mercoledì, febbraio 20, 2019

IL DIAMANTE NON È PIÙ IL MINERALE CAMPIONE DI DUREZZA: LA “CARMELTAZITE” LO HA RETROCESSO AL SECONDO POSTO!


Oristano 19 febbraio 2019
Cari amici,
Sara necessario riscrivere la scala di durezza dei minerali, perché un nuovo ritrovamento ha consentito di affermare che non è più il diamante il minerale più duro al mondo, ma invece la “CARMELTAZITE”.
Questo minerale è stato recentemente scoperto nella Valle di Zevulun, sul Monte Carmelo, in Israele. Nonostante l’esistenza di questo minerale fosse in realtà già nota (i pochi frammenti conosciuti erano stati però attribuiti ad un meteorite caduto sulla terra), è la prima volta che se ne trovano tracce importanti in una miniera.
La carmeltazite, secondo quanto dichiarato dall’International Mineralogical Association, è un minerale terrestre di cui non si aveva conoscenza, in quanto seppure simile all'allendeite, altro minerale noto ma di sicura provenienza aliena in quanto ritrovato sul meteorite Allende precipitato sulla Terra nel lontano febbraio del 1969, questo risulta certamente di origine terrestre.
Stando a quanto comunicato dalla compagnia mineraria Shefa Yamim che lo ha trovato nelle viscere del monte Zevulun, la principale caratteristica della carmeltazite (che contiene titanio, alluminio e zirconio), è data dalla sua incredibile durezza, che supera anche quella del diamante. Secondo i geologi che lo hanno studiato il deposito di questo minerale potrebbe aver avuto origine da eruzioni vulcaniche del periodo del Cretaceo, il periodo in cui i dinosauri si aggiravano ancora per la Terra.
La Carmeltazite, sia nell’aspetto che nella composizione chimica è simile al rubino e allo zaffiro, ma è ancora diversa da qualsiasi altro zaffiro trovato sulla Terra; il minerale infatti è stato trovato incastonato nello zaffiro e, considerato il sito in cui è stato rinvenuto, è stato giustamente chiamato “carmeltazite”. Dopo il test della densità, è stato ufficialmente classificato più duro del diamante.
Osservandolo con la giusta curiosità, questo minerale appare abbastanza scuro, con colorazioni che vanno dal nero al blu, oppure dal verde all’arancio-marrone, e la convinzione dei geologi è che sia stato creato proprio dalle esplosioni vulcaniche nel Cretaceo, quando sul Monte Carmelo ben 14 bocche vulcaniche vomitavano dalle viscere della terra particolari minerali formatisi in profondità. Secondo gli studiosi si presume che la carmeltazite si sia formata a circa 18 miglia sotto la superficie della terra, vicino al limite del mantello di crosta; qui l’alta pressione e le altissime temperature producono rocce parzialmente fuse che rilasciano fluidi che reagiscono formando nuovi minerali.
La più grande pietra trovata finora è di 33,3 carati. La compagnia israeliana ha registrato il minerale come “Carmel sapphire”, ovvero “zaffiro del Carmelo” ed è stata anche approvata come nuovo minerale dalla Commissione dell’Associazione Internazionale Mineralogica sui Nuovi Minerali. Mentre l’approvazione di nuovi minerali non è necessariamente una novità, la scoperta di questo minerale ha impressionato non poco per la sua straordinaria rarità.
Cari amici, alla meraviglia dei geologi si è aggiunta quella di una certa “fascia alta” di pubblico, che si dice sia già in fermento nell’attesa di poter toccare con mano e indossare gioielli confezionati con il “Carmel sapphire”. Considerate, infatti, le caratteristiche di questo minerale unico, la compagnia mineraria Shefa Yamim, che ne detiene i diritti di estrazione, prevede di avviarne la commercializzazione già nei prossimi mesi. Commercializzazione che sicuramente servirà a creare gioielli di altissimo valore, capaci di far passare in secondo piano anche quelli confezionati col già lussuoso diamante.
Sebbene la compagnia abbia citato altri potenziali siti, posti sempre lungo il Monte Carmelo, ove possono essere presenti ulteriori potenziali depositi del minerale, per ora esso rimane più raro dei diamanti. “I prezzi delle pietre preziose sono in genere in funzione della loro rarità”, ha riferito Abraham Taub, CEO della società israeliana mineraria di pietre preziose, Shefa Yamim. La Carmeltazite, non appena portata sul mercato dei minerali, probabilmente spunterà prezzi ben più alti di quello del diamante.
Cari amici, con grande sincerità voglio dirvi che è la mia grande curiosità ad avermi spinto a fare questa ricerca, non certo perché allettato dal desiderio di entrare presto in possesso di un bel gioiello confezionato con questo nuovo straordinario minerale. Questo non vuol dire, però, che io non ami le cose belle e preziose, anzi! È mia ferma convinzione che certe cose, certe scoperte, sono belle anche semplicemente come pura conoscenza e non certo per appagare quella grande, insana ingordigia presente nell’uomo.
Grazie, amici, a domani.
Mario

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