domenica, gennaio 10, 2021

YOGA E MUDRA: L’ENERGIA DEL CORPO PASSA NELLE NOSTRE MANI. DA OLTRE 5MILA ANNI IL LORO GIUSTO MOVIMENTO CONSENTE DI RIEQUILIBRARE MENTE, CORPO E SPIRITO.


Oristano 10 gennaio 2021

Cari amici,

Le nostre mani non hanno solo la funzione prensile, ovvero quella di aiutarci nelle numerose operazioni svolte durante la giornata, a partire da quella di portare il cibo alla bocca e quindi provvedere alla funzione primaria, quella di nutrirci. Le mani nel tempo hanno acquisito tutta una serie di altre importanze, alcune di grande valore simbolico: del gesto delle mani per i saluti a quella dello scambio della pace, dal gesto delle mani giunte in preghiera verso il proprio Dio, a quello benedicente del sacerdote.

Ebbene, amici, i gesti rituali delle mani prima accennati sono praticati da oltre cinquemila anni, in particolare nella civiltà orientale e in sanscrito sono chiamati “MUDRA”, termine che letteralmente significa “gesto”, oppure “sigillo”; sono utilizzati nella ricerca dell’equilibrio tra mente, corpo e spirito. Nella pratica orientale dello Yoga i Mudra sono delle precise posizioni delle mani, e costituiscono dei precisi gesti simbolici che vengono praticati con le dita, agevolando in questo modo il flusso di energia attraverso il corpo e favorendo al tempo stesso anche la pratica meditativa. Vediamo insieme a cosa servono i Mudra e i benefici che possiamo ricavarne.

Partiamo dal presupposto che “Lo yoga delle mani attiva specifiche aree del cervello”, risvegliando aspetti spirituali della persona e agevolando il collegamento con i diversi aspetti energetici dell’universo. Ogni specifica posizione, infatti, permette di accrescere alcune determinate caratteristiche, come forza, coraggio, tenacia, calma, pazienza e perseveranza. I Mudra, dunque, possono essere un valido strumento per attenuare (e in certi casi anche risolvere) disturbi fisici o situazioni emotive complesse, aiutando anche a ricaricare le riserve di energia e a ritrovare l’equilibrio interiore. Vediamo ora il funzionamento dei Mudra e la posizione delle dita.

Nello Yoga Mudra, ogni dito rappresenta un punto specifico di connessione con un elemento e con l’energia ad esso collegata. Ogni posizione delle dita, quindi, permette di controllare la quantità di energia elementale che scorre dentro l’organismo e di attingere alle qualità associate all’elemento. Nello specifico, ecco le correlazioni: Pollice: sole, energia, Indice: aria, energia in movimento, Medio: spazio, apertura, Anulare: terra, solidità, Mignolo: acqua, mobilità. I Mudra, dunque, agevolano il collegamento diretto tra fisico e mente, permettendo inoltre di non disperdere l’energia emanata dai chakra (ovvero i centri energetici disposti lungo la colonna vertebrale).

Si, è praticando nel modo giusto questi gesti simbolici che riusciamo ad incanalare l’energia che scorre nelle mani e che fanno parte della pratica dello Yoga e della meditazione. Già nell’antico testo Hatha Yoga Pradipika vengono indicati i Mudra fondamentali (come ad esempio Mahamudra, Mahabandha e Mahavedhamudra), considerati degli strumenti così potenti da poter addirittura contrastare la vecchiaia e la morte. Vediamo ora i principali Mudra e come eseguirli, partendo dalla considerazione che per eseguire correttamente i movimenti delle mani e delle dita è necessario dedicare del tempo alla meditazione, così da compiere i movimenti con calma, prestando attenzione alla gestualità. Ci si deve sedere comodi, avendo cura di mantenere la colonna vertebrale eretta; successivamente, si devono muovere le dita delle mani fino ad ottenere la posizione desiderata. I principali Mudra sono: Shuni Mudra, Surya Ravi Mudra, Gyan Mudra, Buddhi Mudra; altri Mudra sono: Anjali Mudra, Dhyani Mudra e Pran Mudra. Vediamo i principali.

Shuni Mudra. Per eseguire correttamente questo gesto simbolico il pollice deve toccare il dito medio, mentre le altre dita non devono irrigidirsi, ma restare rilassate. Questo Mudra rappresenta la pazienza e la costanza di arrivare ai propri obiettivi. Aiuta ad affrontare i periodi di cambiamento, calma l’ansia e la negatività e aiuta ad aumentare e consolidare la pazienza stessa. Surya Ravi Mudra. Nel Surya Ravi Mudra l’anulare tocca il pollice, mentre le altre dita rimangono rilassate e leggermente sollevate. Questo Mudra simboleggia l’equilibrio e la buona salute e contribuisce a rinforzare la persistenza e la forza. Incanalando anche l’energia positiva che genera cambiamenti costruttivi.

Gyan Mudra. Nel Gyan Mudra l’indice tocca leggermente il pollice e le altre dita rimangono rilassate. Questo Mudra rappresenta conoscenza, consapevolezza e saggezza; questa posizione è utilizzata anche per stimolare la creatività e la concentrazione. Buddhi Mudra. Nel Buddhi Mudra il mignolo tocca il pollice, mentre le altre dita rimangono rilassate. Questa è la posizione della chiarezza e dell’apertura mentale. Permette di bilanciare i livelli di acqua nell’organismo e favorisce la comunicazione.

Cari amici, secondo gli esperti ogni gesto dovrebbe essere praticato più volte al giorno, e andrebbe mantenuto per qualche istante (l’ideale sarebbe tre minuti per due volte al giorno), fino a un massimo di 15 minuti; queste pratiche, se compiute nel modo giusto, risultano essere talmente potenti ed efficaci che possono essere considerate una “terapia naturale”, tra l’altro senza controindicazioni.  Dal gesto per liberarsi dal mal di schiena, alla pratica per attenuare l’ansia, o per migliorare la vitalità del cuore, i Mudra risultano davvero utili e risolutori.

Prima di chiudere vorrei farvi sorridere almeno un po’, parlandovi del Mudra del desiderio. Questo Mudra prende il nome da Kubera, la divinità indù della ricchezza, ed è utilizzato per progettare il proprio futuro. È uno strumento definito potente, che si mette in atto in questo modo: si esprime un desiderio, lo si ripete mentalmente per tre volte, cercando di pensare sia al momento in cui si realizzerà, che alla gioia e alla felicità che si proverà; a questo punto bisogna unire la punta del pollice con la punta del dito indice e del dito medio, eseguendo l’esercizio con entrambe le mani. Ora ci si concentra sulle sensazioni derivanti dalla leggera pressione delle punte delle dita che sono a contatto e si mantiene il Mudra per tutto il tempo che si vuole, fino a quando si riesce a mantenere la concentrazione.

Amici, la saggezza orientale, comunque, dice: “Se desidererai la luna, sei certo che non si realizzerà, ma se invece ti porrai degli obiettivi ‘elevati e raggiungibili’, vedrai che questo Mudra non ti deluderà”!

a domani.

Mario

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