Oristano 14 MAGGIO 2007 -articolo per Voce del Rotary
50^ ASSEMBLEA DISTRETTUALE – ROMA 12 e 13 MAGGIO 2007
RIFLESSIONI DI UN PRESIDENTE…RIPETENTE
Credo molto nell’amicizia. Sono entrato nel Rotary con la convinzione che l’amicizia e l’etica sono e saranno sempre i pilastri basilari della nostra associazione. La definizione che esprime meglio il mio concetto di amicizia è quella data da J.M. Reismann: “…amico è colui a cui piace e che desidera fare del bene ad un altro e che ritiene che i suoi sentimenti siano ricambiati…”. Questa amicizia presuppone già di per se uno scambio, una condivisione.
Uno dei modi eccellenti, poi, per rafforzare l’amicizia è quello di frequentarsi, mettere insieme le proprie conoscenze ed esperienze, affinando, incontro dopo incontro, la conoscenza l’uno dell’altro o dell’altra. Francesco Alberoni, a questo proposito, dà una ulteriore particolare definizione dell’ amicizia, definendola “una filigrana di incontri”, che “si rinnova ad ogni nuovo incontro migliorandosi e completandosi”.
La mia partecipazione alla 50^ Assemblea del nostro Distretto è stata, quest’anno, in qualità di Presidente Incoming del mio club, quello di Oristano. Questo incarico, che mi accingo a portare avanti per la terza volta, destava una certa curiosità: in una squadra che si preparava ad apprendere i segreti del comando, della leadership, ero un presidente..ripetente! Mi sentivo, quasi un alunno che non aveva superato gli esami e giocoforza doveva ripetere.
Leggevo negli occhi dei tanti amici che mi salutavano e mi abbracciavano affettuosamente sensazioni diverse. In alcuni era semplice curiosità, in altri stupore, in altri ancora comprensione, per il peso che la responsabilità comporta. In tutti, invece, una certezza: se il club tornava su un vecchio presidente attraversava un momento poco favorevole: mancava, quindi, di quell’armonia necessaria al suo buon funzionamento. Detto con una sola parola mancava, all’interno del nostro club, l’armonia e la responsabilità della condivisione.
Si, cari amici, il Rotary è condivisione! Il motto del prossimo anno rotariano “ Rotary Shares”, vuole ribadire, se mai ce ne fosse bisogno, che il Rotary è condivisione. Questo significa non solo condividere la nostra esperienza, la nostra capacità, il nostro sapere mettendolo al servizio degli altri, ma anche condividere, all’interno del nostro club, il carico degli impegni di servizio: nessuno, salvo particolari motivi temporali o logistici, può declinare la chiamata alle varie cariche necessarie per il buon funzionamento del suo club.
Perché questo avvenga c’è innanzitutto il bisogno, la necessità, di una oculata scelta dei nuovi soci. Il candidato socio non deve essere solo un professionista, un imprenditore di fama, ai vertici della sua categoria, ma soprattutto deve possedere quello che comunemente viene definito “spirito rotariano”. Il suo modo di vivere, di operare nella sua azienda e nella società, deve già essere improntato ai principi che ispirano il Rotary. In sintesi deve essere già un rotariano in pectore. In tutti i nostri club la scelta di un nuovo socio dovrebbe partire non dalla fama raggiunta nella professione dal candidato, ma della sua disponibilità al servizio, dall’attenzione agli altri, dalla sua capacità e disponibilità al lavoro di squadra, in sintesi dalla sua capacità di condivisione.
Un sentito grazie al Presidente Eletto Wilkinson che ha voluto dare al suo anno una connotazione forte di condivisione (in inglese to share ha un significato ancora più marcato di dividere con gli altri, distribuire) del nostro grande patrimonio rotariano.
Ho apprezzato molto l’interpretazione che ne ha fatto il nostro Governatore Franco Arzano nella sua relazione programmatica e che voglio riportare: “…Ciò che accomuna i rotariani di tutto il mondo è infatti la volontà di condividere: condividere il loro tempo, le loro capacità, la loro esperienza e le loro risorse finanziarie: il tutto per realizzare progetti che, affrontando un ampio spettro di problematiche sociali ed umanitarie, mettono a fattore comune la loro comprensione, il loro entusiasmo e la loro dedizione per assistere i più bisognosi e fare del mondo un posto migliore….”.
La condivisione del tempo e delle capacità di ciascuno di noi significa non solo dare risposte all’esterno, ma anche assumersi tutte le responsabilità ed i ruoli che la nostra Organizzazione comporta.
Grazie dell’attenzione.
Mario Virdis
mailto:virdismario@tiscali.it
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