Oristano 19 dicembre 2020
Cari amici,
L’evoluzione, come la
storia ci ha dimostrato, non finirà mai di andare avanti, di progredire in
tutti i settori dello scibile umano. Ci basti pensare all’evoluzione della
ruota per fare un esempio semplice e quasi banale. È quello che sta avvenendo
ora per le reti di trasmissione dati e di comunicazione, che hanno già iniziato
a lasciare il prezioso rame per adottate i nuovi cavi in fibra ottica. Dopo un
primo avvio quasi in sordina, ora il passaggio dalle reti in rame a quelle in
fibra, ha ricevuto un’accelerazione gigantesca. A trarne vantaggio, con l’utilizzo
della fibra, saranno un po’ tutti: sia i consumatori-utilizzatori all’economia
e all’ambiente.
Il rame, grazie alle sue eccellenti
caratteristiche di conducibilità, è stato finora il sistema più utilizzato nei
sistemi di telecomunicazione a breve e lunga distanza, con una crescita costante negli ultimi 50 anni. Negli anni ’80 il rame ha beneficiato
della diffusione dei fax e per collegarli sono state installate molte seconde
linee telefoniche; più recentemente Internet ha spinto molte persone ed
uffici ad installare una linea supplementare, dimostrando che l’evoluzione continua, come ben
sappiamo, e, imperterrita, non si fermerà mai.
I successivi sviluppi
tecnologici, in particolare quelli più recenti, hanno portato a cambiamenti fondamentali nella trasmissione
dei dati; con la diffusione delle comunicazioni via satellite e
il wireless, però, il rame ha iniziato a manifestare non poche problematiche,
diventando, rispetto ad altri nuovi materiali come la fibra ottica, quasi
obsoleto. Contrariamente a quello che comunemente si può pensare, però, questo
non significa che l’uso del rame sia tramontato. Questo materiale continuerà comunque ad
essere presente, sia nei telefoni che nelle stazioni che permettono la
comunicazione wireless; anche nei nuovi sistemi che utilizzano la fibra ottica
il rame verrà continuato ad usare, in particolare nei dispositivi di interfacciamento.
Ma vediamo meglio cos’è esattamente questa fibra ottica che tanta
innovazione ha portato e intende portare nel settore delle telecomunicazioni.
La fibra ottica è
un cavo formato da sottilissimi filamenti trasparenti in fibra di vetro, per la
precisione in silicio o in polimeri plastici, tenuti insieme in una piccola
guaina di materiale isolante. La fibra ottica si è rivelata il mezzo di
trasmissione dati più evoluto oggi esistente: all’interno di quei filamenti
trasparenti di fibra di vetro o polimeri plastici di piccolissime dimensioni
(nell’ordine di micron) tenuti insieme dalla guaina protettiva di gomma, la
luce, opportunamente modulata, si propaga velocissima, trasportando dati
digitali ad una velocità enorme!
Questo moderno sistema,
iniziò ad essere sviluppato a partire dagli anni Settanta del secolo scorso e
successivamente è riuscito, passo dietro passo, a rivoluzionare l'industria
delle telecomunicazioni, giocando un ruolo fondamentale nell'avvento dell'Era
dell'informazione. Ora è diventato un elemento cardine delle cosiddette reti di
trasporto dell'informazione, di cui rappresenta la tecnologia implementativa a
livello fisico; i notevoli vantaggi rispetto alle comunicazioni elettriche, hanno
fatto sì che le trasmissioni in fibra ottica, di fatto, hanno largamente
soppiantato i precedenti sistemi di comunicazione imperniati sull’uso del rame.
Cari amici, nella
migrazione verso la nuova tecnologia l’Italia è purtroppo rimasta indietro
rispetto agli altri Paesi europei; ora però una grossa opportunità si presenta
grazie alle risorse in arrivo dall’Europa. I fondi diretti all’Italia con il Recovery
Fund, se ben utilizzati, potrebbero essere l’ultima occasione che l’Italia
ha a disposizione per recuperare le posizioni ed avere un futuro di alta tecnologia. Dei 209 miliardi di
euro assegnati al nostro Paese oltre 40 dovranno essere spesi nel Digitale. Gli
investimenti sulle nuove reti di comunicazione in fibra ottica sono stati
indicati come prioritari dalla Commissione Europea. Un recente studio
pubblicato dal Fibre to the Home Council Europe conferma che
l’indicazione arrivata da Bruxelles va nella giusta direzione e che è
necessario accelerare il più possibile il passaggio dalle vecchie reti in rame
a quelle in fibra.
Studi recenti (tra cui quello
eseguito dal centro studi tedesco WIK (Istituto scientifico per le
infrastrutture e la comunicazione), hanno evidenziato i numerosi vantaggi
derivanti dall’adozione della nuova tecnologia. Partendo dal vantaggio
ambientale, (le reti in fibra producono l’88% in meno di emissioni di gas Serra
rispetto a quelle in rame), per quanto riguarda gli aspetti economici, i
benefici vanno da quello di favorire la crescita del PIL a quello di contribuire
a ridurre la disoccupazione, in quanto viene dato forte impulso alla nascita di
nuove startup tecnologiche.
Anche i costi risultano abbastanza calmierati. La fibra è del 70-80%
più affidabile del rame e questo riduce notevolmente le spese operative per la
manutenzione e la riparazione dei guasti. A questo va aggiunta, cosa non da
poco, la maggiore soddisfazione dell’utenza che utilizza gli strumenti
collegati alla trasmissione in fibra ottica. Da un sondaggio condotto in
Svezia, è emerso che gli utenti sono contenti del servizio nell’82% dei casi
contro il 50% di quelli che ancora dispongono di una tecnologia in rame.
Cari amici, io sono certo
che anche l’Italia non resterà indietro nel dotarsi di questa nuova tecnologia.
La speranza è che le ingenti risorse in arrivo dal Recovery Fund possano
accelerare il processo di migrazione verso la fibra ottica anche nel nostro
Paese, perché è evidente che l’annullamento di questo gap, rispetto ai partner
europei più avanzati, è di fondamentale importanza per il nostro futuro e per
la pronta ripresa, che speriamo arrivi dopo questa terribile pandemia. L’Italia non può e non deve restare
indietro!
A domani.
Mario
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