TELEMATICO” D'ITALIA.

Colletta di Castelbianco

Oristano 31 maggio 2023

Cari amici,

Lollove (NU)

Ho voluto dedicare l'ultimo post di questo mese di maggio alla nostra isola, che conta tanti piccoli paesi "in abbandono", destinati, se presto non si troverà una soluzione, alla terribile estinzione. La Sardegna come sappiamo è una terra antica, dove oggi languono tanti piccoli centri che, con l’avanzare della “voglia di città”, si sono praticamente ridotti al lumicino, popolati quasi esclusivamente di anziani e privi delle più importanti strutture di supporto: dai negozi ai ristoranti, dalle pizzerie alle poste, dalla farmacia alla banca. Tutto ciò porta ad un lento ed ineluttabile spopolamento, con i giovani che emigrano e con l’estinzione alle porte. Eppure, sono luoghi antichi e con un ricco patrimonio culturale, immersi in un paesaggio che spesso è d’incanto! Luoghi dove saperi e sapori antichi sono praticamente unici, e l’aria buona e l’acqua potrebbero far vivere a chi li abita una vita ben diversa da quella della grande e inquinata città.

Ollolai (NU)

Nella nostra isola sono tanti i paesi a rischio estinzione e la possibilità dell’abbandono totale sembra proprio uno spettro difficile da eliminare. Eppure, qualcosa bisognerà pur trovare, se vogliamo tornare ad una vita meno carica di smog, ansia e stress. Si, amici, qualcosa devo dire che si sta cominciando a muovere, come per esempio ha fatto un piccolo borgo nell’entroterra di Albenga, nei pressi della Riviera ligure di Ponente. È questo un luogo molto frequentato dagli amanti del trekking e delle escursioni, grazie alla posizione privilegiata che lo colloca nel bel mezzo di una vallata, costeggiata dal verde e da una natura incontaminata.

Colletta di Castelbianco

Questo borgo è Colletta di Castelbianco, che, con un rivoluzionario intervento, è diventato il “primo villaggio telematico” d'Italia! Questo antico borgo risale al periodo compreso tra il XII e il XIV secolo. Nel 1887 fu devastato da un tremendo terremoto e da allora, anno dopo anno, si è registrato un lento abbandono del territorio. Nel 1971 erano stati censiti solo 5 abitanti: qualcosa di assurdo. A partire dagli anni ’80 però un gruppo di imprenditori decise di avviare un progetto di rinascita e di rilancio socioeconomico di questo villaggio.

Grazie ad un prodigioso lavoro di recupero (dovuto all’architetto Giancarlo De Carlo), che ha mantenuto la particolarità strutturale degli antichi edifici in pietra presenti, ed alla introduzione di tecnologie all’avanguardia, Colletta di Castelbianco è diventato il “primo villaggio telematico” del nostro Bel Paese. Un luogo ideale, dove poter svolgere il proprio lavoro a distanza, sfruttando le potenzialità della fibra e creando abitazioni confortevoli con tutte le migliori comodità abbinate a un discorso di eco-sostenibilità e risparmio energetico. Il luogo nel quale creare il perfetto equilibrio tra natura, cultura, tradizioni ed esigenze di lavoro.

Le unità abitative realizzate danno l’idea di una sorta di “albergo diffuso”, un luogo dove svolgere in modo rilassante il lavoro, dove ogni anno vengono organizzati eventi e manifestazioni culturali per ravvivare la partecipazione dei residenti e diventare in questo modo un accattivante riferimento di attrazione turistica. Una trasformazione che, rivalutando il passato, si adegua alle esigenze del futuro, ridando valore non solo ad un territorio in abbandono, ma riportando all’oggi i grandi benefici della natura tanto presenti nel passato.

Perdaxius

Cari amici, l’esempio di Colletta di Castelbianco potrebbe essere ben imitato nella nostra terra sarda, che di villaggi simili ne ha tanti, e che, valorizzati a dovere, potrebbero far rinascere un territorio da tempo in abbandono. Villaggi che, oltre che pienamente utilizzabili come interessanti sedi per lo smart working, diventerebbero anche perfetti luogo di vacanza, sia marina che collinare. Io credo che anche Voi, amici che mi leggete, concordate con questa mia visione!

A domani.

Mario

 

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