Oristano 28 Febbraio 2010
Cari amici,
Spesso, a parole, siamo tutti buoni e altruisti. Ci riempiamo la bocca di ricette miracolose, capaci di togliere la fame ai tanti ( soprattutto bambini ), che nel mondo necessitano di tutto.
Spesso, a parole, siamo tutti buoni e altruisti. Ci riempiamo la bocca di ricette miracolose, capaci di togliere la fame ai tanti ( soprattutto bambini ), che nel mondo necessitano di tutto.
Noi, però, singolarmente, cosa facciamo ogni giorno per aggiungere il nostro aiuto, la nostra piccola goccia, capace insieme a tante altre di riempire quel grande serbatoio delle “ Buone azioni” , in grado di aiutare chi ha bisogno? Forse poco, forse niente: aspettiamo che lo facciano gli altri!
Questa piccola storiella potrebbe farci riflettere un po’.
Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese: Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l' Inferno.
Dio condusse il sant'uomo verso due porte. Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.
C'era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
Il sant' uomo sentì l'acquolina in bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido emalato. Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po'; ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze. Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno".
Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l'aprì. La scena che l'uomo vide era identica alla precedente. C'era la grande tavola rotonda ed il recipiente che gli fece venirel'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghimanici. Questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio: "Non capisco!" E' semplice, rispose Dio, essi hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri! I primi, invece, non pensano che a loro stessi... Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura...La differenza la portiamo dentro di noi!!!
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Questo racconto, attribuito al Mahatma Gandhi , rappresenta una realtà purtroppo terribile.
Sulla terra c'è abbastanza cibo per soddisfare i bisogni di tutti e non per soddisfare l'ingordigia di pochi. Sono le azioni che contano non le parole che spesso sprechiamo senza concretizzarne il contenuto. " I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Non guardare se gli altri fanno: fai tu per primo.
Sii tu ilcambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo ".
Sia il nostro un altruismo vero e non di facciata!
Grazie Mahatma Gandhi dei tuoi insegnamenti.
Mario
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