Oristano 9 aprile 2021
Cari amici,
Anche il Comune di
Nurachi ha sposato il progetto nazionale che crea un nuovo, importante
Assessorato: “L’Assessorato alla Gentilezza”, affidato dal capo dell’Amministrazione
ad una persona che, scelta appositamente tra gli assessori e i consiglieri
comunali, avrà il compito di diffondere e stimolare atti gentili nella
Comunità. Il progetto, nato dalla proposta fatta dall’Associazione Cor et
Amor e dal Movimento Mezzopieno, entrambe realtà torinesi che da
anni si occupano di promuovere sul territorio lo sviluppo del benessere umano,
teso alla creazione di una società più inclusiva, capace di mettere i bambini
al centro della Comunità, è stata rivolta ai sindaci di tutt’Italia. L’invito è
stato accolto con favore da tanti Comuni italiani, tanto che in poco tempo quelli
aderenti sono diventati quasi 150.
In Sardegna il primo
Comune a istituire questo Assessorato è stato quello di Abbasanta, secondo
quello di Villa San Pietro, e terzo quello di Nurachi. Ma quali le competenze
specifiche di questo nuovissimo assessorato? L'assessorato alla gentilezza nasce
per promuovere valori e pratiche positive per favorire il benessere e la
crescita sociale, con particolare riferimento ai giovani, contribuendo in tal
modo a creare un futuro in cui i bambini di oggi, possano crescere sereni; l’Assessorato
si occupa della loro buona educazione, del rispetto verso il prossimo e verso la
cosa pubblica. Ma anche di ben altro.
L’Assessorato alla
gentilezza opera con diligenza e attenzione prendendosi cura anche di chi
soffre (come i malati o le persone sole e, di chi è in difficoltà (come coloro
che hanno perso il lavoro, i disabili, gli anziani, i genitori separati con
figli). L’assessorato ha dunque il compito di accrescere lo spirito di Comunità,
oltre che favorire l’unità, favorendo il coinvolgimento dei propri concittadini
e delle associazioni in iniziative di cittadinanza attiva per il bene comune.
Amici, l’Assessorato alla
gentilezza rappresenta, come prima detto, un incarico importante che, seppure
“a costo zero”, ha certamente un grande “valore simbolico”. In realtà è nato
affinché ogni persona possa sentirsi parte integrante della sua Comunità e si
possa riconoscere all’interno di essa; insomma, una delega, quella alla
gentilezza, che non costa nulla ma con grandi effetti positivi e con l’enorme
vantaggio di poter arrivare a chiunque, proprio perché, come afferma un antico
filosofo, “la gentilezza è la catena forte che tiene legati gli esseri
umani”.
Nurachi come Assessore
alla gentilezza ha scelto una donna: il Sindaco, Renzo Ponti (che guida
l'amministrazione comunale dal 2015, a capo di una lista civica che raggruppa
esponenti di diversa estrazione politica), ha conferito la delega a Ketty
Tiana, che si occupava già di politiche dell’infanzia, giovanili e del
volontariato. Il nuovo Assessore (mi perdoneranno le persone che vogliono
femminilizzare tutte le carche possibili e immaginabili, se non uso il termine
di Assessora), ha accolto la delega con favore ed entusiasmo, convinta della
necessità della sua istituzione.
Intervistata dai media,
sempre con un grande sorriso ha dichiarato: “Sono onorata della delega
ricevuta e mi adopererò fin da subito per trasmettere questo sentimento di “gentilezza”,
sempre più necessario all’interno di ogni Comunità; la mia disponibilità all’ascolto
di tutti era già evidente, ma cercherò di costruire ulteriore gentilezza, con l’ascolto
e l’attenzione, per poter prima interpretare e poi cercare di rispondere ai
bisogni della mia Comunità”. Ha poi aggiunto: “è mia intenzione anche
ascoltare con maggiore sensibilità le famiglie che hanno bambini, in
particolare in età scolare, per indirizzarli verso quei comportamenti
rispettosi e sociali, perché i bambini sono il nostro futuro, privilegiando
anche l’attenzione verso gli anziani, che, rappresentando il nostro passato,
possono ancora insegnarci tanto.”
Cari amici, posso dirvi,
in grande sincerità, che Il progetto nazionale “Costruiamo Gentilezza”,
coordinato dall’Associazione Cor et Amor, è davvero un grande progetto di “Educazione
civica”, valore che col tempo si è prima oscurato poi è diventato obsoleto, se
pensiamo che ora l’educazione civica non la si insegna più nemmeno nelle scuole!
Una pecca quest’ultima a cui credo che il Ministero della Pubblica istruzione
dovrebbe quanto prima mettere una pezza, visto lo stato attuale della scuola.
Ben venga dunque, possibilmente in tutti i Comuni italiani, questo moderno
Assessorato, valido e importante quanto e più di quelli col nome altisonante.
A domani.
Mario
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